Guidi in stato di ebbrezza? Auto confiscata Proposta radicale dei vertici della polizia di Stato per limitare gli incidenti dovuti a ubriachezza, che oggi sono il 30% del totale
Sono spesso i giovani le vittime di incidenti stradali. Nel 30% dei casi la causa è l'alcol (Newpress)
MILANO - E’ l’alcol a provocare il 30 per cento degli incidenti stradali, con elevatissimi costi sociali per la collettività. Questa è la situazione che, alla vigilia dell’estate, impone un’attenta riflessione sulle misure da adottare, sulle risorse da impiegare perché il 2006 possa portare migliori risultati dell’anno precedente. Così scrive Antonio Giannella, direttore del servizio di Polizia Stradale su Polizia Moderna, periodico del Ministero dell’Interno.
CONFISCA DELL'AUTO - Nel suo lungo articolo, Giannella discute dati e prende posizione con proposte che a vista possono sembrare provocatorie ma che, alla fine, sono soltanto la soluzione ottimale per evitare che gli automobilisti, soprattutto giovani, si mettano alla guida in condizioni psicofisiche alterate. Proposte che Giannella ha portato anche in sede di convegno a Forlì, in occasione delle celebrazioni per i 15 anni dell’Asaps. La più importante è certamente quella che riguarda la confisca dell’auto a chi viene sorpreso alla guida, del proprio veicolo, con un tasso di alcol nel sangue superiore a 1 grammo per litro.
■ I limiti di tasso alcolico nei Paesi europei
UBRIACO UNO SU DIECI - Le cifre, in effetti, sembrano ampiamente giustificare una repressione dura. La campagna «Guido con prudenza-Zero alcol, tutta vita», organizzata dalla Polizia di Stato e dall’Ania (che raggruppa le imprese assicurative) ha interessato, nell’estate 2005 e per 7 week end, alcune discoteche più alla moda fra i giovani dei litorali di Lignano e Jesolo, della Romagna, della Maremma toscana, di Roma, Napoli e Salerno. Risultati: ritiro di 2.441 patenti, di cui 1.800 per guida in stato di ebbrezza, e decurtazione di 28 mila punti patente. Sono stati sottoposti ad accertamenti sul tasso alcolemico quasi 20 mila conducenti e di questi il 78 per cento aveva meno di 32 anni. Circa il 10 per cento (1.823 persone) aveva un tasso di alcol nel sangue superiore al limite legale di 0,5 grammi per litro.
Controlli con l'etilometro (Fotogramma)
PIU' A RISCHIO I VENTENNI - La fascia di età giovanile più a rischio, con la più alta percentuale di conducenti positivi all’alcol test, è risultata quella che va dai 23 ai 27 anni. In Italia, a fronte di una diminuzione generale dei consumi di bevande alcoliche, si riscontra un crescere del numero di giovani alcolisti, con una diminuzione dell’età media del primo consumo di alcol. Secondo stime dell’Istituto superiore di sanità, almeno il 30 per cento degli incidenti gravi è alcolcorrelato. L’Istat stima che il costo sociale medio per ogni persona deceduta in incidente stradale sia di 1.281.778 euro, considerando la mancata produzione della persona, i costi sanitari e pubblici in genere e il risarcimento del danno morale agli eredi. Il costo sociale medio di ogni ferito può arrivare ai 40.000 euro in ragione della gravità delle lesioni. Complessivamente, nel 2004 i costi sociali del fenomeno infortunistico sono ammontati al 2,5 per cento del Pil italiano.
PENE DA INASPRIRE - L’Articolo 186 del Codice della strada punisce la guida in stato di ebbrezza (ove però non si configuri più grave reato) con l’arresto fino a un mese, l’ammenda da 258 a 1032 euro, la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi. Sanzioni che nel nostro ordinamento puniscono assai meno pesantemente rispetto a chi abbandona un animale sulla strada. Di fronte a una situazione che peggiora continuamente Antonio Giannella ritiene «necessaria una rivisitazione dell’impianto sanzionatorio dei reati di guida in stato di ebbrezza e di alterazione correlata all’uso di stupefacenti. Le sanzioni attuali non risultano adeguate alla reale gravità del fenomeno, che è una vera e propria emergenza ancora troppo sotto silenzio, e perciò non svolgono un’efficace azione deterrente».
RECLUSIONE IN CASO DI INCIDENTE - In primo luogo se lo stato di alterazione psicofisica emerso nel contesto di un incidente stradale in cui un conducente sia verificato con un tasso alcolemico superiore a 1 grammo per litro, il Codice deve prevedere la pena della reclusione, quindi dovrà essere rivista la riflessione sull’istituto della colpa in questi reati, attualmente soltanto contravvenzionale. In altre parole, l’incidente causato da un ubriaco si dovrà ritenere più come dolo eventuale piuttosto che come imperizia, negligenza o imprudenza nella guida.
SANZIONI AMMINISTRATIVE - In secondo luogo, anche le sanzioni amministrative devono subire un inasprimento nella misura minima e massima dipendentemente dalla pericolosità della condotta. Guidare nella corsia di emergenza è punito con la sospensione, nel minimo, della patente per due mesi; guidare in stato di alterazione psicofisica ammette la sanzione minima della sospensione per 15 giorni. In terzo luogo, a torniamo alla proposta più scioccante fatta dal Direttore del servizio di Polizia Stradale, «un intervento sanzionatorio che può dimostrarsi assai efficace sotto il profilo della deterrenza (le ultime misure verso motociclisti e ciclomotoristi che circolano senza casco lo stanno confermando) è la previsione della confisca del veicolo a carico del reo, fatti salvi secondo i principi generali i diritti del proprietario estraneo al reato. Sarebbe auspicabile una graduazione nell’applicazione della sanzione accessoria che possa prevedere la confisca solo se il tasso alcolemico rilevato nel sangue sia superiore a 1 grammo per litro». Una soluzione che è già prevista dal Codice della Strada per le gare clandestine di velocità, anche in assenza di incidente stradale.
IN EUROPA - La situazione molto grave, conclude Antonio Giannella, richiede interventi decisivi e mirati che porterebbero l’Italia sui livelli di normativa adottati in altri Paesi in cui la guida sotto l’influsso di alcol è punita molto severamente. Alcuni esempi. Contro la massima sanzione italiana dell’arresto per un mese, in Francia è previsto l’arresto fino a 3 anni e revoca della patente, in Germania reclusione fino a 5 anni, in Irlanda fino a 4 anni, in Danimarca e Finlandia fino a 1 anno.
__________________________
Parere personale, sono totalmente daccordo con quanto sopra. Se la gente è incapace di rendersi conto della pericolosità che assume un soggetto che guida in stato alterato per se stesso, ma anche e soprattutto per gli altri, è giusto introdurre misure con le palle per evitare che altri amici finiscano distesi su un lettino dell'obitorio.
Sono spesso i giovani le vittime di incidenti stradali. Nel 30% dei casi la causa è l'alcol (Newpress)
MILANO - E’ l’alcol a provocare il 30 per cento degli incidenti stradali, con elevatissimi costi sociali per la collettività. Questa è la situazione che, alla vigilia dell’estate, impone un’attenta riflessione sulle misure da adottare, sulle risorse da impiegare perché il 2006 possa portare migliori risultati dell’anno precedente. Così scrive Antonio Giannella, direttore del servizio di Polizia Stradale su Polizia Moderna, periodico del Ministero dell’Interno.
CONFISCA DELL'AUTO - Nel suo lungo articolo, Giannella discute dati e prende posizione con proposte che a vista possono sembrare provocatorie ma che, alla fine, sono soltanto la soluzione ottimale per evitare che gli automobilisti, soprattutto giovani, si mettano alla guida in condizioni psicofisiche alterate. Proposte che Giannella ha portato anche in sede di convegno a Forlì, in occasione delle celebrazioni per i 15 anni dell’Asaps. La più importante è certamente quella che riguarda la confisca dell’auto a chi viene sorpreso alla guida, del proprio veicolo, con un tasso di alcol nel sangue superiore a 1 grammo per litro.
■ I limiti di tasso alcolico nei Paesi europei
UBRIACO UNO SU DIECI - Le cifre, in effetti, sembrano ampiamente giustificare una repressione dura. La campagna «Guido con prudenza-Zero alcol, tutta vita», organizzata dalla Polizia di Stato e dall’Ania (che raggruppa le imprese assicurative) ha interessato, nell’estate 2005 e per 7 week end, alcune discoteche più alla moda fra i giovani dei litorali di Lignano e Jesolo, della Romagna, della Maremma toscana, di Roma, Napoli e Salerno. Risultati: ritiro di 2.441 patenti, di cui 1.800 per guida in stato di ebbrezza, e decurtazione di 28 mila punti patente. Sono stati sottoposti ad accertamenti sul tasso alcolemico quasi 20 mila conducenti e di questi il 78 per cento aveva meno di 32 anni. Circa il 10 per cento (1.823 persone) aveva un tasso di alcol nel sangue superiore al limite legale di 0,5 grammi per litro.
Controlli con l'etilometro (Fotogramma)
PIU' A RISCHIO I VENTENNI - La fascia di età giovanile più a rischio, con la più alta percentuale di conducenti positivi all’alcol test, è risultata quella che va dai 23 ai 27 anni. In Italia, a fronte di una diminuzione generale dei consumi di bevande alcoliche, si riscontra un crescere del numero di giovani alcolisti, con una diminuzione dell’età media del primo consumo di alcol. Secondo stime dell’Istituto superiore di sanità, almeno il 30 per cento degli incidenti gravi è alcolcorrelato. L’Istat stima che il costo sociale medio per ogni persona deceduta in incidente stradale sia di 1.281.778 euro, considerando la mancata produzione della persona, i costi sanitari e pubblici in genere e il risarcimento del danno morale agli eredi. Il costo sociale medio di ogni ferito può arrivare ai 40.000 euro in ragione della gravità delle lesioni. Complessivamente, nel 2004 i costi sociali del fenomeno infortunistico sono ammontati al 2,5 per cento del Pil italiano.
PENE DA INASPRIRE - L’Articolo 186 del Codice della strada punisce la guida in stato di ebbrezza (ove però non si configuri più grave reato) con l’arresto fino a un mese, l’ammenda da 258 a 1032 euro, la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi. Sanzioni che nel nostro ordinamento puniscono assai meno pesantemente rispetto a chi abbandona un animale sulla strada. Di fronte a una situazione che peggiora continuamente Antonio Giannella ritiene «necessaria una rivisitazione dell’impianto sanzionatorio dei reati di guida in stato di ebbrezza e di alterazione correlata all’uso di stupefacenti. Le sanzioni attuali non risultano adeguate alla reale gravità del fenomeno, che è una vera e propria emergenza ancora troppo sotto silenzio, e perciò non svolgono un’efficace azione deterrente».
RECLUSIONE IN CASO DI INCIDENTE - In primo luogo se lo stato di alterazione psicofisica emerso nel contesto di un incidente stradale in cui un conducente sia verificato con un tasso alcolemico superiore a 1 grammo per litro, il Codice deve prevedere la pena della reclusione, quindi dovrà essere rivista la riflessione sull’istituto della colpa in questi reati, attualmente soltanto contravvenzionale. In altre parole, l’incidente causato da un ubriaco si dovrà ritenere più come dolo eventuale piuttosto che come imperizia, negligenza o imprudenza nella guida.
SANZIONI AMMINISTRATIVE - In secondo luogo, anche le sanzioni amministrative devono subire un inasprimento nella misura minima e massima dipendentemente dalla pericolosità della condotta. Guidare nella corsia di emergenza è punito con la sospensione, nel minimo, della patente per due mesi; guidare in stato di alterazione psicofisica ammette la sanzione minima della sospensione per 15 giorni. In terzo luogo, a torniamo alla proposta più scioccante fatta dal Direttore del servizio di Polizia Stradale, «un intervento sanzionatorio che può dimostrarsi assai efficace sotto il profilo della deterrenza (le ultime misure verso motociclisti e ciclomotoristi che circolano senza casco lo stanno confermando) è la previsione della confisca del veicolo a carico del reo, fatti salvi secondo i principi generali i diritti del proprietario estraneo al reato. Sarebbe auspicabile una graduazione nell’applicazione della sanzione accessoria che possa prevedere la confisca solo se il tasso alcolemico rilevato nel sangue sia superiore a 1 grammo per litro». Una soluzione che è già prevista dal Codice della Strada per le gare clandestine di velocità, anche in assenza di incidente stradale.
IN EUROPA - La situazione molto grave, conclude Antonio Giannella, richiede interventi decisivi e mirati che porterebbero l’Italia sui livelli di normativa adottati in altri Paesi in cui la guida sotto l’influsso di alcol è punita molto severamente. Alcuni esempi. Contro la massima sanzione italiana dell’arresto per un mese, in Francia è previsto l’arresto fino a 3 anni e revoca della patente, in Germania reclusione fino a 5 anni, in Irlanda fino a 4 anni, in Danimarca e Finlandia fino a 1 anno.
__________________________
Parere personale, sono totalmente daccordo con quanto sopra. Se la gente è incapace di rendersi conto della pericolosità che assume un soggetto che guida in stato alterato per se stesso, ma anche e soprattutto per gli altri, è giusto introdurre misure con le palle per evitare che altri amici finiscano distesi su un lettino dell'obitorio.
Commenta