Vorrei portare la mia esperienza personale su questo argomento: io ho fatto uso di questa sostanza (io e diverse persone di mia conoscienza) nel periodo in cui ancora non ne era proibita la vendita ed il consumo.
Quando venni a conoscenza di questa pianta, incuriosito, cercai di documentarmi su internet circa la sua storia e le sue proprietà; e scoprii degli aspetti davvero molto interessanti: Inanzi tutto il principio che induce lo stato di alterazione è, fino ad ora, unco; ovvero non è mai stato trovato in natura un effetto simile ne si è mai sintetizzato in modo artificiale.
Non esistono casi documentati di effetti collaterali di alcun genere: niente assuefazione ne dipendenza (ne fisica ne psicologica); niente casi di overdose o intolleranza ai principi della pianta; nessun caso di alterazione della memoria (se non nel periodo di 10 minuti dell' effetto della sostanza) o delle facoltà intellettive; e nemmeno postumi dal momento che, contrariamente ai funghi allucinogeni, non provoca allucinazioni causate da intossicazioni alimentari.
la salvia divinorum rimane, comunque, la sostanza allucinogena piu' potente trovata in natura.
Gli effetti della salvia divinorum (tradotto: salvia degli indovini) non sono accumunabili a quelli di una droga (diciamo cosi') da sballo: gli stati di alterazione durano appena una decina di minuti e non si verificano se non viene assunta in particolari circostanze come, per esempio, l'assensa di rumori o luci forti (se la si assumesse durante una festa avrebbe il solo effetto di rilassarvi). Le allucinazioni che causa, inoltre, sono sempre di tipo mistico. (
La salvia divinorum, unica varietà fra le centinaia di esistenti di quella famiglia ad avere proprietà allucinogene, ha una tradizione nelle religioni sciamaniche sud americane: in cui veniva utilizzata (vedi nome) come porta di accesso al mondo spirituale.
La mia esperienza mi ha cnvinto del fatto che, in qualche modo, la salvia consenta di accedere al proprio subconsio manifestando stati di alterazione onirica pur mantenendo (tranne che nel caso di una fore sensibilità alla sostanza; caso in cui, semplicemente, non vi ricordereste nulla) conoscienza e ricordo dello stato di alterazione.
Capisco che la nostra cultura non abbia tradizioni sciamaniche a cui fare riferimento ma, personalmente, non sono mai riuscito a pensare alla salvia come una Droga (come invece considero, per esempio tabacco ed alcol fra le altre) ma piu' come un mezzo di indagine ed esperienza del proprio inconsio.
Quando venni a conoscenza di questa pianta, incuriosito, cercai di documentarmi su internet circa la sua storia e le sue proprietà; e scoprii degli aspetti davvero molto interessanti: Inanzi tutto il principio che induce lo stato di alterazione è, fino ad ora, unco; ovvero non è mai stato trovato in natura un effetto simile ne si è mai sintetizzato in modo artificiale.
Non esistono casi documentati di effetti collaterali di alcun genere: niente assuefazione ne dipendenza (ne fisica ne psicologica); niente casi di overdose o intolleranza ai principi della pianta; nessun caso di alterazione della memoria (se non nel periodo di 10 minuti dell' effetto della sostanza) o delle facoltà intellettive; e nemmeno postumi dal momento che, contrariamente ai funghi allucinogeni, non provoca allucinazioni causate da intossicazioni alimentari.
la salvia divinorum rimane, comunque, la sostanza allucinogena piu' potente trovata in natura.
Gli effetti della salvia divinorum (tradotto: salvia degli indovini) non sono accumunabili a quelli di una droga (diciamo cosi') da sballo: gli stati di alterazione durano appena una decina di minuti e non si verificano se non viene assunta in particolari circostanze come, per esempio, l'assensa di rumori o luci forti (se la si assumesse durante una festa avrebbe il solo effetto di rilassarvi). Le allucinazioni che causa, inoltre, sono sempre di tipo mistico. (
La salvia divinorum, unica varietà fra le centinaia di esistenti di quella famiglia ad avere proprietà allucinogene, ha una tradizione nelle religioni sciamaniche sud americane: in cui veniva utilizzata (vedi nome) come porta di accesso al mondo spirituale.
La mia esperienza mi ha cnvinto del fatto che, in qualche modo, la salvia consenta di accedere al proprio subconsio manifestando stati di alterazione onirica pur mantenendo (tranne che nel caso di una fore sensibilità alla sostanza; caso in cui, semplicemente, non vi ricordereste nulla) conoscienza e ricordo dello stato di alterazione.
Capisco che la nostra cultura non abbia tradizioni sciamaniche a cui fare riferimento ma, personalmente, non sono mai riuscito a pensare alla salvia come una Droga (come invece considero, per esempio tabacco ed alcol fra le altre) ma piu' come un mezzo di indagine ed esperienza del proprio inconsio.
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