Per me la dittatura è la massima e naturale l'espressione dell'indone proprio degli uomini... prendete il cervello di un'uomo e moltiplicatelo per 1000, lasciatelo libero di sfogarsi ed ecco che avrete il dittatore... personalmente la penso così...poi ci sono ovviamente le eccezioni...
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Cosa e' per voi la dittatura?
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Originariamente inviato da Prof...Una volta le maestre tiravano le bacchettate...Originariamente inviato da Alunno...Oggi tirano le seghe...
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forma di governo in cui il potere statale è concentrato nelle mani di una sola persona, la quale, dopo averlo conquistato con azione per lo più violenta e anticostituzionale, lo esercita, indipendentemente dall'appoggio popolare, in forma dispotica, sopprimendo ogni espressione di libertà.
Poi la Dittatura informatica è quando in ogni struttura mediatica le informazioni vengono date unicamente da una fonte e che siano giuste o sbagliate sono inappellabili e incontrastabili. Spesso è conseguenza di una Dittatura Statale e GovernativaUltima modifica di delpietro; 31-05-2006, 17:01.Sun Tzu dice: Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità
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Originariamente inviato da delpietroforma di governo in cui il potere statale è concentrato nelle mani di una sola persona, la quale lo esercita, indipendentemente dall'appoggio popolare
A mio avviso il resto esula dal concetto di dittutura nonostante trovi pieno nell'analisi delle dittatua della storia contemporanea.
La dittatura,utopisticamente alla fin fine,potrebbe benissimo esser di tipo "illuminato" e dar pace e prosperità ad un determinato stato.
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Dittatura?
X me la dittatura è una forma di governo e ordinamento sociale nel quale una sola figura comanda su un popolo con l'ausilio della forza. in particolari casi molti violenti si può parare di Tirannia.
E' esattamente il contrario della democrazia, è un sistema antico ancora in uso oggi in alcuni stati nei quali la libertà personale è quasi nulla.
Famosi esempi di dittatura sono il comunismo, il nazismo, il fascismo.
Fra questi possiamo evidenziare che fortunatamente nazismo e fascismo sono stati annientati anche se ci sono ancora, e in preoccupante crescita, esponenti che vogliono rilanciare questo tipo di politica spesso votata all'antisemitismo.
Mentre esistono altri stati come Cina, Corea e Cuba che attualmente sono sotto delle dittature di stampo comunista che controllono la libertà personale e le sorti dei paesi stessi.
In conclusione direi che la dittatura è un incubo che prende forma e spero tanto che non ce ne siano più in europa e che cina e corea si ribellino nel futuro ai propri reggenti. (Cuba è impossibile )
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La dittatura e la forma di governo migliore in caso di emergenza, o di necessita.
Prendiamo ad esempio Siragusa ai tempi delle citta stato (uhm nn mi ricordo se era proprio siragusa diciamo una citta stato nella grecia antica).
Nei periodi di pace era il popolo (o meglio una parte del popolo) a governare. Quando tutto va bene e perfetta come forma di potere. Il popolo vota, la maggioranza va al governo, e segue delle "linee guida" condivise dalla maggioranza del popolo.
In caso di pericolo, crisi, ecc serve pero una dittatura; un uomo solo "superiore" agli altri, in grado di fare cio che e meglio per il paese.
Tale carica concentra tutte le responsabilita in un uomo. Se egli riuscira a sconfiggere le avversita, diverra un grande "eroe" nella storia del proprio paese; altrimenti avrà fallito e passera alla storia soltanto come un usurpatore.
(ovviamente terminata la crisi il dittatore dovrebbe avere la coscienza morale di rinunciare al proprio titolo e quindi lo stato tornare sotto la democrazia).
Non credo che se ci trovassimo a morire di fame, sotto costante minaccia di vita, ci interesserebbe cosi tanto leggere i giornali (non avremmo i soldi x mangiare figurarsi x comprarli) o sapere quello che accade.
Provate a pensare ai paesi sottosviluppati dove la fame esiste davvero. Oppure ai paesi come iraq,afghanistan, et similia; la democrazia lì NON SERVE. Preferisco mangiare che votare.
E una questione di bisogni. Bisogni primari sono il mangiare, la sopravvivenza, ; secondari i vestiti una casa; terziari il voto la cultura.
Se uno die pirmi due o entrambi non vengono soddisfatti, del bisogno terziario me ne sciacquo le p.alle[Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]
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Originariamente inviato da bonanzinoLa dittatura e la forma di governo migliore in caso di emergenza, o di necessita.
Prendiamo ad esempio Siragusa ai tempi delle citta stato (uhm nn mi ricordo se era proprio siragusa diciamo una citta stato nella grecia antica).
Nei periodi di pace era il popolo (o meglio una parte del popolo) a governare. Quando tutto va bene e perfetta come forma di potere. Il popolo vota, la maggioranza va al governo, e segue delle "linee guida" condivise dalla maggioranza del popolo.
In caso di pericolo, crisi, ecc serve pero una dittatura; un uomo solo "superiore" agli altri, in grado di fare cio che e meglio per il paese.
Tale carica concentra tutte le responsabilita in un uomo. Se egli riuscira a sconfiggere le avversita, diverra un grande "eroe" nella storia del proprio paese; altrimenti avrà fallito e passera alla storia soltanto come un usurpatore.
(ovviamente terminata la crisi il dittatore dovrebbe avere la coscienza morale di rinunciare al proprio titolo e quindi lo stato tornare sotto la democrazia).
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Originariamente inviato da ShagrathNon necessariamente, come la presa di potere di Hitler nel '33, come (più o meno) l'ascesa al potere nel '45 del Maresciallo Tito o nel '28 con Stalin. Tutti dittatori che presero il potere con libere e democratiche elezioni.
Senza considerare forme di dittatura più insidiose, come il potere che esercita la Chiesa Cattolica.
Tu sai esattamente come hitler è salito al potere O_O?
Il punto di svolta delle fortune di Hitler giunse con la Grande Depressione che colpì la Germania nel 1930. Il regime democratico costituito in Germania nel 1919, la cosiddetta Repubblica di Weimar, non era mai stato genuinamente accettato dai conservatori e anche il potente Partito Comunista lo rigettava. I Socialdemocratici e i partiti tradizionali del centro e della destra non erano in grado di gestire lo shock della Depressione ed erano, inoltre, tutti segnati dall'associazione con il "Sistema di Weimar", e nelle elezioni del 14 settembre 1930, i nazisti sorsero improvvisamente dall'oscurità e si guadagnarono oltre il 18% dei voti e 107 seggi nel Reichstag, diventando il secondo partito in Germania.
Il successo di Hitler si basava sulla conquista della classe media, che era stata colpita duramente dall'inflazione degli anni '20 e dalla disoccupazione portata dalla Depressione. Contadini e veterani di guerra erano altri gruppi che supportavano i nazisti. La classe operaia urbana generalmente ignorava gli appelli di Hitler, Berlino e le città della Ruhr erano particolarmente ostili, ma in queste città il Partito Comunista era forte, e si opponeva anch'esso a un governo democratico, per questo si rifiutò di cooperare con gli altri partiti per bloccare l'ascesa di Hitler.
Le elezioni del 1930 furono un disastro per il governo di centro-destra di Heinrich Brüning che era ora privo di qualsiasi maggioranza al Reichstag e doveva affidarsi alla tolleranza dei Socialdemocratici e all'uso dei poteri d'emergenza del Presidente della Repubblica per restare al governo. Con le misure austere introdotte da Brüning per contrastare la Depressione, che ottenevano scarsi successi, il governo era ansioso di evitare le elezioni presidenziali del 1932, e sperava di garantirsi l'accordo con i nazisti per estendere il mandato di Hindenburg, ma Hitler si rifiutò e anzi corse contro Hindenburg nelle elezioni presidenziali, arrivando secondo nelle due tornate elettorali, superando il 35% dei voti nella seconda occasione, in aprile, nonostante i tentativi del Ministro degli Interni Wilhelm Groener e del governo Socialdemocratico della Prussia di limitare le attività pubbliche dei nazisti, soprattutto bandendo le SA.
L'imbarazzo delle elezioni pose fine alla tolleranza di Hindenburg nei confronti di Brüning, e il vecchio Maresciallo di Campo dimise il governo e ne nominò uno nuovo guidato dal reazionario Franz von Papen che immediatamente abrogò il bando sulle SA e indisse nuove elezioni per il Reichstag. Alle elezioni del luglio 1932 i nazisti ottennero il loro migliore risultato, vincendo 230 seggi e diventando il partito di maggioranza relativa. In quel momento i nazisti e i comunisti controllavano la maggioranza del Reichstag, la formazione di un governo di maggioranza stabile, impegnato alla democrazia, era impossibile e, a seguito del voto di sfiducia sul governo von Papen, appoggiato dall'84% dei deputati, il nuovo Reichstag si dissolse immediatamente e furono ancora una volta indette nuove elezioni.
Von Papen e il Partito di Centro aprirono entrambi dei negoziati per assicurarsi la partecipazione nazista al governo, ma Hitler pose delle condizioni dure, chiedendo il cancellierato e il consenso del Presidente che gli permettesse di utilizzare i poteri d'emergenza dell'Articolo 48 della costituzione. Questo fallimento nell'entrare al governo, unito agli sforzi nazisti di ottenere il supporto della classe operaia, alienarono alcuni dei precedenti sostenitori e nelle elezioni del novembre 1932 i nazisti persero dei voti, pur rimanendo il principale partito del Reichstag.
Poiché von Papen aveva chiaramente fallito nei suoi tentativi di garantirsi una maggioranza attraverso la negoziazione che avrebbe portato i nazisti al governo, Hindenburg lo dimise e chiamò al suo posto il generale Kurt von Schleicher, che era stato per lungo tempo una forza dietro le quinte e più recentemente Ministro della Difesa, il quale promise di poter garantire un governo di maggioranza attraverso la negoziazione con i sindacalisti Socialdemocratici e con la fazione nazista dissidente, guidata da Gregor Strasser.
Come Schleicher si imbarcò in questa difficile missione, von Papen e Alfred Hugenberg, Segretario del Partito Popolare Tedesco-Nazionale (DNVP), che prima dell'ascesa nazista era il principale partito di destra, cospirarono per persuadere Hindenburg a nominare Hitler come cancelliere in coalizione con il DNVP, promettendo che sarebbero stati in grado di controllarlo. Quando Schleicher fu costretto ad ammettere il suo fallimento, e chiese ad Hindenburg un altro scioglimento del Reichstag, Hindenburg lo silurò e mise in atto il piano di von Papen, nominando Hitler Cancelliere con von Papen come Vicecancelliere e Hugenberg come Ministro dell'Economia, in un gabinetto che comprendeva solo tre nazisti; Hitler, Göring, e Wilhelm Frick. Il 30 gennaio 1933, Adolf Hitler prestò giuramento come Cancelliere nella camera del Reichstag, sotto gli sguardi e gli applausi di migliaia di sostenitori del nazismo.
Il Partito Comunista Tedesco, vincolato da Mosca, ha larga parte delle responsabilità nell'ascesa al potere di Hitler. Fin dal 1929, Stalin aveva spinto il Comintern ad adottare una politica di estremo settarismo verso tutti gli altri partiti di sinistra; i Socialdemocratici erano trattati come "social-fascisti" e nessuna alleanza doveva essere stretta con loro. Questo serviva ai fini politici interni di Stalin, ma ebbe conseguenze disastrose in Germania. Il Partito Comunista, non solo fallì nell'opporsi ai nazisti in alleanza con i Socialdemocratici, ma cooperò tatticamente con i primi (soprattutto in occasione dello sciopero dei trasporti pubblici berlinesi del 1932). Capirono subito l'errore di questa politica. Usando il pretesto dell'Incendio del Reichstag, Hitler emise il "Decreto dell'incendio del Reichstag", del 28 febbraio 1933. Il decreto sopprimeva diversi importanti diritti civili in nome della sicurezza nazionale. I leader comunisti, assieme ad altri oppositori del regime, si trovarono ben presto in prigione. Al tempo stesso le SA lanciarono un ondata di violenza contro i movimenti sindacali, gli ebrei e altri nemici.
Ma Hitler non aveva ancora la nazione in pugno. La nomina a Cancelliere di Hitler e il suo uso dei meccanismi incastonati nella Costituzione per approdare al potere hanno portato al mito della nazione che elegge il suo dittatore e al supporto della maggioranza alla sua ascesa. Hitler divenne Cancelliere su nomina legale del Presidente, che era stato eletto dal popolo. Ma né Hitler, né il partito disponevano della maggioranza assoluta dei voti. Nelle ultime elezioni libere, i nazisti ottennero il 33% dei voti, guadagnando 196 dei 584 seggi disponibili. Anche nelle elezioni del marzo 1933, che si svolsero dopo che terrore e violenza si erano diffuse per lo stato, i nazisti ricevettero solo il 44% dei voti. Il partito ottenne il controllo della maggioranza dei seggi al Reichstag attraverso una formale coalizione con il DNVP. Infine, i voti addizionali necessari a far passare l'Atto dei pieni poteri, che investì Hitler di un'autorità dittatoriale, i nazisti se li assicurarono espellendo i deputati comunisti e intimidendo i ministri del Partito di Centro. In una serie di decreti che arrivarono subito dopo, vennero soppressi gli altri partiti e bandite tutte le forme di opposizione. In solo pochi mesi, Hitler aveva raggiunto un controllo autoritario senza aver mai violato o sospeso la costituzione di Weimar. Ma aveva minato la democrazia per poterlo fare.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Hitler#La_corsa_al_potere
non è proprio quello che definisco democrazia..
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Originariamente inviato da Scimmia di RioDai vediamo cosa ne viene fuori, cosa e' per voi la dittatura? l'oppressione dei popoli, la tirannia, lo strapotere dei pochi nei confronti del popolo, dite la vostra
Se vogliamo fare esempi veloci veloci e superficiali, allora basterebbe nominare Fascismo e Comunismo.
Ma se ci mettiamo ad andare a fondo, possiamo accorgerci che anche oggi noi tutti non siamo liberi, ma costretti a vivere seguendo un modello di civiltà.
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La dittatura non ha costituzione, non ha limiti nè freni, si fa come il dittatore comanda e stop.
La società non ha diritti, solo doveri.
Chi si ribella viene adeguatamente mazzolato.... o ucciso.
Non a caso Dittatore è sinonimo di Tiranno.Ultima modifica di d_eilan; 02-06-2006, 15:17.
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Paese che vai, dittatore che trovi.
La dittatura non è mai morta, si è solo evoluta con il tempo, in democrazie presidenziali, monarchie costituzionali oppure è stata impropriamente definita tirannia.
Anche all'interno delle stesse "dittature" bisogna considerare vai aspetti. In origine il termine dittatura indicava si un potere totalitario, ma a cui capo stava una persona retta ed onesta.
Si è passati poi a confondere dittatura con oppressione, violenza e repressione, allora ricordiamo Hitler, Casto, Milosevic, Tito e molti altri ancora.
Tutto dipende dal punto di vista di chi osserva. La storia è sempre diversa, dipende da da chi e da comela osserva.
Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.(Voltaire)
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Originariamente inviato da Come Folgore Dal Cielo"Il tiranno", Valerio Massimo Manfredi.
(asd ovviamente scherzo)
Cmq se l'hai letto credo che apprezzerai la descrizione "nascosta" del significato di dittatura da parte di Manfredi.
Unica nota sbagliata del personaggio ( sia inventato che reale) e non aver ceduto il posto "alla democrazia" una volta passato il pericolo[Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]
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Originariamente inviato da WangSe vogliamo fare esempi veloci veloci e superficiali, allora basterebbe nominare Fascismo e Comunismo.
per il fascismo ok...è un regime dittatoriale... ma per il comunismo mi sa che ti sbagli
Forse ti sei confuso con la "dittatura del proletariato" (vedi anche dittatura socialista del proletariato) che, come dice il maestro Stalin, è la conquista del potere da parte del proletariato. Prosegue, la dittatura socialista del proletariato è necessaria perché grazie ad essa, il proletariato possa espropriare la borghesia, confiscare a tutta la borghesia la terra, i boschi, le fabbriche e le officine, le macchine, le ferrovie, ecc. ed infine, questo è il mezzo principale e decisivo grazie al quale il proletariato abbatterà l'ordinamento capitalistico moderno.[size=2][color=red]₪ Lo scopo che ci motiva. Che ci guida. Che ci spinge. È lo scopo che stabilisce. Che ci vincola. ₪
₪ Il testo ha un significato che appartiene al linguaggio verbale, il suono del basso appartiene al linguaggio delle emozioni. ₪
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