CERNOBYL - Un minuto di silenzio e poi il suono stridente della sirena, proprio come quella che vent'anni fa, a Cernobyl, lanciò l'allarme: è così che centinaia di persone riunite nel luogo della catastrofe nucleare hanno commemorato i morti, soprattutto coloro che si sono adoperati per cercare di contenere le conseguenze dell'esplosione.
In lacrime, con in mano candele o lumini rossi, a Slavutych (la cittadina 200 chilometri a Nord di Kiev costruita dopo la catastrofe, per accogliere i dipendenti della centrale nucleare e le persone evacuate dalle zone contaminate) hanno sfilato in tanti, per commemorare, non per ricordare, perchè la memoria della tragedia è ancora più che viva in Ucraina. "Li conoscevo tutti", dice a un giornalista dell'AFP Mykola Riabouchkine, 59 anni, un tecnico che era di servizio nella notte dell'esplosione, indicando i morti.
Le cerimonie commemorative sono cominciate martedì sera davanti alla stessa centrale di Cernobyl, con uno spettacolo di una compagnia francese, 'La prière de Tchernobyl', tratto dal libro 'La Supplication', della scrittrice bielorussa Svetlana Alexievitch, ispirato dalle persone le cui vite sono state sconvolte dalla catastrofe.
Quindici attori sono saliti a turno su un palcoscenico improvvisato - un rettangolo di plastica nera posato per terra, adorno di candele e campane - a solo 200 metri dal 'mostro' esploso nella notte tra il 25 e il 26 aprile 1986.
Mentre a Kiev circa 300 persone, tra le quali il presidente ucraino Viktor Yushenko, hanno assistito mercoledì mattina a una cerimonia religiosa in una chiesa situata vicino a un monumento eretto in memoria delle persone morte dopo l'esplosione del reattore nucleare a Cernobyl. Anche a Kiev, molti hanno sfilato con in mano i lumini, e hanno deposto fiori ai piedi del monumento.
"Lo choc di Cernobyl manterrà ancora a lungo - ha detto Yushenko - la sua importanza planetaria". Il presidente ucraino ha anche deposto un grande bouquet di rose davanti al monumento. Alla vigilia dell'anniversario, inoltre, Yushenko ha lanciato un appello per gli aiuti finanziari necessari alla costruzione di un nuovo "sarcofago" che sostituisca l'originaria struttura di contenimento costruita intorno al reattore esploso.
L'Ucraina, che ha speso fino al 10% del suo bilancio per il post-Cernobyl, non può affrontare il progetto da sola. Il costo potrebbe andare dagli 800 ai 1.400 milioni di dollari.
Il presidente russo Vladimir Putin ha decorato a Mosca i "liquidatori", cioè gli ingegneri e i tecnici che si sono adoperati dopo il disastro a Cernobyl, sacrificando la vita, e ha promesso la costruzione di un centro di trattamento per il ricovero delle persone che si sono ammalate per via dell'esposizione prolungata alle radiazioni. "Queste persone che hanno lavorato lì non hanno pensato a se stessi - ha detto Putin - hanno capito che il disastro doveva essere fermato, a qualunque costo".
Anche Benedetto XVI ha ricordato questa mattina durante l'udienza generale in piazza San Pietro la tragedia di Cernobyol. I grandi della terra devono favorire uno "sforzo corale" perché "si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell'uomo e della natura", ha chiesto Ratzinger ricordando le persone morte e quanti subiscono ancora le conseguenze del "tragico incidente".
"Proprio oggi - ha detto il Papa - ricorre il ventesimo anniversario del tragico incidente avvenuto nella centrale nucleare di Cernobyl. In tale circostanza, - ha aggiunto - sento il dovere di esprimere vivo apprezzamento per le famiglie, le associazioni, le amministrazioni civili e le comunità cristiane che, nel corso di questi anni, si sono adoperate per ospitare e curare adulti e specialmente bambini colpiti dalle conseguenze di quel doloroso evento".
"Mentre ancora una volta - ha proseguito il Papa - preghiamo per le vittime d'una calamità di così vasta portata e per quanti ne portano nel loro corpo i segni, invochiamo dal Signore luce per coloro che sono responsabili delle sorti dell'umanità, perché con uno sforzo corale si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell'uomo e della natura".
(26 aprile 2006)
l onu parla d "solo" 4000 morti,sara' vero?
http://www.repubblica.it/2006/04/sez...ei-numeri.html
In lacrime, con in mano candele o lumini rossi, a Slavutych (la cittadina 200 chilometri a Nord di Kiev costruita dopo la catastrofe, per accogliere i dipendenti della centrale nucleare e le persone evacuate dalle zone contaminate) hanno sfilato in tanti, per commemorare, non per ricordare, perchè la memoria della tragedia è ancora più che viva in Ucraina. "Li conoscevo tutti", dice a un giornalista dell'AFP Mykola Riabouchkine, 59 anni, un tecnico che era di servizio nella notte dell'esplosione, indicando i morti.
Le cerimonie commemorative sono cominciate martedì sera davanti alla stessa centrale di Cernobyl, con uno spettacolo di una compagnia francese, 'La prière de Tchernobyl', tratto dal libro 'La Supplication', della scrittrice bielorussa Svetlana Alexievitch, ispirato dalle persone le cui vite sono state sconvolte dalla catastrofe.
Quindici attori sono saliti a turno su un palcoscenico improvvisato - un rettangolo di plastica nera posato per terra, adorno di candele e campane - a solo 200 metri dal 'mostro' esploso nella notte tra il 25 e il 26 aprile 1986.
Mentre a Kiev circa 300 persone, tra le quali il presidente ucraino Viktor Yushenko, hanno assistito mercoledì mattina a una cerimonia religiosa in una chiesa situata vicino a un monumento eretto in memoria delle persone morte dopo l'esplosione del reattore nucleare a Cernobyl. Anche a Kiev, molti hanno sfilato con in mano i lumini, e hanno deposto fiori ai piedi del monumento.
"Lo choc di Cernobyl manterrà ancora a lungo - ha detto Yushenko - la sua importanza planetaria". Il presidente ucraino ha anche deposto un grande bouquet di rose davanti al monumento. Alla vigilia dell'anniversario, inoltre, Yushenko ha lanciato un appello per gli aiuti finanziari necessari alla costruzione di un nuovo "sarcofago" che sostituisca l'originaria struttura di contenimento costruita intorno al reattore esploso.
L'Ucraina, che ha speso fino al 10% del suo bilancio per il post-Cernobyl, non può affrontare il progetto da sola. Il costo potrebbe andare dagli 800 ai 1.400 milioni di dollari.
Il presidente russo Vladimir Putin ha decorato a Mosca i "liquidatori", cioè gli ingegneri e i tecnici che si sono adoperati dopo il disastro a Cernobyl, sacrificando la vita, e ha promesso la costruzione di un centro di trattamento per il ricovero delle persone che si sono ammalate per via dell'esposizione prolungata alle radiazioni. "Queste persone che hanno lavorato lì non hanno pensato a se stessi - ha detto Putin - hanno capito che il disastro doveva essere fermato, a qualunque costo".
Anche Benedetto XVI ha ricordato questa mattina durante l'udienza generale in piazza San Pietro la tragedia di Cernobyol. I grandi della terra devono favorire uno "sforzo corale" perché "si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell'uomo e della natura", ha chiesto Ratzinger ricordando le persone morte e quanti subiscono ancora le conseguenze del "tragico incidente".
"Proprio oggi - ha detto il Papa - ricorre il ventesimo anniversario del tragico incidente avvenuto nella centrale nucleare di Cernobyl. In tale circostanza, - ha aggiunto - sento il dovere di esprimere vivo apprezzamento per le famiglie, le associazioni, le amministrazioni civili e le comunità cristiane che, nel corso di questi anni, si sono adoperate per ospitare e curare adulti e specialmente bambini colpiti dalle conseguenze di quel doloroso evento".
"Mentre ancora una volta - ha proseguito il Papa - preghiamo per le vittime d'una calamità di così vasta portata e per quanti ne portano nel loro corpo i segni, invochiamo dal Signore luce per coloro che sono responsabili delle sorti dell'umanità, perché con uno sforzo corale si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell'uomo e della natura".
(26 aprile 2006)
l onu parla d "solo" 4000 morti,sara' vero?
http://www.repubblica.it/2006/04/sez...ei-numeri.html
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