PO è nato come demo tecnica, scritta da alcuni studenti universitari, con il fine di rendere testabile la bontà del nuovo engine Newton Game Dinamics per fini ludici. Per tanto l’intero ed oneroso lavoro di programmazione è stato portato a termine da una produzione indipendente, con certamente mezzi limitati e finanziamenti ridotti rispetto alle grandi software house. Il risultato tecnico visto in questa chiave è veramente spettacolare. |
Per quello che concerne la grafica, ottima la realizzazione degli effetti luci ed ombre, molto curata, specialmente per quello che riguarda gli elementi di ambiente.
Ottimi gli effetti shader di caratterizzazione delle superfici, invidiabili quando fonti luminose producono dei riflessi, molto verosimili.
Inoltre PO implementa il Motion Blur (un particolare effetto di sfocatura) sugli oggetti in secondo piano quando ad esempio ci concentriamo ad osservare un dettaglio oppure quando spostiamo velocemente la visuale da un punto all’altro dell’ambiente.
A tratti, la combinazione di questi tre elementi appena citati da un’ottima sensazione di foto realismo, veramente invidiabile anche da produzioni più blasonate.
Ciò che invece convince meno è il Level Design e la caratterizzazione delle location in generale, che risultano essere, specialmente in alcuni casi, un po’ troppo povere, scarne e ripetitive.
Solito discorso per quello che concerne i nemici: la varietà e la caratterizzazione dei modelli è veramente ridotta e le animazioni stesse sembrano essere state poco curate.
Molto probabilmente questi aspetti meno felici sono legati alla risorse disponibili.
Il comparto sonoro è più che interessante: buone e d’atmosfera le musiche che, seppur non brillando per varietà, non si rivelano essere troppo ripetitive e quindi fastidiose.
Va inoltre detto che la colonna sonora è dinamica: in presenza di pericoli sentiremo partire la classica musichetta più ritmata e stridente che ci avverte di tenerci pronti, che senza dubbio aiuta a far crescere la tensione. Purtroppo in certi casi questo cambio ritmico avviene con troppo anticipo e quindi rovina la sorpresa.
Gli effetti sonori sono piuttosto curati: ogni oggetto se colpito produce un rumore compatibile e verosimile, mentre i rumori prodotti dai nemici sono convincenti e veramente allarmanti.
Il motore fisico, il Newton Game Dinamics, che ormai avrete capito essere uno dei piatti forti del titolo, merita una piccola digressione.
In molti altri giochi con una implementazione fisica di un certo spessore, se dopo aver costruito una pila di oggetti ci fossimo cimentati nel gioco della tovaglia (togliere un elemento velocemente senza far cadere gli altri), con buona probabilità avremmo notato che l’oggetto da rimuovere si sarebbe estratto tutto sommato facilmente, e i corpi soprammessi sarebbero caduti seguendo una traiettoria verticale. Il motore proposto dai ragazzi della Friction sembra essere particolarmente attento ai baricentri dei vari corpi, al concetto di attrito, di pressione e di momento angolare.
Per tanto, se in PO tentiamo l’esperimento descritto poco sopra, noteremo per prima cosa che la rimozione dell’oggetto dalla pila non è assolutamente immediata: per la forza che esercitano i corpi soprammessi verrà a crearsi un attrito che in certi casi comporterà anche uno spostamento dell’intera pila nella direzione in cui stiamo tirando.
Una volta vinta la resistenza oppure sollevato radicalmente l’oggetto, ci accorgeremo che a seconda del punto in cui avremo afferrato il si compierà una rotazione a causa delle forze gravitazionali dei corpi sovrastanti. Il risultato sarà vedere la parte superiore della pila inclinarsi su un lato e rovinare per terra.
Questo concetto di baricentro è osservabile anche qualora afferriamo corpi di una certa superficie: se ad esempio intendiamo prendere un’asse acchiappandolo per uno degli estremi, vedremo sollevarsi verosimilmente solamente il lato interessato dalla nostra azione, mentre l’altro plausibilmente rimarrà a terra.
Per tanto, questo motore si rivela essere molto interessante, vista la qualità dell’esperienza che è in grado di regalare.
L’unico aspetto negativo è che risulta essere piuttosto oneroso in termini di risorse: con un AMD 3000+ Xp, senza dubbio un processore datato ma sempre piuttosto valido, abbiamo avuto qualche calo di frame rate, legato appunto all’ultilizzo della CPU.
L’unico vero neo di tutta la produzione è forse la scarsa longevità: si parla di sole 8-10 ore di divertimento.
Tutto sommato non sono poche, visto e considerato che stiamo parlando di un gioco strutturato ad episodi (qualcuno sta pensando ad Half Life?), ma senza ombra di dubbio qualche ora in più non avrebbe che giovato.
Il prezzo è comunque accettabile, visto che dovremo sborsare solo una ventina di euro per portare a casa PO: poco più di quanto spenderemo per acquistare un titolo budget.
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Gioco consigliatissimo! Molta suspance, storia accettabile (una volta finito questo episodio viene subito l'acquolina in bocca per il successivo), grande tensione. Poi il fatto che sia stato creato in OpenGL da Universitari è straordinario.
Voto: 8/10
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