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  • #16
    il grosso problema è che se uno fuma veramente tanto diventa problematico trovare sempre marocchino o primero, si finisce con la ***** degli albanesi zuppa di ammoniaca che ti fa diventare strabico o il cioccorobba paraffinato.
    quella è roba che fa male.
    cmq la cosa che fa più male è il popper asd, lo pippavamo a scuola asd.
    una volta tra un'ora e l'altra un mio amico aveva inzuppato un fazzoletto e l'aveva fatto girare, tempo di "soffiarmi" il naso e asd il prof di matematica mi chiama alla lavagna, cazz ero viola, 10 secondi di panico, ma cmq sono riuscito a fare l'esercizio di trigonometria.
    l'hanno dopo di nuovo, con in prof in classe ... delle botte assurde ... poi in macchina, aprivo il bottiglino e giù insulti : " chiudi quel coso che devo guidare... " che risate però fa veramente malissimo, è molto più forte della dipendenza dalla cocaina , è dimostrato, per fortuna che trovarlo è rarissimo, poi io prendevo solo il flash, il rush quello nero lo prendevano i marcioni perchè è più forte e più amaro di gusto.
    il rush piaceva al mio amico scossa



    edit: dura 1 minuto ed in quel minuto se hai un difetto congenito al cuore puoi schiattare, perchè l'effetto è fisico sul cuore e sui vasi sanguigni, è una specie di viagra che si sniffa ed è 100 volte più forte.
    Ultima modifica di Ospite; 23-10-2004, 06:46.

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    • #17
      Originally posted by 4b0m1n4t1oN


      sai con cosa è fatto il fumo?...

      apparte che ho principalmente parlato di Marijuana, che sono foglie naturali cmq:

      Il fumo che prendi in marocco è al 99.9% naturale, poi se prendi la zozzeria dal primo pusher che incontri è normale che ti dà una zolla dello stadio olimpico...

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      • #18
        Originally posted by Lx
        è una specie di viagra che si sniffa ed è 100 volte più forte.
        Soltanto che invece di Allungare Allarga

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        • #19
          Originally posted by -GhòSt-
          Una canna ad un bambino di 12/13 anni? Ma perfavore...
          Io ho iniziato a fumare sigarette a 12 anni, e le canne a 14....


          fatti due conti...

          Vabbè, lascio il passo a stò becero per macrare magery, ma mi raccomando sedate Inco che sennò spara 500 cacchiate...

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          • #20
            Originally posted by Hîr Fei



            Chè gli fa più male di alcol e tabacco?
            E ti sembra il caso di aggiungere le droghe leggere?


            Originally posted by Jaquerm -GBA-

            Io ho iniziato a fumare sigarette a 12 anni, e le canne a 14....


            fatti due conti...
            Se sei contento così...sono felice per te

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            • #21
              Assolutamente contrario...

              E se mi venite n'atra volta a dire che le droghe leggere non fanno male rido per un mese intero ..

              Ragazzi, non fate gli ignoranti please...

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              • #22
                Per chi c'ha voglia di leggere...

                GLI EFFETTI DELLA CANNABIS SULL'ORGANISMO

                La canapa indiana (cannabis indica) è una pianta originaria del subcontinente indiano e dell'Asia centro-meridionale. Prevale allo stato selvaggio nelle zone tropicali e temperate. A tutt'oggi risulta, ormai, coltivata in quasi tutto il mondo. Dalla canapa indiana si producono la marijuana e l'hashish. La marijuana (nota anche come spinello, erba, o canna) è una miscela di fiori, steli e foglie della pianta. L'hashish è un derivato della resina della cannabis, estratta dal polline dei suoi fiori, con l'utilizzazione di altre sostanze (come i grassi animali) che fanno da collante.


                Tra i cannabinoidi rientrano dunque la marijuana, l' hashish e l' olio di hashish, il cui principale componente attivo è rappresentato dal T.H.C. (tetra-idro-cannabinolo).

                Effetti a breve termine

                Gli effetti acuti più comuni sono: deficit dell'attenzione, della concentrazione e della memoria a breve termine, disorientamento spazio-temporale, ansia generalizzata e somatizzata, disforia, attacchi di panico. Altri effetti fisiologici a breve termine, sono: irritazione congiuntivale, tachicardia, cefalea, astenia, disturbi dell'equilibrio con deficit della coordinazione motoria, alterazioni dei tempi di reazione agli stimoli, tosse debole e frequente.
                Gli effetti psicologici a breve termine includono: aumento della sensibilità sensoriali (gusto, olfatto, udito), particolari e intense percezioni tattili e visive, loquacità, rilassamento psicofisico, senso di benessere, stato subeuforico dell'umore, disinibizione sociale.

                Effetti a lungo termine

                Gli effetti fisiologici a lungo termine includono: scialorrea (aumento della salivazione), tachicardia, disturbi del ritmo sonno-veglia, congiuntiviti, naso ostruito, faringo-tracheiti, bronchiti, deficit immunologici.
                Gli effetti psicologici a lungo termine sono rappresentati da: anedonia, astenia, abulia, instabilità dell'umore, trascuratezza, mancanza di motivazione e interesse, passività e apatia, scarsa tolleranza delle frustrazioni, bassa produttività, ottusità mentale, lentezza nei movimenti, deficit di memoria ed attenzione.
                Gli effetti cronici avversi sul piano mentale includono: irritabilità, manie di persecuzione con disturbi deliranti del pensiero, incoerenza tematica del linguaggio, disturbi grossolani formali e di contenuto dell'ideazione, confusione, ansia e depressione, attacchi di panico, fobie, disorientamento spazio-temporale e verso le persone, allucinazioni visive, delirium, psicosi tossica, depersonalizzazione, derealizzazione.


                L'uso prolungato dei cannabinoidi induce alterazioni del metabolismo cellulare, della motilità degli spermatozoi, della fertilità, dello sviluppo fetale, della funzione vascolare, dell'istologia dei tessuti cerebrali e del sistema immunitario, che viene solitamente depresso. I danni subiti dall'apparato respiratorio sono paragonabili, se non superiori, a quelli causati dal fumo di tabacco. Nel caso d'intossicazione acuta l'assuntore può andare incontro ad una sindrome caratterizzata da: astenia, vertigini, pallore, sudorazione profusa, disturbi dell'equilibrio, nausea e vomito.



                Effetti avversi della canapa indiana sull'organismo


                Numerose ricerche indicano che i derivati della cannabis:


                1) Danneggiano la struttura del nucleo cellulare (DNA e RNA) (1). Ciò comporta un documentato effetto teratogeno nella prole,(2)(3) e un probabile aumento delle mutazioni con induzione di tumori e una documentata riduzione della fertilità nella prole (4).


                2) Si legano a dei recettori specifici (5)(6) del cervello alterando la trasmissione sinaptica dal punto di vista morfolologico e funzionale ed incidendo dei meccanismi biomolecolari del rinforzo e modulando i recettori oppioidi. Questo significa che i derivati della cannabis agiscono in modo biologico e non possono essere considerati "droga leggera", in quanto la dipendenza dalla droga ha una struttura biologica (7)(8)(9).
                Gli articoli (5)(6) identificano i recettori cerebrali della cannabis e i loro ligandi endogeni verificando così la base biologica della tossicodipendenza. L'articolo (6) fornisce la spiegazione della base biologica dei danni all'attenzione, alla memoria, all'apprendimento e alle funzioni superiori causate dai derivati della cannabis.


                3) Danneggiano la struttura e la funzione del cervello, colpendo le aree limbiche (zona del setto ed ippocampo),(1) i processi emotivi-affettivi, l'apprendimento e la memoria (10)(11)(12)(13), agendo a livello della trasmissione colinergica e sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. E' stato visto sperimentalmente che i danni sono trasmessi alla prole (2)(3).


                4) Alterano i processi percettivi, l'attenzione (14), la percezione della distanza e del tempo (15)(16), il coordinamento motorio(20), aumentando la probabilità d'incidenti stradali causati da soggetti consumatori (17)(18)(19).


                5) Sono stati stati associati all'insorgenza della discinesia tardiva (21).



                FONTI MEDICHE CITATE


                1) Gabriel (Columbia University, Coll of Physicians & Surgeons); Bulletin on Narcotics, 1977 Apr-Jun Vol 29(2) 13-27.


                2) Kawash, Yeung, Berg (U Guelph, Canada); Perceptual & Motor Skills, 1980 Apr vol. 50(2) 359-365.


                3) Nahas; Neurotoxicology in the fetus and child, 1986, vol. 7(2), 381-396.


                4) Fried, Charlebois (Carleton U, Ottawa); Physiological Psychology, 1979 Sep vol. 7(3) 307-310.


                5) Devane, Axelrod; Proc. National Academy of Sciences, Usa, 1994, 91: 6698-6701.


                6) Vogel, Barg, Levy, Saja, Heldman, Mechoulam; Journal of Neurochemistry, 1993, 61:352-355.


                7) Harper; Journal of Neuroscience Research, 1977, 3(2), 87-93.


                8) Gardner, Lowinson (Yeshiva University, Albert Einstein Coll of Medicine Lab of Behavioral Pharmacology, New York); Pharmacology, Biochemistry & Behavior, 1991 Nov vol. 40(3) 571-580.


                9) Wise; Neurobiology of addiction; article.


                10) Miller, Branconnier (Burroughs Wellcome Co, Medical Division, Research Triangle Park); Psychological Bulletin, 1983 May vol. 93(3) 441-456.


                11) Schwartz (Department of Pediatrics, Georgetown University School of Medicine, Washington); American Journal of Diseases of Children, 1989 Oct. 143 (10), 1214-9.


                12) Deahl (U London, St Bartholomew's Hosp Medical Coll, England); British Journal of Addiction, 1991 Mar vol. 86(3) 249-252.


                13) Millsaps et al; Journal of Child & Adolescent Substance Abuse, 1994, vol. 3(1), 47-56.


                14) Solowij, Michie, Fox (U New South Wales, National Drug & Alcohol Research Ctr, Sydney); Pharmacology, Biochemistry & Behavior, 1991 Nov vol. 40(3) 683-688.


                15) Soueif; Annals of the New York Academy of Sciences, 1976, 282, 323-43.


                16) Soueif; Bulletin on Narcotics, 1975 Oct-Dec vol. 27(4) 1-26.


                17) Medical Journal of Australia, May 22 1976, 1, 771.


                18) Aussedat; proceedings of the second international symposium, organized by the National Academy of Medicine, April 8-9, 1992.


                19) Soderstrom; proceedings of the second international symposium, organized by the National Academy of Medicine, April 8-9, 1992.


                20) Milstein, MacCannell, Karr, Clark (INRS, Sante, Hopital St Jean-de-Dieu, Montreal); Journal of Nervous & Mental Disease, 1975 Jul vol. 161(1) 26-31.


                21) Zaretsky, Rector, Seeman, Fornazzari (Mt Sinai Hosp, Dept of Psychiatry, Toronto); Schizophrenia Research, 1993 Dec vol. 11(1) 3-8.



                 


                Effetti avversi della canapa indiana a livello psicologico


                Il consumo della cannabis appare inoltre un fattore di rischio indipendente per l'esordio di una psicosi schizofrenica (1,2,3,4) ed aggrava il decorso di tale patologia (5,6). L'uso della cannabis può indurre, indipendentemente dalla dose, una psicosi specifica (Drug/Cannabis Induced Psychosis) (7,8).




                FONTI MEDICHE CITATE


                1) Andreasson; Lancet (England), 2 (Dec 26 1987): 1483-1486.


                2) Allebeck, Adamsson, Engstrom (Dept of Social Medicine, Gothenburg); Acta Psychiatrica Scandinavica, 1993 Jul vol. 88(1) 21-24.


                3) Heller, Dingemans, Linszen (Academisch Medisch Ctr Amsterdam, Netherlands); Tijdschrift voor Psychiatrie, 1992 vol. 34(10) 699-708.


                4) Thornicroft (MRC Social & Community Psychiatry Unit, U London Inst of Psychiatry, England); British Journal of Psychiatry, 1990 Jul vol. 157 25-33.


                5) Deniker (Clinic for Mental & Encephalic Illnesses, Paris); Annales Medico-Psychologiques, 1969, 1(2), 193-211.


                6) Linszen, Dingemans, Lenior (Academic Medical Ctr, Psychiatric Ctr, Netherlands); Archives of General Psychiatry, 1994 Apr vol. 51(4) 273-279.


                7) Johnson (Faculty of Medicine, Dept of Clinical Sciences, Boroko); Medicine & Law, 1994 vol. 13(3-4) 251-262.


                8) Taschner (J.W.Goethe-U Frankfurt Klinikum Zentrums der Psychiatrie, West Germany); Fortschritte der Neurologie, Psychiatrie, 1983 Jul vol. 51(7) 235-248.





                Effetti avversi della canapa indiana sul sistema immunitario


                E' stata evidenziata una depressione del sistema immunitario in vitro ed in vivo causata dai derivati della cannabis, con:


                1) soppressione sperimentale dell'attività citolitica dei natural killer (NK). Questo significa una maggiore vulnerabilità alle infezioni e all'insorgenza dei tumori;
                2) riduzione capacità di formazione di anticorpi;
                3) nei consumatori cronici sembra esservi una maggiore probabilità di tumori della testa e del collo (2);
                4) è stata riscontrata un'associazione tra insorgenza di leucemia acuta non linfoblastica e consumo di marijuana (3).




                FONTI MEDICHE CITATE


                1) Friedmann, Klein, Spencer; Psychoneuroimmunology, 1991, Academic Press, 931-953.


                2) Donald; Otolaryngology and Head and neck surgery, 94,517-521.


                3) Buckley; Proceedings of the second international symposium, organized by the National Academy of Medicine, April 8-9, 1992.

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                • #23
                  Contrario. A lungo andare danneggia altro ke l'alcool... almeno se t bevi na birra nn ti fa nulla, ma se fumi ti spakki il cervello ke te lo diko io. Poi se compri la ***** ke vendono in via zamboni a Bologna, ke la tagliano con la ***** di cane....
                  Come dico sempre agli amici cannaioli: ma andatevi a far na birra va...


                  Io sono Tony, Chef Tony, Malanova etc etc..

                  Presidentedell'I.B.A.L.F.C.[IoBestemmioALoopFansClub]
                  Originally posted by Sergio di Rio
                  e' la prima volta che t sento dire un sinonimo di suino non legato al nome di qualche divinita'

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                  • #24
                    Accanto all'acceso dibattito sulla liberalizzazione della droga, altrettanta passione è suscitata sui possibili usi medici della marijuana e in diversi ambiti scientifici si torna a guardare con interesse alla millenaria tradizione che attribuisce alla canapa un valore terapeutico. Gli studi controllati disponibili sono pochi e risultanti spesso contraddittori. In generale sembrano sostenere un'efficacia moderata del THC (il principio attivo di Hashish e Marijuana) nel trattamento della sindrome da deperimento associata all' AIDS e un'efficace azione antiemetica se associato alla chemioterapia dei tumori. Un numero limitato di osservazioni suggerisce inoltre che i cannabinoidi possano avere un'azione antispastica e analgesica e possano essere di interesse per la cura del glaucoma oculare.
                    Gli effetti derivati dalla canapa usati come sostanze volutuarie, Hashish e Marijuana, dipendono da diversi fattori, come ad esempio il tipo di preparazione, la provenienza della droga, la dose e le modalità con cui viene assunta. L'esperienza e le aspettative del consumatore, lo stato d'animo personale ed il contesto (setting) giocano anche essi un ruolo importante: come molti altri psicofarmaci la canapa non produce infatti degli effetti predefiniti ma tende piuttosto ad accentuare lo stato emotivo personale. L'uso elevato e continuato può causare uan tolleranza sia fisica che psichica ma raramente porta ad un aumento del consumo.
                    Non vi sono prove che Hashish e Marijuana provochino dipendenza fisica nell'uomo.
                    Nel 1964 un ricercatore israeliano Raphaels Mechoulan annunciava di avere scoperto una molecola ambondante nelle foglie e negli steli della canapa e soprattutto nella resina dei fiori, che dopo il consumo della droga raggiungeva il cervello provocando i tipici effetti della marijuana sia nell'uomo che negli animali. Era il tetraidrocannabinolo o THC, una sostanza completamente diversa sia dai farmaci sedativi che dagli allucinogeni conosciuti, e soprattutto dai neurotrasmettitori sino ad allora noti.
                    Il meccanismo di azione del THC è ancora oggi poco chiaro per un lungo periodo si ritenne che la sua lipofilia (il THC si scioglie nei grassi come l'olio) permettesse alla molecola di "fondersi" con le membrane che rivestono i neuroni, producendo così dei cambiamenti strutturali che avrebbero provocato gli effetti psicoattivi. Nel 1990 tuttavia si scoprì che il THC, una volta raggiunto il cervello, era riconosciuto e "catturato" dai recettori di alcuni neuroni particolarmente abbondanti nella corteccia frontale, nel sistema limbico, nell'ippocampo, nei gangli della base e nel cervelletto. La funzione quotidiana di questi recettori non poteva essere, ovviamente, quella di riconoscere la molecola di una pianta.Si sarebbe in seguito identificata una molecola endogena straordinariamente somigliante al THC che costituiva il substrato naturale dei recettori: fu chiamata "ANANDAMIDE" dalla parola sanscrita Ananda (GIOIA, PURA BEATITUDINE).
                    Non esistono dati certi che dimostrano gravi conseguenze per la salute legate ad un uso saltuario della canapa e nel corso della sua lunghissima storia non è mai stato documentato alcun decesso direttamente causato dal suo consumo.
                    Come per le altre droghe, un dosaggio troppo elevato può però causare un deliro tossico e l'overdose si manifesta con uno stato di confusione, disorientamento, mancanza di coordinamento e allucinazioni che CHE SCOMPAIONO NORMALMENTE QUANDO TERMINA L'EFFETTO DELLA SOSTANZA
                    I rischi maggiori legati all'uso elevato e continuato nel tempo di Hashish e marijuana sono quelli relativi al fumo.


                    - Andreoli V. Cancrini l. Fratta W. Gessa Jl. Tossicodipendenze. Masso, Milano 1994.

                    - Armitage AK Il fumo degli altri. Primerano editrice, tipografia, Roma 1991.

                    - Canali S. Alterego, droga e cervello. Centro per la Diffusione della Cultura Scientifica, Università di Cassino, Cassino 1995.

                    - Canali S. Bang Kenab, Hashish: da Oriente a occidente tra paradisi e follia. Medicina delle tossicodipendenze (LT J Addict) 1995; 4: 10-17.

                    - Castoldi A. Il testo drogato. Einaudi, Torino 1994.

                    - Duris P. Gohau G. Storia della biologia. Einaudi Torino 1999.

                    - Hall W. Solowij N. Adverse effect of Cannabis. Lacent 1998; 352: 1611-16.

                    - Hibell B. et al. The 1995 ESPAD report. Alcohol and Other drug use among student in 26 European Countries. The Swedish Council for information on Alcohol and Other Drugs - The Pompidou Group at the Council of Europe, Stockholm 1997.

                    - Julien RM. Droghe e farmaci psicoattivi. Zanichelli, Bologna 1997.

                    - Koob GF, Le Moal M. Drug abuse: Hedonic homeostatic dysregulation. Science 1997.

                    -Marozzi E, Mari F, Bertol E. Le piante magiche. Editrice Le lettere, Firenze 1996.

                    - Pogliano C. Pharmacon, storia del psicotropismo. Casamassima editore, Verona 1990,1991.

                    -Snyder SH. Farmaci, droghe e cervello. Zanichelli, Bologna 1989.

                    - Vaughan CW, McGregor I, Christie MJ. Cannabinoid receptor activation inhibits GABAergic neurotransmission in rostral ventromedial medulla neurons in vitro. British J Pharm 1999.



                    Originally posted by OkKi0
                    Ragazzi, non fate gli ignoranti please...
                    Già, hai proprio ragione.
                    Ultima modifica di babeljunior; 23-10-2004, 16:33.

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                    • #25
                      Per quanto sarei favorevole dal punto di vista del principio, ovvero mandare a casa tanti piccoli spacciatori e tenere sotto controllo legale quella che si vende, andrebbe a finire che Roma o altre citta' italiane diventerebbero come Amsterdam... ovvero invasi da turisti che vengono qui solo per quello... il che non mi alletta per nulla come idea.

                      Commenta


                      • #26
                        Favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere, così come a altri tipi di droga non definibile come "leggera"

                        A patto che però non vi siano più strutture PUBBLICHE per "riabilitazione" dei tossicomani
                        = Requisito per acquistarle essere maggiorenni, almeno sulla carta.

                        Sei finito con una scimmia da 50kg sulla spalla perchè hai esagerato col vizietto? se hai soldi bene, se sei spiantato perchè ti sei venduto pure la madre per la droga, CAZZI TUOI.

                        E non dico altro

                        Commenta


                        • #27
                          Originally posted by HellSpawn
                          Per quanto sarei favorevole dal punto di vista del principio, ovvero mandare a casa tanti piccoli spacciatori e tenere sotto controllo legale quella che si vende, andrebbe a finire che Roma o altre citta' italiane diventerebbero come Amsterdam... ovvero invasi da turisti che vengono qui solo per quello... il che non mi alletta per nulla come idea.
                          Beh, calcolando che ci sono delle città italiane che non hanno nulla da fare vedere, almeno facciamo vedere che la nostra cultura non è come quella del 1500...

                          E' anche un fattore culturale, l'Olanda stà davanti a tutti di 50 anni...

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                          • #28
                            Originally posted by Jaquerm -GBA-


                            Beh, calcolando che ci sono delle città italiane che non hanno nulla da fare vedere, almeno facciamo vedere che la nostra cultura non è come quella del 1500...

                            E' anche un fattore culturale, l'Olanda stà davanti a tutti di 50 anni...
                            Dico, siamo matti?
                            Attirare tutti i tossici d'Europa in Italia sarebbe tutta da ridere.
                            Siamo già conosciuti in tutto il mondo per via della mafia, politica e spaghetti, vogliamo essere conosciuti anche per la droga?
                            Fantastico.

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                            • #29
                              Ops, doppio reply.

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                              • #30
                                Originally posted by -GhòSt-
                                vogliamo essere conosciuti anche per la droga?
                                Non è droga, eroina, cocaina exstasy e robaccia sintetica è droga, non i derivati della canapa, altrimenti lo è anche il caffè.

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                                Sto operando...
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