Brindisi, vittima obbligata a drogarsi
Due studenti universitari sono stati arrestati per violenza sessuale e induzione a uso di droga nei confronti di una ragazzina nel Brindisino. Le manette sono scattate per due giovani di 23 e 24 anni di Ceglie Messapica, che avrebbero più volte violentato una 14enne, costringendola poi a far uso di hascisc e marijuana per stordirla e spaventarla. La violenza è stata scoperta grazie a un questionario scolastico.
Proprio il questionario è stato il grimaldello per far emergere la triste storia della ragazzina. Dalle risposte, infatti, è emerso un comportamento anomalo, approfondito dai carabinieri, che hanno arrestato i due giovani. La vittima, anche lei di Ceglie Messapica, è stata sottoposta per circa due mesi a continue violenze sessuali che avvenivano all'aperto vicino al cimitero di Francavilla Fontana. Gli inquirenti sono convinti che i due riuscivano a indebolire la sua volontà anche grazie all'uso indotto di hashish e marijuana. Ma viene ritenuto fondamentale il contributo di un'amica della ragazza e dei due studenti, che è stata denunciata all'Autorità giudiziaria. Quest'ultima favoriva i loro incontri e avrebbe assistito alle violenze senza intervenire.
I tre sono originari di Ceglie Messapica e Villa Castelli. I provvedimenti, emessi dal gip della Procura di Brindisi, Simona Panzera, su richiesta del pm Alberto Santacatterrina, sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Fasano e di Francavilla Fontana.
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Due studenti universitari sono stati arrestati per violenza sessuale e induzione a uso di droga nei confronti di una ragazzina nel Brindisino. Le manette sono scattate per due giovani di 23 e 24 anni di Ceglie Messapica, che avrebbero più volte violentato una 14enne, costringendola poi a far uso di hascisc e marijuana per stordirla e spaventarla. La violenza è stata scoperta grazie a un questionario scolastico.
Proprio il questionario è stato il grimaldello per far emergere la triste storia della ragazzina. Dalle risposte, infatti, è emerso un comportamento anomalo, approfondito dai carabinieri, che hanno arrestato i due giovani. La vittima, anche lei di Ceglie Messapica, è stata sottoposta per circa due mesi a continue violenze sessuali che avvenivano all'aperto vicino al cimitero di Francavilla Fontana. Gli inquirenti sono convinti che i due riuscivano a indebolire la sua volontà anche grazie all'uso indotto di hashish e marijuana. Ma viene ritenuto fondamentale il contributo di un'amica della ragazza e dei due studenti, che è stata denunciata all'Autorità giudiziaria. Quest'ultima favoriva i loro incontri e avrebbe assistito alle violenze senza intervenire.
I tre sono originari di Ceglie Messapica e Villa Castelli. I provvedimenti, emessi dal gip della Procura di Brindisi, Simona Panzera, su richiesta del pm Alberto Santacatterrina, sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Fasano e di Francavilla Fontana.
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