Guerra aperta tra la neo deputata Vladimir Luxuria e Franco Grillini. Rifondazione Comunista contro Democratici di Sinistra, transgender contro omosessuali.
Questi i punti salienti di quanto è accaduto pochi giorni fa tra i fronti (non credo si possa parlare al singolare) delle sinistre.
Grillini, il quale ha proposto e continua a sostenere vivamente la proposta di legge per l'entrata in vigore dei PACS (Patto Civile di Solidarietà) ha difatti inviato il disegno di legge a tutti i colleghi sostenitori, ma si è trovato a far fronte ad un'amara sorpresa.
La prima opinione negativa raccolta è stata proprio quella di Luxuria.
Riporto le testuali parole:
«Con tutta la stima e l'apprezzamento per l'amico e collega Franco Grillini - scrive Luxuria - mi trovo però in disaccordo sulla modalità e i tempi con cui ha fatto recapitare la sua proposta. La nostra posizione è quella di fedeltà e lealtà al programma dell'Unione, ci riteniamo vincolati al programma e pensiamo che il confronto sia necessario con tutte le forze della coalizione».
Arriviamo quindi al nodo cruciale della questione. Continua la neo deputata:
«Così si rischia di andare al muro contro muro, che ci sia il dialogo con tutte le forze del centrosinistra che hanno anche idee diverse dalle nostre».
Attendiamo ora la conclusione della vicenda, anche se questi attriti iniziali potrebbero essere solo le avvisaglie di una lunga e "sanguinosa" guerra fredda parlamentare.
Divine
Questi i punti salienti di quanto è accaduto pochi giorni fa tra i fronti (non credo si possa parlare al singolare) delle sinistre.
Grillini, il quale ha proposto e continua a sostenere vivamente la proposta di legge per l'entrata in vigore dei PACS (Patto Civile di Solidarietà) ha difatti inviato il disegno di legge a tutti i colleghi sostenitori, ma si è trovato a far fronte ad un'amara sorpresa.
La prima opinione negativa raccolta è stata proprio quella di Luxuria.
Riporto le testuali parole:
«Con tutta la stima e l'apprezzamento per l'amico e collega Franco Grillini - scrive Luxuria - mi trovo però in disaccordo sulla modalità e i tempi con cui ha fatto recapitare la sua proposta. La nostra posizione è quella di fedeltà e lealtà al programma dell'Unione, ci riteniamo vincolati al programma e pensiamo che il confronto sia necessario con tutte le forze della coalizione».
Arriviamo quindi al nodo cruciale della questione. Continua la neo deputata:
«Così si rischia di andare al muro contro muro, che ci sia il dialogo con tutte le forze del centrosinistra che hanno anche idee diverse dalle nostre».
Attendiamo ora la conclusione della vicenda, anche se questi attriti iniziali potrebbero essere solo le avvisaglie di una lunga e "sanguinosa" guerra fredda parlamentare.
Divine
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