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Sovrastruttura sensoriale e realtà effettiva

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  • #46
    Se la "visione soggettiva comune" fosse dettata dalla ragione o comunque basta su sillogismi che ne dimostrano razionalmente la validità allora sarebbe forse la versione forse più vicina a quella assoluta, per lo meno dal punto di vista umano.

    Di certo la ragione sarebbe una buona base sulla quale basare la "visione soggettiva comune" della giustizia, ma negli utlimi mesi abbiamo potuto notare che la ragione è sul fondo del cesso, e gli interessi personali sono posti come fondamento nel fare giustizia.

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    • #47
      la visione soggettiva comune e' data dalla somiglianza dei mezzi con cui creiamo la nostra realta' mentale (sensi, sistema nervoso...) ma basta una leggera alterazione per discostarsene nettamente (una malattia, una serata al pub con me..).

      sulla giustizia penso che si faccia solo quello che e' giusto per se stessi ovvero che si agisca in una direzione valutando i pro e i contro e giudicando preponteranti gli uni o gli altri. in altre parola, potrei decidere di violare una legge per trarne vantaggio come decidere di non violarla perche' la pena costituirebbe un danno eccessivo.
      Aster, Elfo Celeste
      (icq 136990963)

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      • #48
        Ogni tua azione a però delle conseguenze che tu valuti e altre che tu non valuti dette anche indesiderate, questo comporta che anche un azione "eticamente giusta" (se crediamo che esiste una sfera dell'etica se stante e attribuaiamo a questa sfera valore superiore) può avere conseguenza non desiderate nefaste, quindi la conoscenza delle informazioni frammentaria porta sempre a conseguenze indesiderate.

        Resto convinto che le istituzioni come lingua stato moneta ecc sono state create involontariamente dagli uomini, ovvero senza una volontà comune di crearle e queste sono quindi irriflesse.


        Giocatore di supremacy e utente di Gn da quando è attivo il GUL che non per la prima volta si sente insoddisfatto del servizio che riceve

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        • #49
          flebooooo

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          • #50
            Ci stiamo discostando

            Hei ragazzi... qui cadiamo in piena filosofia del diritto... Ci sarebbe da scrivere un trattatone a riguardo...
            aster? Mai pensato di fare giurisprudenza? Ti vedo adatto

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            • #51
              in my humble opinion..........

              in tutta onestà......questo discorso e' molto bello....il problema e' che secondo me da qualunque lato si guardi la realtà ,se potessi vorrei girarmi dall'altro lato e non vedere + nulla.......xche ogni cosa ceh osservo genera in me centomila pensieri poiche inevitabilmente la mia mente analizza ogni cosa sotto molti , troppi punti di vista........generando in me molta sofferenza.....il tutto e' talmente deprimente da considerare che forse non ci si rende conto che abbiamo lasciato qualcosa di meglio xche privo di tutto ,quando ci hanno lanciato nella realta che ci circonda.......


              abbandonando questa finta vena di pessimissimo ,dico a tutti , "viva l'ignoranza e stai bene de core e de panza......"

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              • #52
                Hummy..siamo un po' partiti per la tangente,potremmo aprire un topic apposito volendo..

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                • #53
                  partendo dal presupposto che ogni azione e' per chi la compie la migliore nell'immediato (ovvero quella col miglior rapporto guadagno / perdita) l'agire etico (ove il guadagno e' in reputazione, coscienza...) che porta a conseguenze non etiche contrarie ai propositi iniziali e' da criticare in quanto chi ha compiuto era ignorante di alcuni fatti ma resta il buon proposito di cui tener conto.

                  non esiste una sfera etica superiore ma ne esistono tante quante sono le diverse opinioni, mancando un'autorita' giudice. per vivere in una societa' ci si affida alla norma che di fatto costituisce un accordo e da questo accordo sono nate leggi e tutte le istituzioni.

                  per asulia: la giurisprudenza non fa per me, io sono nato per schiacciare bottoni davanti ad un monitor (e scrivere cavolate )
                  Aster, Elfo Celeste
                  (icq 136990963)

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                  • #54
                    per vivere in una societa' ci si affida alla norma che di fatto costituisce un accordo e da questo accordo sono nate leggi e tutte le istituzioni.

                    non so quanto Remiel sia d'accordo su questo.

                    Se volete aprire un post apposito sono ora sotto esame ci divertiamo un po a discutere


                    Giocatore di supremacy e utente di Gn da quando è attivo il GUL che non per la prima volta si sente insoddisfatto del servizio che riceve

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                    • #55
                      Historia magistra vitae est.

                      Gli accordi per creare leggi e le istituzioni sono sempre rimasti ideali. Di solito chi conquista impone.
                      Per fare un esempio dei miei, quando si parla di unità d'Italia si sbaglia, in quando lo stato Sabaudo, di fatto conquistò il resto dell'Italia, e impose i prefetti e le leggi vigenti nello stato Sabaudo compreso il servizio militare obbligatorio a 18 e durava 5 anni, cosa che nello stato Borbonico non esisteva.
                      Se si fossero fatte nuove leggi in base alle esigenze di ogni popolo avremo avuto una vera unità da molto più tempo. Forse questo è uno dei motivi per i quali siamo ancora così divisi.. ma forse è un altro discorso questo qua.


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                      • #56
                        Will,dipende..a me non piace la norma,perchè per la sua natura è costrittiva;mi intristisce che la norma debba esistere,ma a quanto pare nelle condizioni attuali,pare l'unico modo di mantenere una parvenza del tanto decantato "ordine".Quindi la considero il male minore,e il male minore non mi sento di amarlo.
                        Poi si potrebbe aprire un dibattito sulla rappresentatività della norma stessa,che poi a ben guardare è uno dei suoi maggiori punti deboli..non so,sono comunque molto combattuto,ci devo riflettere.Magari apro un topic a parte,che qui l'argomento era un altro.

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