Secondo me vi create paranoie vicendevolmente poiche’ tutti “credono che..” o “pensano di..”
allora, iniziamo subito con il dire che: per effettuare una perquisizione occorre un mandato. per emettere un mandato occorre una denuncia. La denuncia la emette la casa discografica la quale e' lei e solo lei a "sharare file", tracciare l'ip ecc ecc... La polizia postale (gdf o che dir si voglia) non possono fare questa *******ta per libero arbitrio, altrimenti il diritto sulla privacy va a farsi friggere, e quindi, per inerzia, si puo' contestare appunto una perquisizione illecita.
Fermo restante pero' che ammettiamo che cio' che ho scritto sia una grande cavolata, e che possono incularti come gli pare e piace, poiche’ leggi retroattive vanificano quanto da me riportato (e se esistono ammetto la mia ignoranza) provate a farvi una ricerca sulla rete dei p2p stealth dove vi collegate a server proxy in cui e' impossibile tracciare l'ip se non dal server stesso (i server sono stranieri, e la nostra legge urbani e' completamente inutile). Risultato: ognuno di noi cambia p2p e il gioco e' fatto. Senza esagerare, infilatevi in dc++ su di un hub svedese. voglio proprio vedere chi sta collegato tutto il giorno nei migliaia di hub (che trall'altro ogni client limita l'accesso a piu' di “x” hub per volta) a beccare l'italiano che scarica una canzone. Resto ancora dell'opinione che questa legge e' stillata per fare paura alle persone, e che sia il risultato di continue pressioni al governo delle case discografiche, il quale, per incompetenza nel settore informatico, stilla queste leggi per fare felici i produttori.
Se pure questa soluzione la trovate inutile, pagatevi ste 150 euro di multa (e sull'hd dell'utente medio sono sicuro che come valore in opere illegali ce n'e' assai molto di piu'), poi disdite adsl ( che in pochi mesi vi fa paradossalmente riprendere le 150 euro) e diventate i migliori clienti del primo marocchino che capita...
allora, iniziamo subito con il dire che: per effettuare una perquisizione occorre un mandato. per emettere un mandato occorre una denuncia. La denuncia la emette la casa discografica la quale e' lei e solo lei a "sharare file", tracciare l'ip ecc ecc... La polizia postale (gdf o che dir si voglia) non possono fare questa *******ta per libero arbitrio, altrimenti il diritto sulla privacy va a farsi friggere, e quindi, per inerzia, si puo' contestare appunto una perquisizione illecita.
Fermo restante pero' che ammettiamo che cio' che ho scritto sia una grande cavolata, e che possono incularti come gli pare e piace, poiche’ leggi retroattive vanificano quanto da me riportato (e se esistono ammetto la mia ignoranza) provate a farvi una ricerca sulla rete dei p2p stealth dove vi collegate a server proxy in cui e' impossibile tracciare l'ip se non dal server stesso (i server sono stranieri, e la nostra legge urbani e' completamente inutile). Risultato: ognuno di noi cambia p2p e il gioco e' fatto. Senza esagerare, infilatevi in dc++ su di un hub svedese. voglio proprio vedere chi sta collegato tutto il giorno nei migliaia di hub (che trall'altro ogni client limita l'accesso a piu' di “x” hub per volta) a beccare l'italiano che scarica una canzone. Resto ancora dell'opinione che questa legge e' stillata per fare paura alle persone, e che sia il risultato di continue pressioni al governo delle case discografiche, il quale, per incompetenza nel settore informatico, stilla queste leggi per fare felici i produttori.
Se pure questa soluzione la trovate inutile, pagatevi ste 150 euro di multa (e sull'hd dell'utente medio sono sicuro che come valore in opere illegali ce n'e' assai molto di piu'), poi disdite adsl ( che in pochi mesi vi fa paradossalmente riprendere le 150 euro) e diventate i migliori clienti del primo marocchino che capita...
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