Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
Antonio
ci
indicò
dove
ormai
dario
e
simona
operano
senza
saper,
invece,
ritornare
indietro.
Bazzicammo
oltre
non
uscendo
certo
lentamente
e
incontrammo
come sempre
Omar
prossima: fotocamera
"hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士), "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero"
Wurstel
Oleati
Legano
Facilmente
E
Naturalmente
Sandwich
Tenuti
Esposti
In
Nave
NexT: acculturamento
One last thing before I quit
I never wanted any more than I could fit
Into my head I still remember every single word
You said and all the shit that somehow came along with it
Still there's one thing that comforts me since I was
Always caged and now I'm free
One last thing before I quit
I never wanted any more than I could fit
Into my head I still remember every single word
You said and all the shit that somehow came along with it
Still there's one thing that comforts me since I was
Always caged and now I'm free
One last thing before I quit
I never wanted any more than I could fit
Into my head I still remember every single word
You said and all the shit that somehow came along with it
Still there's one thing that comforts me since I was
Always caged and now I'm free
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