Premessa: non è un topic che parla di politica.
Questo thread nasce da un pensiero pervenuto al sottoscritto (sì, ogni tanto mi capita) non appena ho finito di leggere il thread chiuso da poco: "Scusatemi ma esiste...".
In particolar modo la mia riflessione è nata dall'intervento di Suor Germana, che qui riporto:
Ebbene, mi sono chiesto: qual'è lo scopo di un qualsiasi tipo di conversazione, sia essa fatta di persona, faccia a faccia, oppure attraverso un qual si voglia strumento telematico, in questo caso Internet?
Prima di rispondere a questa domanda vorrei analizzare il problema in maniera sistematica. Non so nulla di scienze della comunicazione, quindi vorrei teneste presente che il mio pensiero si basa unicamente su mie riflessioni.
Nella mia piccola esperienza di piccolo nostromo da web (navigatore mi sembrava un po'eccessivo) mi è capitato di leggere centinaia, forse migliaia di thread in decine di forum diversi; di questi, solo una piccola percentuale trattava argomenti seri; e di questi ultimi una piccolissima nicchia non veniva chiusa per flame.
Da qui la domanda di cui sopra e la relativa, seppur banale, risposta: lo scopo di una conversazione è presentarci, ciascuno con le proprie idee e metterle a confronto. Ora, se tutti noi avessimo pensieri identici, sarebbe del tutto inutile discutere; grazie a dio (o a chi ne fa le veci) non è così e ci viene fornita una possibilità unica e preziosissima: poter perfezionare il nostro pensiero con quello degli altri, senza necessariamente unificarlo, ma facendolo comunque evolvere.
Il problema è che, il più delle volte, questo confronto di pensieri diventa presto una rievocazione dell'epico scontro tra Don Chisciotte e i mulini a vento, generando odio, disprezzo e, nei casi peggiori, sospensioni e ban.
Voglio spiegarmi meglio, conversazione tipo:
A: "Io la penso così"
B (che la pensa cosà): "Non può essere così, è cosà perchè..."
A (che ha letto bene solo la prima riga del post di B): (frase sarcastica mirata a smontare B)
B: (flame)
... e così via (ci sono diverse varianti in realtà ma è inutile perdere tempo)
Ma insomma, dico io, è così difficile fare a meno di provocare? Di fare del facile quanto controproducente sarcasmo? E'così difficile ignorare le provocazioni? E le offese?
Sia chiaro: non voglio che mettiate in ignore le persone che vi stanno antipatiche (anche se ne avete il diritto): secondo me non è neanche questo il modo giusto di affrontare la situazione, perchè escludete il vostro pensiero dall'influenza altrui e il pensiero dell'altro dall'influenza del vostro.
Frasi come "non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire" sono come bombe a mano in un contesto simile. Potrei tranquillamente, per esperimento, cliccare su di un topic a caso nel forum e postarla. Cosa pensate che succederebbe? Flame al 90% con probabile e conseguente chiusura del topic. Se c'è una cosa che ho imparato dei topic è che sono come nylon imbevuto di benzina: prendono fuoco con una scintilla e bruciano istantaneamente.
Tutte queste parole per cosa? Per dirvi (e dirmi) di cambiare approccio, una volta per tutte: non accendetela quella misera scintilla, bensì spegnetela sul nascere; anche se siete voi che state subendo un flame o una provocazione.
Che ne dite? Facciamo un tentativo?
Questo thread nasce da un pensiero pervenuto al sottoscritto (sì, ogni tanto mi capita) non appena ho finito di leggere il thread chiuso da poco: "Scusatemi ma esiste...".
In particolar modo la mia riflessione è nata dall'intervento di Suor Germana, che qui riporto:
E' utopico pensare ad un forum polita senza flame.
I flame in un forum politica dovrebbero essere permessi (entro certi ampi limiti).
Un forum politica senza flame non può esistere -> infatti non c'è qua su gn.
Voglio dire.. una buona percentuale dei politici che lo fanno professionalmente si SCANNANO dalla mattina alla sera. Per non parlare di quelli a livello semiprofessionale e pretendete che NOI dobbiamo essere in grado di non flammarci ?
Il flame è il sale della vita.
I flame in un forum politica dovrebbero essere permessi (entro certi ampi limiti).
Un forum politica senza flame non può esistere -> infatti non c'è qua su gn.
Voglio dire.. una buona percentuale dei politici che lo fanno professionalmente si SCANNANO dalla mattina alla sera. Per non parlare di quelli a livello semiprofessionale e pretendete che NOI dobbiamo essere in grado di non flammarci ?
Il flame è il sale della vita.
Prima di rispondere a questa domanda vorrei analizzare il problema in maniera sistematica. Non so nulla di scienze della comunicazione, quindi vorrei teneste presente che il mio pensiero si basa unicamente su mie riflessioni.
Nella mia piccola esperienza di piccolo nostromo da web (navigatore mi sembrava un po'eccessivo) mi è capitato di leggere centinaia, forse migliaia di thread in decine di forum diversi; di questi, solo una piccola percentuale trattava argomenti seri; e di questi ultimi una piccolissima nicchia non veniva chiusa per flame.
Da qui la domanda di cui sopra e la relativa, seppur banale, risposta: lo scopo di una conversazione è presentarci, ciascuno con le proprie idee e metterle a confronto. Ora, se tutti noi avessimo pensieri identici, sarebbe del tutto inutile discutere; grazie a dio (o a chi ne fa le veci) non è così e ci viene fornita una possibilità unica e preziosissima: poter perfezionare il nostro pensiero con quello degli altri, senza necessariamente unificarlo, ma facendolo comunque evolvere.
Il problema è che, il più delle volte, questo confronto di pensieri diventa presto una rievocazione dell'epico scontro tra Don Chisciotte e i mulini a vento, generando odio, disprezzo e, nei casi peggiori, sospensioni e ban.
Voglio spiegarmi meglio, conversazione tipo:
A: "Io la penso così"
B (che la pensa cosà): "Non può essere così, è cosà perchè..."
A (che ha letto bene solo la prima riga del post di B): (frase sarcastica mirata a smontare B)
B: (flame)
... e così via (ci sono diverse varianti in realtà ma è inutile perdere tempo)
Ma insomma, dico io, è così difficile fare a meno di provocare? Di fare del facile quanto controproducente sarcasmo? E'così difficile ignorare le provocazioni? E le offese?
Sia chiaro: non voglio che mettiate in ignore le persone che vi stanno antipatiche (anche se ne avete il diritto): secondo me non è neanche questo il modo giusto di affrontare la situazione, perchè escludete il vostro pensiero dall'influenza altrui e il pensiero dell'altro dall'influenza del vostro.
Frasi come "non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire" sono come bombe a mano in un contesto simile. Potrei tranquillamente, per esperimento, cliccare su di un topic a caso nel forum e postarla. Cosa pensate che succederebbe? Flame al 90% con probabile e conseguente chiusura del topic. Se c'è una cosa che ho imparato dei topic è che sono come nylon imbevuto di benzina: prendono fuoco con una scintilla e bruciano istantaneamente.
Tutte queste parole per cosa? Per dirvi (e dirmi) di cambiare approccio, una volta per tutte: non accendetela quella misera scintilla, bensì spegnetela sul nascere; anche se siete voi che state subendo un flame o una provocazione.
Che ne dite? Facciamo un tentativo?
Commenta