Originally posted by Gwineth
Personalmente, trovo che le definizioni "destra" e "sinistra" siano attualmente inapplicabili, in Italia.
La destra e la sinistra storiche erano entrambe fazioni politiche centrate su ideologie e concezioni del rapporto tra il cittadino e lo stato. Ciò che la destra è stata nel mondo o anche solo in Europa, in Italia non si è mai avverato. Idem per la sinistra.
Non credo si possa prendere ad esempio il partito fascista in quanto, come poi anche lo stesso Hitler, Mussolini era comunque un esponente di una compaggine socialista, che almeno all'inizio portava avanti le richieste del popolo, tant'è che Hitler stesso venne sostenuto, in Germania, dal partito operaio. Di certo le teorie Mazziniane a cui il partito socialista del 1925 si ispirava non furono poi quelle messe in atto da Mussolini stesso. (per chi volesse leggere, Chabod - "L'idea di nazione", oppure De Felice - "Le interpretazioni del fascismo").
Non credo che nemmeno la sinistra, oggi, sia più di tanto riconoscibile nei dettami del "Manifesto del Partito Comunista" di Marx (e se non l'avete letto, amici di sinistra, vi invito a leggerlo) o nel suo saggio "Salario, Prezzo e Profitto", dove peraltro, magari vi stupirà, Marx teorizza un sistema sociale comunque non paritario, ma diviso per classi sociali.
In buona sostanza: ritengo che allo stato attuale delle cose in Italia non esistano più i politici nel senso più serio del termine, ossia quelle persone che prestavano la loro vita al concretizzarsi di un'ideale, di destra o di sinistra che fosse. Ci siamo andati appiattendo su un'unica base di "centro", che si dirama in Centrodestra o Centrosinistra un po' a seconda di quale stemma fa più comodo mettere davanti... ma alla fin fine, in tutto questo movimento (e credetemi, faccio l'inviata di cronaca politica), vedo persone che dicono quasi le stesse cose, da un lato e dall'altro, solamente "girate" in maniera differente, ma di pari contenuto, e ragazzini che a Roma magari si definiscono Zecche (notoriamente a sinistra) o Parioli (notoriamente a destra) e che comunque spendono miliardi per avere il look ultra-sobrio o ultra-trasandato...
A parer mio, in Italia la politica è morta, da anni.
Personalmente, trovo che le definizioni "destra" e "sinistra" siano attualmente inapplicabili, in Italia.
La destra e la sinistra storiche erano entrambe fazioni politiche centrate su ideologie e concezioni del rapporto tra il cittadino e lo stato. Ciò che la destra è stata nel mondo o anche solo in Europa, in Italia non si è mai avverato. Idem per la sinistra.
Non credo si possa prendere ad esempio il partito fascista in quanto, come poi anche lo stesso Hitler, Mussolini era comunque un esponente di una compaggine socialista, che almeno all'inizio portava avanti le richieste del popolo, tant'è che Hitler stesso venne sostenuto, in Germania, dal partito operaio. Di certo le teorie Mazziniane a cui il partito socialista del 1925 si ispirava non furono poi quelle messe in atto da Mussolini stesso. (per chi volesse leggere, Chabod - "L'idea di nazione", oppure De Felice - "Le interpretazioni del fascismo").
Non credo che nemmeno la sinistra, oggi, sia più di tanto riconoscibile nei dettami del "Manifesto del Partito Comunista" di Marx (e se non l'avete letto, amici di sinistra, vi invito a leggerlo) o nel suo saggio "Salario, Prezzo e Profitto", dove peraltro, magari vi stupirà, Marx teorizza un sistema sociale comunque non paritario, ma diviso per classi sociali.
In buona sostanza: ritengo che allo stato attuale delle cose in Italia non esistano più i politici nel senso più serio del termine, ossia quelle persone che prestavano la loro vita al concretizzarsi di un'ideale, di destra o di sinistra che fosse. Ci siamo andati appiattendo su un'unica base di "centro", che si dirama in Centrodestra o Centrosinistra un po' a seconda di quale stemma fa più comodo mettere davanti... ma alla fin fine, in tutto questo movimento (e credetemi, faccio l'inviata di cronaca politica), vedo persone che dicono quasi le stesse cose, da un lato e dall'altro, solamente "girate" in maniera differente, ma di pari contenuto, e ragazzini che a Roma magari si definiscono Zecche (notoriamente a sinistra) o Parioli (notoriamente a destra) e che comunque spendono miliardi per avere il look ultra-sobrio o ultra-trasandato...
A parer mio, in Italia la politica è morta, da anni.
Commenta