Pakistana uccisa: padre confessa
L'uomo era appena stato fermato dai militari della Compagnia di Gardone (Brescia) assieme al cognato, Mohammed Tarik, 50 anni, dopo 48 ore di fuga dall'uccisione della figlia.
Mohammed Saleem, ha detto subito ai militari. "Sono stato io, dopo una discussione; gli altri non c'entrano con l'omicidio. Le avevo chiesto di cambiare vita, ma lei ha rifiutato. Non volevo diventasse come quelle altre". Ma da queste parole non traspare nessun segno di pentimento, come se per l'uomo fosse inevitabile l'uccisione di una figlia che non si sottoponeva alle regole di famiglia. La ragazza infatti aveva rifiutato di sposare un cugino scelto per lei dai genitori ed era andata a vivere da qualche mese con Beppe, carpentiere bresciano cattolico di 33 anni.
Tuttavia, questa deposizione non ha valore legale perché quando, poche ore dopo, negli uffici della Procura di Brescia, è arrivato l'avvocato Alberto Bordone, l'islamico ha cambiato atteggiamento e ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Martedì, il pm Paolo Guidi chiederà la convalida del fermo che sarà discussa, probabilmente mercoledì, davanti al gip. Intanto, resta ricercato un genero di Saleem che avrebbe preso parte attiva nell'omicidio.
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Sgozzare la figlia xkè è "troppo occidentale". Allucinante. Una vicenda del genere mette i brividi. Posso capire avere idee, opinioni, credo e ideali diversi, ma uccidere una figlia xkè crede in un altro modo di vivere mi pare eccessivo.
Niente da dire, solamente che chi l'ha uccisa è un assassino bastardo.
L'uomo era appena stato fermato dai militari della Compagnia di Gardone (Brescia) assieme al cognato, Mohammed Tarik, 50 anni, dopo 48 ore di fuga dall'uccisione della figlia.
Mohammed Saleem, ha detto subito ai militari. "Sono stato io, dopo una discussione; gli altri non c'entrano con l'omicidio. Le avevo chiesto di cambiare vita, ma lei ha rifiutato. Non volevo diventasse come quelle altre". Ma da queste parole non traspare nessun segno di pentimento, come se per l'uomo fosse inevitabile l'uccisione di una figlia che non si sottoponeva alle regole di famiglia. La ragazza infatti aveva rifiutato di sposare un cugino scelto per lei dai genitori ed era andata a vivere da qualche mese con Beppe, carpentiere bresciano cattolico di 33 anni.
Tuttavia, questa deposizione non ha valore legale perché quando, poche ore dopo, negli uffici della Procura di Brescia, è arrivato l'avvocato Alberto Bordone, l'islamico ha cambiato atteggiamento e ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Martedì, il pm Paolo Guidi chiederà la convalida del fermo che sarà discussa, probabilmente mercoledì, davanti al gip. Intanto, resta ricercato un genero di Saleem che avrebbe preso parte attiva nell'omicidio.
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Sgozzare la figlia xkè è "troppo occidentale". Allucinante. Una vicenda del genere mette i brividi. Posso capire avere idee, opinioni, credo e ideali diversi, ma uccidere una figlia xkè crede in un altro modo di vivere mi pare eccessivo.
Niente da dire, solamente che chi l'ha uccisa è un assassino bastardo.
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