SECOLARIZZAZIONE
Abbandono di un comportamento di tipo sacrale, l'allontanamento da schemi tradizionali, da posizioni dogmatiche e aprioristiche, soprattutto in campo religioso, ma anche insieme delle modifiche socio-culturali che interessano tutti i valori, le identità, le appartenenze forti, anche laiche o laicizzate. Coincide con un processo tipico dei paesi occidentali in età contemporanea, che porta ad agire e a pensare (relativamente alla natura, al destino, al ruolo dei cittadini) in modo sperimentale e razionale. A questo processo contribuirono l'attuazione dell'istruzione obbligatoria, l'espansione dell'istruzione in generale e dei mezzi di comunicazione di massa, la mobilitazione sociale (urbanizzazione, industrializzazione, mobilità di classe). Nella misura in cui indica la perdita di incidenza delle chiese, la secolarizzazione si può identificare con il concetto di scristianizzazione; una parte della teologia l'ha letta, al contrario, come inveramento del cristianesimo, grazie alla distruzione che essa realizza del Tempio e dei suoi simboli di separazione e di potere. Identificata con il tramonto delle ideologie, mette in crisi anche altri soggetti, come lo stato, o i grandi partiti e movimenti di massa, ai quali contesta la pretesa di porsi come centro sacrale nella storia del mondo.
In che misura il "processo inarrestabile" che fa riferimento shagrath coincide con la secolarizzazione?
Personalmente l'allontanamento dal cristianesimo è una cosa ovvia e indelebile poichè fra centinaia di anni si creerà un tipo di religione "della ragione". Io personalmente non ripudio le mie origini cristiane e nemmeno i contenuti che mi hanno trasmesso, anzi, ciò che sfugge a molti è che i cambiamenti della società non devono per forza essere visti ed indirizzazi verso la distruzione della moralità. Inoltre credere che tutto vada modificato a favore di una società nel quale la libertà diventa l'unico obiettivo non fa altro che dare la posibilità a chi ha il potere di usare questa "libertà" contro gli stessi diritti e doveri dell'uomo.
Se mi parlate della nuova ragione e della scristianizzazione dell'occidente io sono daccordo con voi.
Se mi parlate di riscrivere la morale per creare una nuova normalità con una società di coppie omosessuali, di bambini clonati, di famiglie senza senso, di legalizzazione delle sostanze stupefacenti (e di conseguenza dopanti), di adozioni di bambini a coppie gay... e xkè no... pure di fecondazione artificiale a favore di coppie gay... di cancellare le chiese perchè vi stanno sul caxxo e magari di creare pure qualche moschea visto che siete pure "tolleranti religiosi" (), se mi dite questo allora il nostro dialogare termina qui.
Abbandono di un comportamento di tipo sacrale, l'allontanamento da schemi tradizionali, da posizioni dogmatiche e aprioristiche, soprattutto in campo religioso, ma anche insieme delle modifiche socio-culturali che interessano tutti i valori, le identità, le appartenenze forti, anche laiche o laicizzate. Coincide con un processo tipico dei paesi occidentali in età contemporanea, che porta ad agire e a pensare (relativamente alla natura, al destino, al ruolo dei cittadini) in modo sperimentale e razionale. A questo processo contribuirono l'attuazione dell'istruzione obbligatoria, l'espansione dell'istruzione in generale e dei mezzi di comunicazione di massa, la mobilitazione sociale (urbanizzazione, industrializzazione, mobilità di classe). Nella misura in cui indica la perdita di incidenza delle chiese, la secolarizzazione si può identificare con il concetto di scristianizzazione; una parte della teologia l'ha letta, al contrario, come inveramento del cristianesimo, grazie alla distruzione che essa realizza del Tempio e dei suoi simboli di separazione e di potere. Identificata con il tramonto delle ideologie, mette in crisi anche altri soggetti, come lo stato, o i grandi partiti e movimenti di massa, ai quali contesta la pretesa di porsi come centro sacrale nella storia del mondo.
In che misura il "processo inarrestabile" che fa riferimento shagrath coincide con la secolarizzazione?
Personalmente l'allontanamento dal cristianesimo è una cosa ovvia e indelebile poichè fra centinaia di anni si creerà un tipo di religione "della ragione". Io personalmente non ripudio le mie origini cristiane e nemmeno i contenuti che mi hanno trasmesso, anzi, ciò che sfugge a molti è che i cambiamenti della società non devono per forza essere visti ed indirizzazi verso la distruzione della moralità. Inoltre credere che tutto vada modificato a favore di una società nel quale la libertà diventa l'unico obiettivo non fa altro che dare la posibilità a chi ha il potere di usare questa "libertà" contro gli stessi diritti e doveri dell'uomo.
Se mi parlate della nuova ragione e della scristianizzazione dell'occidente io sono daccordo con voi.
Se mi parlate di riscrivere la morale per creare una nuova normalità con una società di coppie omosessuali, di bambini clonati, di famiglie senza senso, di legalizzazione delle sostanze stupefacenti (e di conseguenza dopanti), di adozioni di bambini a coppie gay... e xkè no... pure di fecondazione artificiale a favore di coppie gay... di cancellare le chiese perchè vi stanno sul caxxo e magari di creare pure qualche moschea visto che siete pure "tolleranti religiosi" (), se mi dite questo allora il nostro dialogare termina qui.
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