Le acque del Pacifico potrebbero avere inghiottito Jim Gray, pluripremiato informatico sulle cui ricerche si basano programmi di mappatura elettronica come Google Earth. Domenica, Gray si era recato al largo di San Francisco per disperdere in mare le ceneri della madre 97enne, scomparsa l'anno scorso. Doveva rientrare in serata, ma di lui si sono perse le tracce. Inutile, finora, il massiccio dispiegamento di mezzi di soccorso. Un aereo, un elicottero e sei imbarcazioni della guardia costiera stanno perlustrando il tratto di mare fra la baia di Monterey e l'Oregon, ma nè il 63enne Gray nè la sua barca a vela sono stati ritrovati. L'informatico era diretto verso le Farallon Islands, e niente lasciava presagire una situazione di pericolo: il mare era calmo e la barca equipaggiata per far fronte ad ogni emergenza. Gray è stato descritto dai conoscenti come un uomo sereno e in buona salute, il che escluderebbe l'ipotesi di un malore o di un suicidio. Nel 1998 Jim Gray ha ricevuto il prestigioso Premio Turing - una sorta di premio Nobel per l'informatica - a riconoscimento dei suoi risultati nel campo delle banche dati e delle transazioni elettroniche (le stesse che rendono possibile l'uso di un bancomat e l'acquisto di prodotti su internet). Gray figura fra i fondatori del Centro Ricerche di Microsoft a San Francisco, di cui è anche dirigente. Le tecnologie basate sui suoi studi rappresentano il cuore di programmi come Google Earth, che permette di consultare mappe tridimensionali di tutto il mondo attraverso una semplice connessione a internet. |
(fonte: Apcom)
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