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::[OT] Considerazioni di vita ::

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  • #16
    mitico woody
    Ultima modifica di kherisian; 30-09-2005, 01:04.
    Khaine
    MSN: khaine5@hotmail.com

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    • #17
      Beh.. A me non sembra insensato..
      Cmq, alla fine la morte è il termine della vita.. Come fai a morire all'inizio, se prima non c'era vita? Vado a letto va

      Avrò la mia vendetta, in questa vita, o nell'altra!
      P.S:Grazie ad Elmin per avermi fatto in 10 minuti questa firma carina ina! :P

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      • #18
        Re: ::[OT] Considerazioni di vita ::

        Originally posted by Kinewolf
        La cosa più ingiusta della vita è come finisce.
        Voglio dire: la vita è dura e ci porta via la maggior parte del nostro tempo.
        Cosa ottieni alla fine? La morte.
        Che significa?!? Che cos'è la morte?
        Una specie di bonus per aver vissuto?
        Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato.
        Bisognerebbe iniziare morendo, così ci si leva il pensiero.
        Poi, si viene relegati in un ospizio dal quale si viene buttati fuori perché troppo giovani.
        Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare per quarant'anni, fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione.
        Seguono feste, alcool, erba e il liceo.
        Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino, giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisci il tutto con un bell'orgasmo.

        che ne dite? ho ragione?
        e chi te lo dice che non si inizia a vivere proprio morendo?
        La nostra colltura ci porta a pensare che esiste solamente il corpo fisico, che solo la materialita dell'uomo e' importante, che cosaassurda come se fosse vero che l'uomo e' un semplice susseguirsi di reazioni chimiche e impulsi neurologici-elettrici, che modo squallido di raffigurare l'uomo, noi siamo molto di piu e la riprova di questo sono i sentimenti che ognuno di noi ha, la nostra parte di irrazionalita propria di ognuno di noi, e non credo pproprio che questa nostra parte muia cosi facilmente come muore la parte fisica.
        non sappiamo cosa ci sia dopo la morte nessuno lo sa, c'e' chi per fede dice c'e' il paradiso, c'e' chi per razionalita dice c'e' il nulla oppure la vita continua, tutte supposizioni, l'unica verita e' che ne vale la pena di vivere il tempo che ti e' stato dato di vivere serenamente il piu possibile se ci riesci altrimenti il male te lo fai solamente da solo.
        E' nostra cultura ( ovvero cultura cattolica) pensare alla morte con paura perche anche chi non e' credente e' cmq influenzato dalla sacieta che ha intorno e la nostra societa ha paura della morte, abbiamo dietro alle nostre spalle 2 millenni di oscurantismo cattolico, e proprio ora sta ritornando "alla moda" questo modo di interpretare la vita perche stiamo in un vero periodi di recessione, non solo economica ma anche culturale e sociale, d'altronde una recessione economica a come e' strutturato il sistema e' normale che ci ripota indietro a pensare e comportarci come nel passato.
        scusate se ho fatto erro di battitura ma sto col portatile e senza la luce accesa

        saluti

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        • #19
          questo che riporto ho fatto un copia incolla ma penso che sia pertinente alla discussione ed e' pertinente anche al mio modo di vedere la vita e la morte ovviamente



          "Le religioni sostengono la stessa cosa: chi ha creato l’universo ha pensato che tutte le forme di vita, dai minerali alle più elementari...
          molecole organiche, dalle cellule ai vegetali, dagli animali fino agli esseri pensanti, possano essere in grado di comunicare tra loro. Sembra un’affermazione banale, ma ora prova a pensare al tuo corpo: esso è rappresentato da miliardi di cellule che si manifestano in tutti gli organi, nella pelle, nelle ossa, nel sangue, nel sistema nervoso etc.

          Queste cellule sono in equilibrio tra loro e comunicano continuamente. Sono in contatto vibrazionale, quindi sia a livello d’energia sottile (mentale) che a livello fisico (somatico).

          Queste tue cellule non litigano tra loro e non si fanno mai la guerra, solo quando c’è in corso una malattia degenerativa psicosomatica o tumorale, oppure per le cause naturali legate all’invecchiamento.

          Se invece il tuo corpo sta bene, tutta l’armonia dell’incredibile “astronave” che l’universo ti ha donato ti permette di viaggiare nella vita e di relazionarti con gli altri. Il tuo cuore ha “sempre” bisogno del sangue, del sistema vascolare, dei polmoni, del cervello, dei muscoli respiratori, di tutti gli organi e di tutte le miliardi di cellule di cui tu sei composto. Il tuo cuore non può mai scioperare e chiedere l’autonomia dall’organismo, perché questo collasserebbe in pochi minuti portandoti alla morte, quindi è l’unità e la cooperazione continua ed ininterrotta del tuo “sistema” che ti permette di vivere.

          Immagina ora che l’universo che ospita il tuo corpo ha le sue stesse leggi: lui non è disposto in maniera casuale e non presenta l’apparente dissociazione dei corpi stellari e planetari. Infatti tutti i sistemi planetari, le galassie ed i quasar non sono “mai” dissociati tra loro.

          La nostra galassia subisce “costantemente” gli influssi della vicina galassia d’Andromeda, così come Marte e la Terra si condizionano a vicenda per effetto dei rispettivi campi gravitazionali.

          La Terra fa parte di un sistema quasi infinito di corpi planetari, così come il tuo corpo fa parte di un sistema quasi infinito di cellule.

          Ricorda che le religioni ti hanno da sempre creato dei limiti e delle barriere alla vera conoscenza dell’universo e delle leggi che lo governano, e non hanno “mai” affrontato la ricerca della verità su come esso è stato originato e su come è stato realmente creato l’essere umano e tutte le forme viventi contenute nell’universo.

          Dio, inteso come la creazione e tutte le leggi che la presiedono, è dentro e fuori di te, è all’interno di un pianeta come all’esterno di una zanzara, è nella tua donna come nel tuo uomo, nel tuo fratello e nel tuo vicino di casa, lo vedi nella luce che ti permette di osservare tutte le cose, lo vedi in un libro, sul monitor di un computer e nell’auto che ti porta a viaggiare. Tutto è Dio e tutto è creazione e creatore al tempo stesso.

          Quando trovi qualcuno o qualcosa che tende a chiuderti, a ridimensionarti ed a farti vivere in un preciso schema, devi reagire e cominciare a ragionare con la tua testa.

          Non limitarti mai a sentirti esclusivamente di un partito politico piuttosto che di un altro, esclusivamente di una religione piuttosto che di un’altra, esclusivamente di una squadra di calcio piuttosto che di un’altra, ma sentiti di appartenere al “tutto”, anche se in maniera ovviamente differenziata e preoccupati di non dissociarti mai dalle leggi della creazione che inevitabilmente porta l’uomo ad una conoscenza costante e continua delle leggi che governano l’universo.

          Se desideri che l’universo comunichi con te, tu devi essere in grado di comunicare con l’universo con la convinzione assoluta e costante di farne parte in maniere integrante.

          Non è casuale che l’umanità, nonostante i blocchi imposti dalle religioni e dalle guerre, sia sempre progredita e tende costantemente all’unificazione, ma ricordati, questo è un cammino che parte dalla coscienza individuale.

          Lo dice un’antica frase tibetana: l’uno è nell’universo e l’universo è nell’uno.

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          • #20
            *


            senza parole

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            • #21
              in che senso?

              Commenta


              • #22
                nel senso che è un discorso senza senso

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                • #23
                  quote: Originally posted by Kinewolf
                  La cosa più ingiusta della vita è come finisce.
                  Voglio dire: la vita è dura e ci porta via la maggior parte del nostro tempo.
                  Cosa ottieni alla fine? La morte.
                  Che significa?!? Che cos'è la morte?
                  Una specie di bonus per aver vissuto?
                  Credo che il ciclo vitale dovrebbe essere del tutto rovesciato.
                  Bisognerebbe iniziare morendo, così ci si leva il pensiero.
                  Poi, si viene relegati in un ospizio dal quale si viene buttati fuori perché troppo giovani.
                  Ti danno una gratifica e quindi cominci a lavorare per quarant'anni, fino a che sarai sufficientemente giovane per goderti la pensione.
                  Seguono feste, alcool, erba e il liceo.
                  Finalmente cominciano le elementari, diventi bambino, giochi e non hai responsabilità, diventi un neonato, ritorni nel ventre di tua madre, passi i tuoi ultimi nove mesi galleggiando e finisci il tutto con un bell'orgasmo.

                  che ne dite? ho ragione?


                  Potessi scegliere lo farei

                  Per quanto riguarda Peter Pan la chimica le sfide la morte etc... Ognuno volendo può dare alla vita il senso che vuole, pure nessuno, perchè tanto NESSUNO può realmente dirci cos'è la vita, che senso ha , cos'è giusto o sbagliato, cos'è il bene e il male etc...

                  Tutto sta nel ragionarci un pò con la proprio testa senza dare nulla per certo se non quello che si può verificare
                  ICQ:324356413

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