Originariamente inviato da rodriguex
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Sei totalmente fuori traccia, ma questo suppongo dipenda dagli studi fatti e quindi è normale la confusione e l'opinione su un fenomeno che non si conosce, ma si osserva in modo superficiale. Andiamo comunque con ordine. Gli rpg che dici tu sono quelli cartacei ed è fuori da ogni dubbio che i videgogiochi americani abbiano le proprie basi sul prodotto americano. Va detto però che gli rpg giapponesi non appartengono allo stesso filone, ma si sono sviluppati autonomamente in un ambiente dove il prodotto videoludico è stato concepito come fenomeno di massa e in tal senso sviluppato. Gli rpg americani nascono come evoluzione della loro controparte cartacea, ma nascono in un settore che è stato creato dai giapponesi e successivamente acquisito in tutto l'occidente. Le differenze non sono solo stilistiche, per quanto anche questo fattore è una discriminante, ma riguardano il gameplay e l'approccio stesso all'opera. Mentre negli USA si badava e si bada anche adesso ad una riproduzione meccanica, gli rpg giapponesi vengono concepiti come "opera" a sè, con migliaia di diramazioni e scelte commerciali che solo di rado giungono nel nostro Paese. Per farti un esempio banale, tutti gli rpg giapponesi escono con colonne sonore di artisti locali che assumono la stessa valenza del gioco, intorno a loro si muove un sottobosco di merchandising che va da i prodotti da collezione, cucina, vestiario e gioielleria, il videogame negli Stati Uniti è un prodotto di consumo, mentre in Giappone è un fenomeno culturale di quelle terre. E' lo stesso discorso che esiste per gli anime e i manga, un'amw giapponese ha per loro la stessa valenza che ha per tutto l'occidente un Hollywood movie. Fatte queste dovute premesse il discorso può svolgersi nelle peculioarità tecniche del gioco stesso, gli rpg giapponesi sono diversi come concezione di trama e stile, come gameplay. Mentre l'rpg americano è prodotto per soddisfare l'esigenze di tutto l'occidente, gli rpg giapponesi sono prodotti per soddisfare le esigenze e il modo di giocare dei giapponesi stessi a cui gli altri si devono adeguare. E gli altri lo fanno di buon cuore perchè si trovano di fronte a oggetti di qualità innegabile. Di qui si passa all'opinione sommaria che hai espresso riguardo l'occidentalizzazione dei loro modelli. Questo è un discorso più complesso, che non ha nulla a che vedere con le software house, ma affonda le proprie radici negli ultimi cento anni del Paese del Sol Levante. Uscendo dalla "clausura" dell'impero, il Giappone ha scoperto le meraviglie dell'occidente e le ha assimilate e trasformate secondo la propria cultura. Non si è mai trattato di imitazione, ma di assimilazione, questa è una delle cause della forza del Giappone moderno, il saper rinnovarsi negli ultimi due secoli senza mai venir meno alle proprie radici. Oggi Tokyo vanta migliaia di teenager per le strade con lenti colorate, vestiti, haircut che sono rivisitazioni della cultura occidentale, ma è una interpretazione che a noi può suonare bizzarra se non si conosce la loro cultura. Così nei videogame, negli anime, i character assumono fattezze occidentali sui generis perchè i videogame e gli anime stessi sono destinati al pubblico che in quelle fattezze si riconosce come gruppo sociale. Il tuo errore principale sta nel giudicare con occhio mediterraneo quello che vedi, questo perchè noi non consideriamo il gioco elettronico come lo considerano loro. Per noi è intrattenimento legato ad un fenomeno commerciale, tutti oggi guardano i cartoni alla TV, tutti hanno le loro console in casa, beh, da loro era così già trent'anni fa, quando qui ci facevamo il problema di mostrare un gonna un pò più corta in televisione, lì i bambini guardavano Zambot III e le bombe umane.
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