Referendum e guerra

[babeljunior]

Originally posted by SaGeOwL


Era giusto restasse così?

Cioè se noi da soli non ce l'avessimo fatta, sarebbe stato giusto fossimo rimasti sotto il nazifascismo, perchè siamo "deboli"?

Beh ha ragione Jhovall, l'Italia era divisa in 2 e lo è ancora adesso: quelli che una volta mangiavano in lussuosi salotti insieme ai nazifascisti, e quelli che combattevano sulle montagne per liberare il proprio Paese; l'aiuto (interessato) degli americani ha cambiato solo il fatto che i primi, adesso, pretendono che sia anche loro la festa del 25 Aprile, ciò è quantomeno agghiacciante.

Ma non fu Mussolini a dire: "I diritti dei popoli non si prescrivono, ciò che non può compiere una generazione sarà compiuto da un'altra?"

[Ospite]

Bha, io penso, parlandoti per esperienza, che l'orgoglio molte volte fa solo male. Certo, è bello essere tosti, cercare di farsi strada da soli col proprio sudore, è bello... perchè quando ce la fai non devi ringraziare nessuno... ma se questo orgoglio ti costa veramente caro? e, peggio... se non ce la fai?

Tutti sanno chi merita di essere veramente festeggiato il 25 aprile, questo conta.

[babeljunior]

Dai miei studi di antropologia sociale viene fuori un discorso diverso dal tuo, pace sono punti di vista.

[coolcrio]

Originally posted by Mellon Collie
Beh ha ragione Jhovall

Beh ma Jhovall ha sempre ragione.

Non è un fatto di orgoglio civetta, è un fatto di principio. Come la storia del bozzolo, se la farfalla non si riesce a liberare muore, ma se lo apri prima che lo faccia lei esce fuori troppo debole e dopo un pò muore comunque. Ripeto, il discorso a monte è che non credo ci siano cose "assolutamente giuste" o "assolutamente sbagliate", o "libertà dovute".

[Ospite]

Andiamo per punti..


La politica "invasiva" degli Stati Uniti ha dato degli indubbi vantaggi a questo stato.
Basti pensare a come siano riusciti a riportarsi a galla e, anzi, a prosperare in conflitti veramente difficoltosi.
Ovviamente il destino di ogni leviatano è quello di cadere un giorno.. ma per quello non resta che aspettare.
Il.. problema.. è appunto il vedersi sottoposti al volere del leviatano.
Parlate di "rifiutare l'appoggio americano" eppure a parole è difficile.
La politica stessa americana ha fatto in modo che fosse estremamente difficile liberarsi da questo giogo, sin dal Piano Marshall.


Venendo all'argomento secondario posto riguardo al "giusto o meno importar la democrazia" vi racconto una storiellina con finale aperto che mi è stata posta tempo fa, quella del turista Joe.

Joe è un turista americano che va in vacanza per paesi dell'america latina.
Viaggiando di paese in paese si imbatte in una scena singolare, ma non troppo, per quei paesi governati da dittatori: una fucilazione.
Al patibolo ci sono 10 persone del villaggio accusati di tradimento, tutti e 10 son pronti per esser giustiziati ed il plotone è già schierato.
Il comandante della pattuglia però, vedendo Joe, decide di divertirsi un pò.
Fa cenno ai suoi uomini che sospendono l'esecuzione e lo portano da lui.
Il capo gli dice, testualmente:
"Questa è una pistola, se spari ed uccidi uno di questi 10 gli altri 9 avranno salva la vita.
Se non lo fai saranno giustiziati tutti e 10"

E qui sta il finale: Voi cosa fareste?
Sparereste ad uno dei 10, macchiandovi di omicidio alla vostra morale occidentale (ma salvando gli altri 9 da una fine sicura).
Oppure vi rifiutereste di uccidere a sangue freddo un individuo ma non alterando la situazione, quando ne avreste la possibilità?

Scegliete pure e dite il perchè di questa vostra scelta, ovviamente.




Un'ultima cosa riguardo a cosa ho letto del "gli USA avrebbero dovuto stare a casa loro invece che intervenire nella guerra mondiale"..
Beh anzitutto sarebbe stato per loro impossibile, considerato che il Giappone stesso aveva aggredito gli Stati Uniti.
Ma andando per assurdo..

Se fosse stato così il mondo stesso sarebbe mutato di molto.
Difficilmente gli alleati avrebbero vinto contro il nazionalsocialismo e il fascismo
E la "grande potenza" contrapposta sulla biancia della Storia non sarebbe stata la Russia col modello del comunismo bensì l'Europa Nazionalsocialista e Fascista, con un modello ben più compatibile e capace di scendere a compromessi ideologici con il capitalismo americano.
La "ribellione" partigiana sarebbe stata un concetto visto molto diversamente, specialmente per la sua inutilità (prima che iniziate ad insultare, sto andando di..fantasia riguardo ad una ipotetica situazione in cui gli americani non sarebbero sbarcati in forze debellando l'Italia fascista)

Come sarebbe il mondo al giorno d'oggi? Non saprei dire ma, sicuramente, non sarebbe stato col modello consumista e ipercapitalista di oggigiorno.
Sicuramente meno aperto, questo non lo metto in dubbio.
Ma forse i pregi e le differenze avrebbero colmato lo svantaggio, chi può dirlo.




Per concludere, visto che il topic non chiedeva propriamente digressioni moral-etiche o... studi di antropologia, veniamo al referendum.
Come detto da Freddy un referendum può solo abrogare o modificare leggi esistenti, non ha un fine esecutivo.
Tale "risultato" in modo bottom-up si potrebbe ottenere solo facendo pressioni tramite i partiti di matrice popolare.
Se gli elettori, in massa (specialmente quelli che hanno votato, votano e voteranno i partiti al governo) spingessero i loro rappresentanti (non sono messi lì dal volere divino bensì dalla maggioranza degli Italiani) a richiedere un ritiro delle truppe, questa situazione avverrebbe.

..anche se, a parer mio, farlo per paura sarebbe solamente un atto da vigliacchi e da emeriti imbecilli.
Svegliarsi dal torpore perchè si son viste 5 stazioni della metropolitana esplodere a Londra quando prima, per mesi, si mangiava per colazione pranzo e cena l'ennesimo militare morto in Asia Minore, non mi sembra un granchè coerente.


Saluti.

[coolcrio]

Originally posted by - ClM -
quella del turista Joe.