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Donne > Uomini
E' dimostrato che le donne sono più intelligenti e sensibili degli uomini ma anche più complicate.
Supponiamo che un tipo di nome Luca si senta attratto da una donna di nome Simona.
Lui le propone di andare insieme al cinema; lei accetta.
I due si divertono. Alcune sere dopo lui la invita a cena e di nuovo stanno bene.
Continuano a vedersi regolarmente e nel giro di poco tempo si mettono insieme.
Una sera, rincasando, a Simona viene in mente una cosa e senza pensarci dice: - "Hai pensato che giusto oggi sono sei mesi che ci vediamo?" Si fa silenzio in auto.
A Simona quel silenzio sembra pieno di significati.
Pensa: - Mi chiedo se gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse si sente oppresso dal nostro rapporto; forse crede che voglia forzarlo a prendersi delle responsabilità e un impegno che lui non desidera o del quale non è molto sicuro.
E Luca sta pensando: - Ma guarda, sei mesi...
E Simona pensa: - Ma nemmeno io sono sicura di volere questo rapporto. A volte mi piacerebbe avere un pò più di libertà, per avere il tempo per pensare liberamente a cosa desidero veramente, per capire la direzione verso la quale ci stiamo muovendo... voglio dire, continueremo semplicemente a vederci a questo livello d'intimità o andremo oltre? Ci muoviamo verso il matrimonio? dei figli? una vita assieme? E io sono pronta per tutto questo? conosco veramente questa persona?!
E Luca pensa: - ....quindi questo significa che era... vediamo... febbraio, quando iniziammo ad uscire, giusto dopo aver ripreso l'auto dal meccanico, cioè, vediamo il contachilometri... *****! devo cambiare l'olio alla macchina!
E Simona pensa: - E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità, più impegno; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Si, scommetto che è questo. Per questo non vuol dire niente dei propri sentimenti. Ha paura di sentirsi rifiutato.
E Luca pensa: - Devo dire in officina di guardarmi di nuovo il carburatore. Non m'importa niente di quello che dicono quegli imbecilli!, non va ancora bene. E questa volta sarà meglio che non diano la colpa al freddo. Che freddo?! Ci sono 30° fuori e questa cosa cammina come un camion dell'immondizia! Io pago un sacco di soldi quegli incompetenti!
E Simona pensa: - E' arrabbiato. Ed io non posso biasimarlo. Anch'io lo sarei. Dio, mi sento così colpevole facendogli passare tutto questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento... semplicemente non mi sento sicura.
E Luca pensa: - Probabilmente mi diranno che io sono fissato..., si è sicuramente quello che mi diranno quelle teste di *****!
E Simona pensa: - Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona perfettamente comune, normale e buona, una persona con la quale mi piace stare, una persona che davvero è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica.
E Luca pensa: - Fissazioni? Le mie sarebbero delle fissazioni, eh? Gliele do io le fissazioni, sai dove gliele metto le fissazioni....!
"Luca!" - dice Simona a voce alta.
"Cosa?" - risponde Luca sorpreso.
"Per favore non mi torturare così - dice lei, con gli occhi velati di lacrime - Forse non avrei dovuto dirti.... O Dio, mi sento così... - e s'interrompe singhiozzando.
"Cosa?" ripete Luca.
"Sono così stupida - singhiozza Simona - voglio dire, lo so che non esiste quel principe. Davvero lo so. E' stupido. Non esiste nè cavaliere nè cavallo."
"Non c'è il cavallo?" - dice Luca.
"Pensi che sono stupida, vero?"- dice Simona.
"No" - dice Luca, contento finalmente di sapere una risposta.
"E' solo che... solo che... ho bisogno di un pò di tempo." - dice Simona.
C'è una pausa di 15 secondi durante la quale Luca pensando più velocemente che può, cerca di dare una risposta sicura. Finalmente gliene viene in mente una che può funzionare:
"Si."- dice lui.
Simona è fortemente emozionata, prende la sua mano: - "Oh Luca, davvero pensi questo?"
"Cosa?" - domanda Luca.
"Questo sul tempo" - dice Simona.
"Ah - risponde Luca - si".
Simona si volta a guardarlo e fissa profondamente il suo sguardo nei suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Luca."
"Di niente" - risponde Luca educatamente.
Lui l'accompagna a casa, e lei una volta entrata si sdraia sul letto ed è un'anima in pena che si tortura e si tormenta per tutta la notte, piangendo fino all'alba.
Intanto Luca è tornato a casa sua, ha aperto un sacchetto di patatine e si è acceso la TV, immergendosi instantaneamente nella replica di una partita di tennis tra due croati dei quali non ha mai sentito parlare. Una debole voce in uno degli angoli più reconditi della sua mente gli dice che qualcosa d'importante è successo nell'auto, ma è del tutto sicuro che non c'era modo comunque di capirlo, per cui è meglio non pensarci.
Il giorno seguente Simona chiamerà una delle sue migliori amiche, o forse un paio di loro, e discuteranno della cosa per sei ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno quello che lei ha detto e quello che lui ha risposto, ritornando su ogni punto più e più volte; esamineranno ogni parola ed ogni gesto per quanto minimo, considerando ogni possibile ramificazione. Continueranno a discutere l'argomento varie volte, per settimane, forse per mesi, senza mai arrivare a conclusioni ma senza mai neanche annoiarsi.
Intanto Luca, un giorno, mentre starà guardando una partita alla televisione con un amico, si acciglierà e dirà: - "Sai se Simona ha mai avuto un cavallo?!".
Supponiamo che un tipo di nome Luca si senta attratto da una donna di nome Simona.
Lui le propone di andare insieme al cinema; lei accetta.
I due si divertono. Alcune sere dopo lui la invita a cena e di nuovo stanno bene.
Continuano a vedersi regolarmente e nel giro di poco tempo si mettono insieme.
Una sera, rincasando, a Simona viene in mente una cosa e senza pensarci dice: - "Hai pensato che giusto oggi sono sei mesi che ci vediamo?" Si fa silenzio in auto.
A Simona quel silenzio sembra pieno di significati.
Pensa: - Mi chiedo se gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse si sente oppresso dal nostro rapporto; forse crede che voglia forzarlo a prendersi delle responsabilità e un impegno che lui non desidera o del quale non è molto sicuro.
E Luca sta pensando: - Ma guarda, sei mesi...
E Simona pensa: - Ma nemmeno io sono sicura di volere questo rapporto. A volte mi piacerebbe avere un pò più di libertà, per avere il tempo per pensare liberamente a cosa desidero veramente, per capire la direzione verso la quale ci stiamo muovendo... voglio dire, continueremo semplicemente a vederci a questo livello d'intimità o andremo oltre? Ci muoviamo verso il matrimonio? dei figli? una vita assieme? E io sono pronta per tutto questo? conosco veramente questa persona?!
E Luca pensa: - ....quindi questo significa che era... vediamo... febbraio, quando iniziammo ad uscire, giusto dopo aver ripreso l'auto dal meccanico, cioè, vediamo il contachilometri... *****! devo cambiare l'olio alla macchina!
E Simona pensa: - E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità, più impegno; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Si, scommetto che è questo. Per questo non vuol dire niente dei propri sentimenti. Ha paura di sentirsi rifiutato.
E Luca pensa: - Devo dire in officina di guardarmi di nuovo il carburatore. Non m'importa niente di quello che dicono quegli imbecilli!, non va ancora bene. E questa volta sarà meglio che non diano la colpa al freddo. Che freddo?! Ci sono 30° fuori e questa cosa cammina come un camion dell'immondizia! Io pago un sacco di soldi quegli incompetenti!
E Simona pensa: - E' arrabbiato. Ed io non posso biasimarlo. Anch'io lo sarei. Dio, mi sento così colpevole facendogli passare tutto questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento... semplicemente non mi sento sicura.
E Luca pensa: - Probabilmente mi diranno che io sono fissato..., si è sicuramente quello che mi diranno quelle teste di *****!
E Simona pensa: - Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona perfettamente comune, normale e buona, una persona con la quale mi piace stare, una persona che davvero è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica.
E Luca pensa: - Fissazioni? Le mie sarebbero delle fissazioni, eh? Gliele do io le fissazioni, sai dove gliele metto le fissazioni....!
"Luca!" - dice Simona a voce alta.
"Cosa?" - risponde Luca sorpreso.
"Per favore non mi torturare così - dice lei, con gli occhi velati di lacrime - Forse non avrei dovuto dirti.... O Dio, mi sento così... - e s'interrompe singhiozzando.
"Cosa?" ripete Luca.
"Sono così stupida - singhiozza Simona - voglio dire, lo so che non esiste quel principe. Davvero lo so. E' stupido. Non esiste nè cavaliere nè cavallo."
"Non c'è il cavallo?" - dice Luca.
"Pensi che sono stupida, vero?"- dice Simona.
"No" - dice Luca, contento finalmente di sapere una risposta.
"E' solo che... solo che... ho bisogno di un pò di tempo." - dice Simona.
C'è una pausa di 15 secondi durante la quale Luca pensando più velocemente che può, cerca di dare una risposta sicura. Finalmente gliene viene in mente una che può funzionare:
"Si."- dice lui.
Simona è fortemente emozionata, prende la sua mano: - "Oh Luca, davvero pensi questo?"
"Cosa?" - domanda Luca.
"Questo sul tempo" - dice Simona.
"Ah - risponde Luca - si".
Simona si volta a guardarlo e fissa profondamente il suo sguardo nei suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Luca."
"Di niente" - risponde Luca educatamente.
Lui l'accompagna a casa, e lei una volta entrata si sdraia sul letto ed è un'anima in pena che si tortura e si tormenta per tutta la notte, piangendo fino all'alba.
Intanto Luca è tornato a casa sua, ha aperto un sacchetto di patatine e si è acceso la TV, immergendosi instantaneamente nella replica di una partita di tennis tra due croati dei quali non ha mai sentito parlare. Una debole voce in uno degli angoli più reconditi della sua mente gli dice che qualcosa d'importante è successo nell'auto, ma è del tutto sicuro che non c'era modo comunque di capirlo, per cui è meglio non pensarci.
Il giorno seguente Simona chiamerà una delle sue migliori amiche, o forse un paio di loro, e discuteranno della cosa per sei ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno quello che lei ha detto e quello che lui ha risposto, ritornando su ogni punto più e più volte; esamineranno ogni parola ed ogni gesto per quanto minimo, considerando ogni possibile ramificazione. Continueranno a discutere l'argomento varie volte, per settimane, forse per mesi, senza mai arrivare a conclusioni ma senza mai neanche annoiarsi.
Intanto Luca, un giorno, mentre starà guardando una partita alla televisione con un amico, si acciglierà e dirà: - "Sai se Simona ha mai avuto un cavallo?!".
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