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  • [RECENSIONI]Postatele qua!

    Avete appena messo le mani su un nuovo gioco e vorreste farlo conoscere agli altri?

    Postate qui la vostra personale recensione, e un paio di link alle immagini del gioco(meglio se le hostate sul vostro spazio personale) oppure direttamente le immagini ridimensionate.

    Postate solo le recensioni e niente commenti aggiuntivi per una maggiore visibilità del post.

    Cya!
    Ultima modifica di divine_war; 14-11-2005, 12:21.


    Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.(Voltaire)

    Membro n.1 dell'Owned Fans Club

    BLOG: http://www.achamp.net

  • #2
    Mario Kart DS

    L'ho comprato l'altroieri sera e... meraviglia!
    Un gioco eccezionale, non me l'aspettavo davvero!

    Grafica: 9
    Siamo vicino al massimo che il Nintendo DS può dare, poligoni ottimamente definiti, textures perfette (guardate quelle della Rainbow Road), non una sbavatura, fondali ottimamente realizzati, nessun calo di frame rate nemmeno in situazioni affollate con 8 macchine su schermo, viaggerà sempre fisso a 60fps - la solita precisione puntigliosa che la Nintendo mette nei suoi giochi: niente bad-clipping, pop-up, niente di niente!
    Sonoro: 8.5
    Vecchi motivi riarrangiati e alcuni nuovi, tutto sommato non spicca per originalità, ma è perfetto in ogni settore, compresi gli effetti.
    Giocabilità: 10
    Prendere confidenza con il sistema di controllo è semplicissimo, ed è a mio parere il migliore di tutti i MK sotto questo profilo! Supera per precisione e facilità anche MK64. La connessione WiFi sviluppata da Nintendo è perfetta, la saprebbe attivare un neonato, basta premere un tasto, e via. Niente software da installare (alludo ad un'altra consolle portatile )
    Longevità: 10+++ (con lode)
    Da sempre il punto forte della serie...
    Abbastanza lungo in multiplayer, è stato ulteriormente arricchito con una modalità "Missioni", che consiste nel terminare dei particolari compiti, come distruggere delle casse, raccogliere tutte le monete, passare sotto degli archi nel giusto ordine. Abbastanza difficile, parecchio lunga; inoltre il sistema di voti incentiva a rigiocarlo. E poi... IL MULTIPLAYER!!! AAAAAAAAAAH!
    Supporta il "game sharing" (si può giocare con più DS ed una sola cartuccia); ed inoltre è il PRIMO GRANDE GIOCO A SFRUTTARE LA CONNESSIONE WIFI NINTENDO. Le battaglie per i palloni in rete... non posso spiegarvelo a parole.
    FATTORE N: 10
    Si respira aria Nintendo in ogni secondo di gioco: passione, perfezionismo, innovazione, classico, divertimento.

    VOTO FINALE: 9,9
    Per il momento, è il gioco definitivo per ogni proprietario di NDS.

    Note: oltre alle nuove piste, sono disponibili anche alcune selezionate dalle versioni S-NES, GBA, N64, GCN.
    Sono disponibili 8 personaggi base, ma se ne possono sbloccare altri (Daisy, Waluigi, R.O.B. e Tartosso, ovvero uno scheletrico KoopaTroopa) finendo le varie coppe.
    Il gioco in WiFi soffre di una botta di lag di 2 secondi circa dopo il via se si utilizza una connessione 56k. Ho fatto un test, e non l'ho riscontrata né su Tele2, né su Alice, né su Fastweb (mia).
    Ah, e se non lo comprate vi sgozzo .

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    • #3
      The Legend Of Zelda: Ocarina Of Time

      Adesso che ho scoperto sto thread, chi mi ferma più? Inizio con il recensire il più bel gioco esistente: The Legend Of Zelda, Ocarina Of Time. Sul mio epico Nintendone non è mai girato un gioco migliore! (e il N64 è la mia console preferita).

      Grafica: 10
      Grafica spaventosamente curata, affinata in ogni dettaglio (Nintendo), non c'è un solo calo di stabilità, animazione splendidamente riuscite, nessun problema di pop-up, né di bad-clipping. Effetti spettacolari, e inoltre lo scudo a specchio. Ah, guardatevi alba e tramonto, e poi ditemi.
      Sonoro: 10
      Musiche azzecatissime, motivetti eccezionali (non ho smesso di canticchiare il motivetto dell'alba per giorni), il gioco si basa su dei pezzi che contengono fra le loro note una potente magia: queste melodie, suonate con una speciale ocarina, producono effetti di varia natura (dalle canzoni per far piovere a quelle per teletrasportarsi, e così via). Quindi, sotto questo profilo non pecca. Effetti anch'essi splendidi (gli zoccoli di Epona!), unico difetto: i personaggi, a parte grugniti o urla stridule nel caso di Link, non parlano! Questo è dovuto alla carenza di spazio nel supporto "a cartuccia" del N64, ma io non lo considero un difetto: così il giocatore è libero di immaginare come parla Link (io stesso mi sono trovato più volte a farlo e a ripetere i dialoghi da solo senza accorgermene)
      Giocabilità: 10
      Sistema di controllo perfettamente definito, quasi istintivo; sembra quasi che il pad del Nintendone ci sia stato disegnato attorno... Inoltre questo gioco ha introdotto lo Z-Targeting, ovvero il cosiddetto "lock" di un bersaglio: una volta inquadrato, tenendo premuto un tasto (il tasto Z, da cui il nome) si blocca la visuale su di lui, Link si muove comunque intorno ad esso, ma gli volge sempre lo sguardo. Componente presente in quasi tutti i giochi di oggi, ma è stata introdotta da questo gioco.
      Longevità: 10
      Un gioco non troppo difficile, ma lunghissimo. La trama è lunga ed articolata, ma non vi stancherete mai di seguirla, giocarci è molto piacevole e non mancano i colpi di scena (come quello di Sheik). Inoltre non mancano i vari Sottogiochi che contribuiscono ad aumentarla fino a 20... ma il massimo è 10, quindi eccovelo! Il regaming viene quasi spontaneo, io l'ho rigiocato in tutto 6 volte - e sono anche poche!
      Fattore N: 10
      Al fattore N non ci sono spiegazioni, è il miscuglio di tutti quegli elementi tipici di Nintendo in un videogioco, come la cura del dettaglio, le possibilità di interpretazione di un concetto, e soprattutto il divertimento. Zelda eccelle in tutti i campi.

      Voto finale: 10 (con lode)
      Che dire? L'unico gioco a meritare 10, IL gioco per eccellenza, il gioco che da solo può far passare chiunque a Nintendo, il gioco che ha dettato gli standard, un gioco frizzante, che cattura subito per la sua immediatezza, e per un'altra sua peculiarità: può essere giocato senza sudare, slogarsi un polso, o rosicare: è un gioco tranquillo. Dopo aver finito Zelda camminerete per vari giorni fischiettando, con le mani in tasca e sorridendo.

      Note: a tutti coloro che replicassero, voglio ricordare che questo è un gioco del '98. Voi che avevate un 32bit, sono sicuro che non sarete autocritici, ma vi assicuro che questa è una delle migliori grafiche esistenti all'epoca.
      Ultima modifica di master80232; 04-12-2005, 10:27.

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      • #4
        Neuro Hunter

        Neuro Hunter
        Disponibile per: PC



        Un esperto di computer di nome Hunter viene assunto da un'azienda, la Johnston Biotek Corporation, nel gioco riportata solo come "Corporazione", per effettuare delle riparazioni su una rete di computer situata in un complesso minerario. Durante le riparazioni avviene un'esplosione che impirgiona il protagonista in un mondo fatto di cunicoli e caverne, immerso nella totale oscurità. Durante la ricerca dell'uscita egli incontrerà un tale Toadstool il quale spiegherà a Hunter che si trovano in trappola. Tutta l'area infatti è sotto il controllo di un hacker che gli impedirà in qualsiasi modo di uscire, proponendogli enigmi e rompicapi. Riuscirà il nostro Hunter, ormai abbandonato dalla "Corporazione" ad uscire a rivedere la luce del sole?


        Caratteristiche del gioco:

        Visuale in prima persona

        36 avventure principali e 6 secondarie

        Scenografia mooooolto vasta

        69 npc (not playing characters) con cui parlare ed interagire

        14 tipologie di mostri da affrontare

        7 diverse abilità del personaggio per risolvere ogni singolo
        problema, con un elevato valore di rigiocabilità

        Possibilità di incrementaqre le abilità tramite impianti/innesti

        Combattimenti tattici in tempo reale

        Requisiti minimi/Consigliati

        Pentium III 1 GHz/Pentium IV 2 GHz

        512 MB RAM/1024MB RAM

        ~1.4GB di spazio libero su HD

        Acceleratore 3D 100% compatibile con DirectX 9.0c compatible/ATI Radeon 9700 con 256MBcon 64MB

        Microsoft Windows 2000/XP/DirectX 9.0c.


        Screen:
        http://www.neurohunter.de/italienisc...ots/08_big.jpg
        http://www.neurohunter.de/italienisc...ots/04_big.jpg
        http://www.neurohunter.de/italienisc...ots/24_big.jpg
        Ultima modifica di divine_war; 05-12-2005, 13:26.


        Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.(Voltaire)

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        • #5
          Recensione "Gauntlet Seven Sorrow " by Guanto.

          Io che mi chiamo Guanto come potevo non provare questo gioko?

          cmq niente di speciale scegliete un personaggio e andate avanti nella sua storia uccidendo in continuazione fino ad arrivare al boss di ogni livello ovvero i sette del titolo grafica di basso costo a mio parere gioco molto veloce ma poko intrigante (preferisco baldur's gate come stile dove posso comprare armi e interagire con altri npc che girare da solo ad uccidere orde di bastardi malefici e trovare armature nelle casse...)

          se volete un gioko di avventura di media portata eccolo qui l'avete trovato..

          avete presente quei vechi giokini del neo geo dei bar dove ti divertivi a giokare in due con un amiko? praticamente la stessa fava personaggio, strada, nemici, boss, fine livello, upgrade delle mosse, ricomincia il tutto

          -la grafica in confronto a molti altri gioki di questo tipo fa pensare ad un basso costo di produzione ma non troppo schifosa per quanto riguarda alcuni effetti
          -longevita non è stata provata arrivato al primo dei sette boss dopo 15 minuti di gioko ho spento e messo il dvd in libreria in mezzo alla pila dei gioki da non giokare mai piu
          è vero pero che ho provato un solo personaggio di 4 o 5 (non ricordo) con varie abilita tipo io ho provato il warrior puesse che con la vagrant o con il mago cambi la storia boh
          -giocabilità ripetitiva e semplice...ogni pulsante un attacco diverso crescendo di livello si avranno le combo con i pulsanti L R mosse speciali che consumano mana...stop

          P.S.
          non capisco il senso del titolo

          magari seven sorrow si
          ma Guanto perche ?


          Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.(Voltaire)

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          • #6
            Magna Carta Tears of Blood

            Allora eccovi un gioko che sto giokando e che mi sta piacendo veramente un semplice rpg in un mondo inventato completamente con tecniche di moving e combattimento totalmente nuove per quanto mi riguarda storia lineare (fin'ora ben strutturata)
            qualke info avuta giokandoci:

            veramente poco intuitivo il sistema di combattimento ma una volta fatta la mano veramente spettacoloso, praticamente sia tu che i mostri avete una linea temporale di caricamento per attaccare potete comandare tutti i vostri personaggi ma singolarmente (per capirci potete cambiarli con L1 durante la battaglia ma ne comanderete sempre uno a botta nel frattempo gli altri possono essere attaccati ogni personaggio ha tempi differenti come ogni mostro e la linea di caricamento è una per tutti quindi bisogna saper scegliere il pg giusto al momento giusto...inoltre nella mappa di combattimento c'e' totale liberta di movimento non postazioni fisse come siamo abituati a vedere in altri rpg jappo... per attaccare bisognara avere il mostro a portata di tiro per poi al momento giusto attaccare con una sequenza (segue pic) di tasti del pad..
            in alto a destra si vedono le due barre di caricamento quella rossa dei mostri quella gialla alley (sono fisse ovvero non cambiano a seconda del personaggio c'e' una sola bara per gruppo che si ferma se ti muovi) quella al centro è la sequenza per l'attacco che cambia a seconda del livello raggiunto nel proprio stile in basso c'e' l'elenco dei componenti del gruppo con le loro credenziali =) in alto a sinistra invece ci sono le icone dei (boh) usati dai vari personaggi per i loro attacchi praticamente sono i loro "chi" (vento acqua terra ecc) ogni stile con ogni sua comba ne usa diversi quello intorno al personaggio invece è il suo raggio d'azione dove si deve trovare il targhet


            nell'inventario (modalita menu) oltre agli equip da cambiare agli items e altro che tutti conosciamo c'e' anche la scelta styles che, a seconda dello status pei pg, si possono imparare per poi essere usati in battaglia il bello è, visto che cmq gli styles si sono gia visti in altri gioki, che si possono selezionare mi pare fino a tre styles per poi essere intercambiati durante la battaglia il tutto ad una velocita altissima se si vuole vincere senza farsi toccare
            cmq da vedere assolutamente

            mi stavo dimentikando ha una storia abbastanza articolata basata su due popoli con incroci continui tra la filosofia di vita giapponese del 500 (yin yang per chi conoscesse) e altre tipologie totalmente inventate

            Piattaforma: Playstation 2
            Genere: RPG
            Prezzo: € 48,99

            L'obiettivo del gioco è la vendetta: nei panni di un giovane mercenario dell'unità chiamata "Tears of Blood", il giocatore dovrà dare la caccia ad una feroce razza di creature dalle sembianze umane chiamata Yason. Nel corso del viaggio, ambientato nella mistica terra di Magnacarta, un paese dove regnano pace, natura incontaminata e grandi magie, si alterneranno guerra, amicizia e nuovi incontri, e proprio uno di questi sarà la chiave del gioco. Una giovane donna di nome Reith che soffre di una strana amnesia sembra avere un legame particolare con la vostra avventura. Un originale sistema di partecipazione attiva alla battaglia, azioni mozzafiato, grafica eccellente e una stupenda colonna sonora faranno di Magna Carta: Tears of Blood un successo da non perdere! Caratteristiche: una superba tecnologia per una grafica mozzafiato; un devastante attacco finale chiamato "Trinity Circle"; più di 30 personaggi ognuno con la propria storia, le proprie abilità e i relativi segreti!(scheda di DBLine).

            Commento personale: di grafica non pareggia final fantasy e manko come giokabilita ma gli sta sotto veramente di poko, la tecnica di gioko è favolosa una volta imparata (non ci si mette piu di due giorni per comprenderne i segreti) la storia è lunga, molto contorta, ben fatta, e con un milione di varianti e sub quest).
            i Territori sono ben disegnati come le mappe stesse
            Grande varietà di mostri con piu serie di attacchi.
            Coinvolgimento del gioko: questo è importante, diciamo che molti rpg hanno la pecca (arrivati ad un certo livello) di non coinvolgere piu il giokatore nei combattimenti se non quelli piu difficili perche basta ripetere x in continuazione per uccidere il mostriciattolo davanti, qui invece ci sono combinazioni diverse per ogni personaggio, per ogni stile e per ogni turno di conseguenza ti prende molto, capacità di avvalorare l'attacco asseconda dell'abilità del giokatore e non del singolo personaggio.
            variante temporale ben costruita ovvero il giokatore deve pensare a come muoversi quando muoversi o altro a suo rischio e pericolo di perdere il turno.
            Differenza sostanziale tra personaggi ovvero i loro stili le loro armi sono totalmente differenti l'uno dall'altro. Inoltre nei territori vi sono delle Lanterne di Chi i chi sono diciamo come il mana per le magie: ovvero ogni tipologia di attacco consuma un rispettivo Chi che deve esistere perlomeno in quel territorio e tutto è regolato dall'ambiente piu un extra delle lanterne, faccio un esempio va:

            Calintz il vostro personaggio principale parte con lo stile Fuget il fuget usa 4 tipi di attacchi il primo consuma il Chi H il secondo il Chi A il terzo di nuovo H e il quarto A quindi voi potrete utilizzare il vostro primo attacco solo se nelle sfere in alto a sinistra dello schermo vi è la sfera del chi H accesa (è chiaro che piu è accesa e piu l'attacco sara potente e riutilizzabile) dopo aver effettuato il primo attacco diciamo che H si è consumato ma non troppo cosi farete il secondo ma vedete che il Chi A è spento in quel territorio non c'e' Chi A (e allora???) cambiate personaggio sfruttando nuovi chi oppure cambiate stile usando diversi tipi di Chi oppure aprite la lista oggetti e ripristinate con un amuleto il Chi A se proprio volete continuare quella serie di attacchi.

            spero di essere stato chiaro

            compratelo è veramente bello da giokare

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            • #7
              Un killer si aggira per le strade di Roma - [ 18/09/2005 ]
              Dietro un killer professionista, c’è sempre una storia. 10.000 Bullets racconta l’ascesa di un sicario nelle gerarchie della criminalità romana






              Dietro un killer professionista, c’è sempre una storia. 10.000 Bullets racconta l’ascesa di un sicario nelle gerarchie della criminalità romana. L’unica vera legge è quella del sangue. Lo sa bene il giovane Crow, che, ancora bambino, ha perso la madre in un agguato. Non se ne è mai fatto una ragione, e ora, diventato uomo, ha solo uno scopo nella vita: la vendetta.

              Nei vicoli malfamati di periferia, vince chi è più forte, chi attacca per primo. L’incontro con papà Tonio, capostipite della famiglia più importante della malavita di Roma, è decisivo. Crow è accolto come un figlio nella casa del potente Padrino. E, naturalmente, nella sua gang, diventando il pezzo da novanta della cosca mafiosa.

              Adesso, ha tutte le possibilità di onorare il ricordo di sua madre, grazie a un arsenale da sicario. Ma la sua arma segreta è lo straordinario Gunsliger, un fucile che gli permette di prevedere il futuro. Il fidato amico Judas, fuggito dalla Francia, è a fianco di Crow in ogni avventura e lo sostiene nel suo desiderio di vendetta, insegnandogli i trucchi per avere la meglio in ogni scontro.

              Sei pronto a tendere agguati nei vicoli della città dei Papi, armato di tutto il coraggio che possiedi? Saprai affrontare i nemici di papa Tonio, i tuoi stessi nemici, e annientarli con tutto l’odio che hai in corpo? Il gioco ti consente di controllare quattro mortali Gunslinger e di imparare tecniche speciali a volontà congelando il tempo a tua disposizione. Le caratteristiche di ogni fucile speciale sono diverse e adattabili alle differenti esigenze di gioco. Scenari avvincenti e realistici fanno da sfondo alle sparatorie e agli agguati in perfetto stile malavitoso!

              Vendica la madre di Crow, placa il suo desiderio di vendetta e entra nell’ambiente della malavita italiana…e spera di uscirne vivo, ricorda che vince chi spara per primo…


              Caratteristiche principali

              Veloce gioco d'azione con violenti sparatorie ambientate in scenari molto impattanti!

              Controlla quattro killer professionisti: Crow, Alice, Dragon e Boris!

              Ogni personaggio ha le proprie caratteristiche che si possono migliorare nel corso del gioco. Affina i tuoi sensi, prendi la mira e spara. Una tempesta di proiettili ti aspetta


              Mio Voto: 9

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              • #8
                Dead Or Alive 4 - X360

                The Story so far...
                Poco dopo la morte del suo fondatore, Fame Douglas, la multinazionale DOATEC è stata trascinata in un girone di decadenza. Helena, la figlia di Fame Douglas, ha preso il controllo della situazione, decidendo di risollevare le sorti dell'azienda. Nello stesso tempo, l'uomo che deteneva il vero potere della DOATEC, il professor Victor Donovan, si è chiuso nel suo laboratorio di ricerca nei sotterranei del quartier generale della società, costituito da un'enorme costruzione costituita da tre torri, allo scopo di creare Alpha-152, l'essere umano perfetto, risultato della tecnologia di clonazione effettuata utilizzando un campione di DNA prelevato dalla ninja Kasumi.
                Dall'altra parte del mondo, il clan Mugen Tenshin, con a capo Hayate, ha deciso di mettere fine alle diaboliche macchinazioni della multinazionale. Il quarto torneo di arti marziali Dead Or Alive ha inizio.....

                DOA 4: Gameplay EvolvedAd una prima occhiata Dead Or Alive 4 sembra molto simile a Dead Or Alive: Ultimate, infatti già dal menù vediamo che la disposizione delle opzioni e delle varie modalità è praticamente identica. In esso ritroviamo il classico Story Mode, Time Attack, Versus, Survival, Team Battle, Sparring, Watch Mode, più altre opzioni relative alle statistiche e alla modalità online (di cui ci occuperemo più in dettaglio nel prossimo paragrafo). Appena si oltrepassa l'iniziale tecnica "button smashing", si comincia a comprendere che ci sono stati dei cambiamenti che hanno portato alla creazione di un picchiaduro più tecnico che in passato. Innanzitutto si è ripreso il sistema di counter di DOA: Ultimate, con le sue 4 direzioni distinte, restringendo i timing per effettuarle e il danno inferto. Infatti adesso è più difficile eseguirle e, inoltre, tolgono molta meno energia. Questo di sicuro diminuisce l'abuso che se ne faceva negli episodi precedenti, dove poteva facilmente succedere di riuscire a farne di più consecutivamente, anche a caso, uccidendo l'avversario in poco tempo. Oltre a questo, l'azione di gioco ora è più veloce e anche più realistica da vedere, grazie alle notevoli animazioni di cui è stato dotato il motore grafico. Ora, per colpire un avversario a terra, non si è costretti a sapere la combinazione basso+pugno o basso+calcio di ogni personaggio, ma funzionano con tutti i lottatori.
                L'interazione con l'ambiente è aumentata, dandoci la possibilità di scavalcare muretti o tavoli per effettuare colpi in velocità saltando; inoltre, in determinati stages è possibile avere degli oggetti o animali che si spostano durante il nostro combattimento, evitabili facendo una qualsiasi contromossa. Tra le altre novità possiamo citare l'introduzione di alcuni colpi "a carica", la possibilità di far "rimbalzare" l'avversario a terra o sui muri (come Tekken) grazie alla quale potremo inanellare combo ancora più efficaci, e la presenza di alcuni colpi che tolgono la guardia. Come potete vedere le innovazioni ci sono state, rendendo il gioco molto più tecnico che in passato, seppur non si siano raggiunti, sotto questo aspetto, capolavori del calibro di Virtua Fighter e Soul Calibur. In ogni caso si tratta di un significativo passo avanti per tutti gli appassionati del titolo.
                Il set di mosse dei personaggi presenti nei passati episodi è stato ampliato e ritoccato: infatti spesso anche per eseguire delle vecchie combinazioni si dovrà cambiare leggermente il tempo di esecuzione. Inizialmente sarà possibile selezionare 16 lottatori: Kasumi, Kokoro, Brad Wong, Bass, Jann Lee, Tina, Bayman, Ayane, Hayabusa, Hitome, Eliot, Zack, Leifang, La Mariposa, Christie, e Hayate. Successivamente è possibile sbloccarne altri 6: Gen Fu, Leon, Ein, Helena, Tengu, e SPARTAN-458. Quest'ultimo è il risultato di un accordo tra il Team Ninja e Bungie, si tratta di una ragazza che indossa l'armatura di Master Chief e che combatte con uno stile simile a quello utilizzato da Bayman e Leon. E ' presente anche uno stage ambientato nell'universo di Halo, avente come sottofondo musicale il tema principale del capolavoro Bungie. Come avrete potuto vedere dalla lista, oltre a Spartan-458, sono 3 i personaggi che appaiono per la prima volta nella saga di DOA: Kokoro, che utilizza lo stile di combattimento Ba Ji Quan (simile la quello utilizzato da Akira Yuki di Virtua Fighter); Eliot, ragazzo biondo discepolo del vecchio maestro Gen Fu, e La Mariposa (in realtà Lisa, già incontrata in Dead Or Alive: Beach Volleyball), wrestler mascherata che segue lo stile Lucha Libre. Si tratta senza dubbio di un buon numero di personaggi tra i quali scegliere e che saprà accontentare ogni tipo di giocatore visti i diversi stili utilizzati.
                Da menzionare che l'intelligenza artificiale migliorata vi terrà impegnati adeguatamente anche giocando nelle modalità a single player.

                Virtual Arcade a 360°
                La modalità online di Dead Or Alive 4 riprende il concetto di Virtual Arcade, già introdotto nel precedente Dead Or Alive: Ultimate; in pratica è una specie di rappresentazione virtuale dei bei tempi andati delle sale giochi, dove c'erano pochi cabinati disponibili e molta gente che voleva giocarci, con il risultato che si doveva aspettare il proprio turno prima di riuscire ad accedere al coin-op, dove stava ad attenderci il "campione" in carica in quel momento. La differenza più grossa con DOA: Ultimate è riscontrabile nella rappresentazione della lobby, ora non più una schematica lista degli utenti presenti, ma una vera e propria stanza nella quale parlare con gli altri, sia in forma testuale che vocale, ed assistere agli incontri. Ogni giocatore potrà selezionare un proprio avatar, da un semplice ragazzo, fino ad arrivare a ninja, maialini e fantasmi. Questi potranno essere personalizzati acquistando accessori presso il negozio di Zack, così come le lobby stesse. Inizialmente ce ne verrà fornita una gratuitamente, selezionabile a scelta, mentre le successive dovranno essere regolarmente acquistate. Ne sono presenti svariate, ognuna ispirata ad un certo tema, come Halloween, le magioni nipponiche o anche una stazione futuristica. Per "abbellire" l'ambiente, e seguire gli incontri mentre si è nella stanza, è doveroso acquistare una TV, anche queste disponibili in più modelli a seconda del prezzo, si va da un'arcaica TV normale in bianco e nero a gigantesche HDTV. Mentre sono all'interno della lobby, i giocatori potranno anche effettuare varie azioni per esprimere il proprio stato d'animo, tramite l'inclinazione apportata allo stick analogico destro. Le modalità disponibili sono le medesime di Dead Or Alive: Ultimate: Chi vince resta, Chi Perde Resta, Torneo, Sfida a squadre, Survival e Kumite. A differenza del precedente capitolo, in DOA 4 il massimo numero di utenti per lobby è 16. Una volta che si è deciso di partecipare alla partita in corso basta premere Start o andare alla reception posta al centro della stanza e selezionare l'opzione "Partecipa". A questo punto i match verranno mostrati full-screen nel modo classico.
                Le nostre prove hanno evidenziato lo sviluppo di un net code migliore rispetto al precedente capitolo, regalando partite con una percentuale minima di lag anche con utenti lontani come gli americani, mentre con gli asiatici la situazione non è ancora ottimale, sicuramente a causa della distanza e della differente infrastruttura Internet. Va fatto notare che le prestazioni peggiorano aumentando il numero di giocatori presenti nella lobby, ma fino a 6-8 persone si gioca tranquillamente, a patto che le connessioni siano ottimali. Purtroppo qualche bug è sfuggito ai programmatori, infatti è capitato di assistere a fenomeni di blocchi a fine partita oppure in concomitanza dell'entrata o uscita di qualche giocatore. Inoltre le statistiche allo stato attuale sono poco affidabili in quanto alcuni utenti si sono ritrovati con molte partite vinte pur non avendole fatte (tutti gli SS in classifica praticamente ci sono arrivati in questo modo). Speriamo che Tecmo risolvi al più presto la situazione con una patch, alla quale ha già annunciato di lavorare. Da precisare che questa volta ottenere il grado massimo non sarà così facile come in DOA: Ultimate, infatti la differenza di punteggio tra un ranking e l'altro è ora più marcata, con il risultato che per diventare SS (si parte da C) ci vorrà davvero tanto allenamento e, soprattutto, tanti incontri vinti, senza contare che, così come è difficile salire, è altrettanto facile scendere.

                Aspetto Tecnico
                Il Team Ninja ha cercare di sfruttare adeguatamente la maggiore potenza di calcolo resa disponibile da Xbox 360, riuscendo ad ottenere una delle migliori rese grafiche tutt'ora disponibili per la console. Lo stile spiccatamente anime del titolo in parte non fa evidenziare bene quest'aspetto, infatti i personaggi rimangono ancora piuttosto "plastici" e più simili a bambole che a lottatori reali. La vera differenza si nota sui vestiti che portano, davvero realizzati in maniera superba, e i fondali, ora ancora più interattivi e dall'estensione maggiore, senza considerare il fatto che sono incredibilmente dettagliati. Notevole anche l'illuminazione e i vari effetti di luce, apprezzabili soprattutto in stages come la discoteca o il ring. Tutto questo viene mosso fluidamente a 60 fps costanti, raramente infatti si assiste a qualche rallentamento.
                La parte sonora è costituita da brani musicali di buona qualità, mentre gli effetti sonori ricalcano quelli classici della serie. Il doppiaggio, a parte Spartan-458, è completamente in giapponese, con i sottotitoli in italiano.


                -----------------
                GRAFICA:9
                SONORO:8.5
                GIOCABILITA':9
                LONGEVITA':9

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                • #9
                  Condemned: Criminal Origins - X360

                  Con l’arrivo della nuova console Microsoft ecco giungere anche i primi titoli sviluppati dalle terze parti appositamente per essa e non solo le conversioni “riviste e corrette” di una manciata di giochi multipiattaforma. Come si potevano presentare su una macchina che si chiama Xbox i programmatori della Monolith se non con uno sparatutto in prima persona? Ecco in sostanza cos’è questo Condemned anche se però si mostra un po’ meno classico del previsto e con qualche interessante spunto nel gameplay. Andiamo quindi a tuffarci nella nuova generazione di videogiochi, in quella che per lo zio Bill sarà l’era dell’alta definizione, della grafica iper-realistica, con effetto di bump mapping a go go e…boh.

                  Le origini del crimine!
                  Come molti sapranno i ragazzi della Monolith Productions non sono nuovi al genere dei FPS, anzi grazie ad alcuni di essi si sono fatti le ossa e creati una certa fama nell’ambiente, parliamo per chi non lo avesse capito di giochi del calibro di No One Lives Forever, Alien Vs Predator 2 ed il più recente F.E.A.R.. Con questo loro primo progetto per Xbox 360 però hanno deciso di non proporci il classico sparatutto ma di cercare di mischiare tra loro molti più elementi per ricreare un’atmosfera di gioco ed un gameplay unico e, se mi passate il termine, originale. Ma cominciamo dal principio, ovvero dalla storia che muove le file del gioco. Nei panni di Ethan Thomas, un membro della Serial Crime Unit (SCU), dovrete indagare sui dei crimini commessi in una oscura città da un pericoloso serial killer, purtroppo però non sarete cosi furbi da andare in “missione” armati di mitra e bazooka e quindi quasi subito durante le vostre ricerche verrete assaliti da una misteriosa figura che vi lascerà disarmati. Con l’aiuto della vostra collega Rosa, con la quale sarete costantemente in contatto tramite telefono, e di un anonimo “amico” dovrete far luce sugli avvenimenti che stanno sconvolgendo la città e…beh, salvare il mondo da un grande pericolo ovviamente. Cominciamo a parlare delle atmosfere del gioco, dovete sapere che gli ambienti che andrete ad esplorare saranno molto cupi e con un look più da survival horror, molto simile al già citato F.E.A.R., in cui il terrore la farà da padrone con la “strizza” che vi accompagnerà ad ogni passo che farete. Il gameplay vero e proprio però non è convenzionale come si potrebbe pensare, Condemned infatti è molto lento nella sua azione e non si baserà sulle sparatorie come si potrebbe erroneamente supporre, ma su armi non convenzionali. Ebbene, le armi da fuoco che troverete durante l’avventura non saranno mai molto cariche ed avranno lo spiacevole difetto di scaricarsi quasi subito lasciandovi apparentemente indifeso, diciamo cosi perché l’”originalità” del titolo Monolith sta nell’interazione del protagonista con l’ambiente circostante, semplicemente potrete fare quasi di tutto. Non importa se non avete una pistola, basta guardarsi intorno per trovare un qualcosa da spaccare in testa ai vari nemici, non solo spranghe o barili ma anche oggetti che “creerete” voi, ad esempio potrete rompere delle tubature per procurarvi un bel tubo d’acciaio o distruggere una panca per prendere un pezzo di legno ecc. ecc. Per attaccare avrete anche la capacità di sferrare calci o stordire per un po’ di tempo i nemici. Impressionante il numero di azioni che potrete compiere e delle armi di fortuna che potrete usare. Oltre ai combattimenti però la maggior parte delle volte dovrete girovagare per i livelli in cerca d’indizi per scoprire chi è il serial killer, proprio per fare ciò avrete a vostra disposizione una sorta di PDA che riuscirà a raccogliere e scannerizzare ogni minima traccia presente per i livelli ed inviarla all’amica Rosa per una più attenta analisi; altro fattore che caratterizza Ethan è una sorta di sesto senso che gli permette di avere delle visioni, come dei flashback, che gli mostreranno ciò che è accaduto sulle varie scene del crimine (un po’ come già visto nella serie televisiva C.S.I.).

                  Pazzi ovunque
                  La cosa migliore del titolo è la sua atmosfera, la sensazione che proverete durante le varie esplorazioni è sempre quella di essere osservati e costantemente pedinati, se a tutto ciò aggiungete che i vari nemici sbucheranno quasi dal nulla o in situazioni sempre poco adatte capirete che anche il vostro livello di guardia sarà sempre alto. Per ciò che riguarda gli scontri concludiamo solo sottolineando l’estrema violenza di essi, o meglio la straordinaria sensazione di violenza che trasmettono (colpire un pazzoide in testa con forza nel gioco è molto realistico e crudo o vederli cercare di fermare lo scorrere del sangue quando perderanno un orecchio, ma anche quando le prenderete non sarà piacevole…). Purtroppo però non tutto è perfetto in questo Condemned ed alcune pecche ne minano il gameplay non rendendolo quel must, nè quella killer application che farà vendere più console Microsoft. Nonostante l’ottima interazione con i fondali il gioco risulta di per se troppo lineare con il personaggio principale non solo lentissimo nei movimenti ma anche incapace di saltare ostacoli ridicoli che gli si frapporranno per proseguire il suo cammino; se considerate che spesso dovrete camminare, per esplorare le varie zone, a lungo e che non sempre troverete qualcosa ma anzi la maggior parte delle volte finirete con un pugno di mosche, la frustrazione vi sembrerà sempre pronta ad assalirvi ad ogni minuto se poi vorrete accelerare il passo sappiate che per correre dovrete usare lo stick di sinistra…scomodissimo. Altro difetto è la semplicità del gioco, se bene la ricerca d’indizi e la scansione siano tutti elementi positivi la loro implementazione è sbagliata; a differenza di ciò che accade ad esempio in Metroid non potrete scansionare ciò che vi pare ovunque, ma vi verrà detto cosa fare ed oltre ciò l’analisi dei dati sarà tutta automatizzata rendendo di per se l’atmosfera poliziesca compromessa. Ma non è finita qui, infatti in alcuni momenti vi troverete di fronte a dei piccoli puzzle da risolvere per proseguire la missione, il problema è che spesso saranno molto semplici e che altrettanto spesso vi verrà anche detto cosa fare per risolverli, per fare un esempio il più delle volte troverete dei passaggi sbarrati o porte chiuse, ecco quindi che dovrete cercare un asce od un oggetto utile ad aprirle. Tutti questi elementi rendono il gioco poco duraturo, la longevità infatti è limitata viste le caratteristiche del prodotto Monolith non è possibile neanche parlare di ri-giocabilità…la voglia di ricominciare il tutto da capo una volta terminato il gioco è infatti quasi nulla.

                  Grafica da Next-Gen……mica tanto. I ragazzi della Monolith hanno fatto un ottimo lavoro per ciò che riguarda la grafica del gioco, nonostante ciò però la sensazione di non essere di fronte ad un titolo che sfrutti a dovere le potenzialità della nuova macchina e che quindi non renda effettivamente la differenza netta tra la vecchia generazione e questa nuova, è evidente. Ad esempio, nonostante la grande interazione che si ha con i fondali per ciò che riguarda il recuperare le armi sia elevata manca globalmente un interazione più approfondita riscontrabile nel semplice motore fisico del gioco che non fa ad esempio abbassare determinati oggetti se ci passeremo di sopra. Nulla da dire invece per gli effetti di luce, splendidi ed usati in maniera perfetta per ricreare la giusta atmosfera del titolo, e neanche sulle animazioni dei personaggi che si muovono in modo fluido e realistico. Le musiche sono discrete, creano una forte tensione nelle situazioni più concitate ma in generale non si elevano mai più di tanto. Ottimi invece i campionamenti sonori e le varie voci dei personaggi e delle urla che sentiremo molto spesso.

                  GRAFICA:8
                  SONORO:9.5
                  GIOCABILITA':8
                  LONGEVITA':8.5

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                  • #10
                    The Elder Scrolls IV: Oblivion

                    Chiamate regali
                    L’avventura comincia in una situazione di semi paralisi, visto che vi troverete imprigionati nelle segrete di un castello e in breve tempo arriverà proprio re Uriel Settimo che, senza un motivo apparentemente plausibile, vi indicherà che cosa fare una volta liberi.Il perno intorno al quale ruota tutta la realizzazione di Bethesda, è la libertà. In effetti, a voler essere precisi, tutta la saga di The Elder Scrolls è stata un'escalation per quanto riguarda il fattore delle "cose che si possono fare". La medesima libertà che Oblivion può offrire viene rispettata in ogni ambientazione, dalle città, ai piccoli villaggi, dalle foreste alle montagne. Non dimentichiamo però che Oblivion resta un rpg occidentale e, come tale, prevede la cosiddetta crescita del proprio personaggio seguendo diversi punti. In base alla classe di appartenenza che selezionerete inizialmente, il vostro alter ego svilupperà determinate caratteristiche, proprio come avveniva in Morrowind. Il tutto non è così semplicistico perché le sezioni sono davvero molte e organizzarle tutte in poche righe sarebbe troppo riduttivo.
                    La schermata di gioco è piuttosto semplice e intuitiva: partendo dall’angolo a sinistra trovate le tre barre di salute,magia e fatica; subito a destra ci sono rispettivamente l’arma al momento selezionata, la magia e, novità, la bussola utile per non guardare continuamente la mappa.

                    Oggetti e gilde
                    Come ribadito molte volte, la libertà la fa da padrona in The Elder Scrolls IV: Oblivion. Questa caratteristica si ripercuote anche sulla possibilità di raccogliere praticamente tutti gli oggetti. La medesima cosa accade nelle abitazioni o nelle botteghe. Se siete in un negozio e avete poche Septim ( la moneta corrente a Tamriel) per concedervi qualche acquisto, potete pur sempre rubare, rischiando però di incappare nel negoziante solerte pronto a fronteggiarvi pur di non farvi fuggire. La medesima cosa può avvenire in una casa. Tornando al discorso oggetti, sarà difficile catalogarli tutti dato che ce ne sono più di 10.000. Il discorso gilde, invece, si riallaccia al precedente episodio di Morrowind.

                    All’aperto e nei labirinti
                    I dungeon, che dovranno essere visitati molte volte per portare a termine gli obbiettivi, sono ben strutturati sia per quanto concerne l’atmosfera (spesso vi sembrerà di essere in una sorta di Resident Evil) che per la struttura a volte molto complessa. Oltre alle aberranti creature che abitano questi cunicoli, avrete a che fare con vere e proprie trappole letali, Il tutto contornato da una buona dose di tensione che più di una volta vi farà saltare sulla sedia.
                    In contrasto con la componente quasi claustrofobica dei dungeons, c’è la grandezza degli ambienti esterni.

                    La societàAll’interno di Oblivion ci sono circa mille personaggi, con i quali dovrete guadagnare popolarità anche attraverso la vostra abilità oratoria. Bethesda ha ben pensato di creare un sistema quasi alla The Sims proprio per conquistare la simpatia degli abitanti. Il sistema consiste nella scelta delle giuste frasi da dire attraverso quattro criteri fondamentali: scherzo, ammirazione, vanità e costrizione. In base al carattere del personaggio con cui avrete a che fare, sarà necessario comporre una giusta sequenza di questi canoni.

                    Mondi paralleli
                    Tecnicamente Oblivion si pone su livelli mai visti prima. Dico questo in virtù del fatto che finalmente ci troviamo davvero di fronte a un gioco di nuova generazione e non solo per quanto riguarda la varietà delle situazioni.A volte avrete la sensazione di aver di fronte un vero mondo dotato di vita propria.
                    Andiamo con ordine: le città si trovano in diversi luoghi, intorno alla città imperiale. Ognuna di queste ha un proprio stile architettonico, dovuto soprattutto alla posizione geografica. Per esempio nella città imperiale troveremo costruzioni imponenti in marmo, impreziosite da fini lavorazioni, mentre in un città nordica come Bruma troveremo case di pietra e legno con tetti in paglia. Nulla è stato lasciato al caso, nemmeno per quanto riguarda la vegetazione e i materiali: i tipi di fiori e piante presenti in tutte le terre di Oblivion sono tantissime, e molte volte vi fermerete ad osservare la bellezza di alcuni fiori variopinti. I materiali, ricostruiti al computer dopo essere stati fotografati, difficilmente sgraneranno anche se il vostro sguardo poggerà in maniera ravvicinata sulle superfici. La stessa tecnica di catturare immagini dalla realtà è stata utilizzata per riprodurre le architetture: i programmatori hanno cercato le strutture più congeniali all’interno del gioco e le hanno riproposte. Una semplicità quasi disarmante a parole, ma molto complessa a fatti. Ora immaginatevi su un monte, osservate un dettagliato paesaggio dove si trova un città molto lontana e pensate: "Là ci posso arrivare semplicemente camminando, seguendo il sentiero o tagliando attraverso i boschi". Sì, perché questo ragionamento in Oblivion si può fare. Oppure mettetevi su un'altura e osservate il sole che saluta con i suoi raggi ogni cosa durante un tramonto e rimanete a osservarlo, visto che questo capolavoro di Bethesda vi stimolerà continuamente a farlo. Ogni cosa è ricostruita alla perfezione, come avete sicuramente intuito, e questa perfezione si mescola al senso di libertà menzionato più volte.
                    Gli interni sono sempre vari e mai troverete due case identiche tra di loro: ognuna ha i propri oggetti, la propria mobilia e quant’altro serva per conservare una certa varietà.
                    Il paesaggio che si trova in un portale di Oblivion è invece tetro, desolante e rasenta l’oppressione psichica per chi vi si trova dentro, dato che non poche volte vi sembrerà di essere a Mordor, anche per il dominante colore rosso.
                    Le condizioni meteorologiche, molto realistiche, varieranno in base ai luoghi che visiterete. I personaggi sono ben realizzati, espressivi quanto basta per farvi comprendere quanto siano interessati ai vostri discorsi, dotati di texture perfette, che riescono a mostrare persino i segni del tempo sugli anziani e la lucidità degli occhi. Uno dei lavori dove maggiormente si sono impegnati i programmatori è sicuramente quello che riguarda la creazione di armature e armi: molte, finemente lavorate, dotate di simboli personali in base alla gilda o alla città da cui provengono, valorizzate dagli effetti luce che ne abbelliscono le incisioni.
                    La fisica è stata rispettata, e ogni oggetto è potenzialmente interattivo, nel senso che potrete farlo cadere o muovere con il vostro passaggio. Anche i personaggi, animali e non, godono delle medesima legge fisica vista in Half Life 2.La luce è una delle cose riuscite meglio: come detto precedentemente, il sole al tramonto allungherà le ombre, mentre la luce della luna creerà un effetto quasi magico, rendendo piacevole ogni lungo viaggio. Le fonti di luce interne o esterne valorizzano le textures, rendendo il tutto appagante per l’occhio.
                    I movimenti di tutti i personaggi, anche mentre sono in combattimento, sono ricreati in maniera quasi esemplare.
                    Purtroppo, noterete una certa macchinosità e goffaggine nei movimenti del nostro alter ego virtuale nelle visuale in terza persona, sia a cavallo che non. Saltando si può vedere che il vostro eroe assumerà una posizione strana e innaturale, così come avviene a cavallo.

                    La colonna sonora, diretta da Jeremy Soule, già autore di quella di Morrowind e di Guild Wars, si attesta come una delle migliori mai ascoltate in un videogioco, vantando temi epici - e di chiara natura tolkineniana - e altri più rilassati che sempre si adattano all’ambientazione che state percorrendo. Non mancano tracce da incubo, soprattutto quando entrate in un varco di Oblivion, dove potrete assaporare musiche apocalittiche. Gli effetti sono magnifici, soprattutto quando attraverserete i boschi e ascolterete il cinguettio degli uccellini di giorno e i grilli durante la notte. I rumori delle lame che cozzano sul ferro o su altri materiali, le urla agghiaccianti dei nemici, il fruscio del fogliame mosso dal vento, sono solo alcuni esempi di come dovrebbe realizzato un effetto sonoro. Il doppiaggio, tutto in inglese (con sottotitoli in italiano), è magistrale con attori del calibro di Sean Bean (Boromir de "Il Signore degli Anelli") e altri attori popolari.

                    Io e l’I.A.
                    Rispetto al prequel, l’I.A. di The Elder Srolls IV: Oblivion è divenuta perfetta, lasciando poco spazio a piccoli errori di calcolo. I personaggi non giocanti, vera pecca degli altri rpg, non saranno ebeti sempre fermi che aspetteranno il vostro arrivo per fare qualcosa. Essi, indipendentemente dalla vostra presenza, lavoreranno, parleranno dei fatti del giorno, si alleneranno, mangeranno e dormiranno. Questo avverrà anche senza che voi li guardiate minimamente. Dal mio punto di vista, da appassionato di rpg come la saga di The Elder Scrolls, non ho mai visto nulla del genere, dato che difficilmente i cittadini faranno sempre la medesima cosa. Un altro plauso ai programmatori di Bethesda, che stanno confermando il loro appeal nel creare vere I.A.

                    Tanto tempo
                    La longevità resta superlativa, dato che il titolo è quasi infinito: 30 ore per la quest principale, altre 200 per quelle secondarie e ancora moltissime ore per girovagare. Ne avrete di tempo da passare nelle terre di Oblivion senza che manco ve ne accorgiate.
                    La versione Xbox360 guadagna qualcosa per quanto riguarda la giocabilità, dato che il pad è meglio sfruttabile rispetto alla combinazione tastiera – mouse.

                    GRAFICA:9.5
                    SONORO:10
                    GIOCABILITA':10
                    LONGEVITA':10

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                    • #11
                      Ghost Recon Advanced Warfighter - X360

                      Le serie firmate Tom Clancy, fin dalle loro prime incarnazioni, hanno riscosso innumerevoli successi, successi che si sono susseguiti nel corso degli anni, creando delle vere e proprie collane che, anno dopo anno, continuano a proporci nuovi capitoli sempre migliori. Non fa eccezione Ghost recon che, non contando le numerose espansioni, è arrivato alla sua terza incarnazione, forse la migliore. Ghost recon è inoltre il primo titolo della serie ad essere convertito per console di nuova generazione, e che quindi possiede un comparto grafico senza eguali che aumenta ovviamente il realismo di uno dei migliori war game strategici mai visti. Ma andiamo con ordine, ed iniziamo ad analizzare questo gioco su cui abbiamo avuto modo di speculare per mesi.

                      Missione Messico
                      Ghost Recon Advanced Warfighter (GRAW), ci porta in uno scenario di battaglia realistico non solo per la storia fantapolitica, ma anche per la ricostruzione di un futuro non molto lontano e della sua guerra ormai affidata a piccoli gruppi specializzati di milizie chiamate Ghost.
                      Siamo nel 2013, durante una riunione tra i capi di stato di America, Canada e Messico si scatena l’inferno, un piccolo gruppo separatista tenta di eliminare il presidente degli Stati uniti, al capitano Mitchell ed al suo gruppo di fantasmi è affidato il compito di salvare il presidente e di sventare l’imminente crisi.
                      Il gioco inizia con un breve tutorial, volto a far familiarizzare il giocatore con il sistema di controllo, talmente intuitivo da non richiedere più di qualche secondo. Dopo il tutorial ci ritroveremmo soli, abbandonati in una zona di battaglia ostile col solo scopo di sopravvivere e di portare a termine la nostra missione primaria. Lo scenario è Mexico City, ci ritroviamo in una città, ricostruita in modo realistico, non c’è un anima in strada, è la guerra. I fantasmi avanzano verso il loro primo obiettivo con passo felpato, un cecchino viene sgominato, poi un paio di truppe solitarie, poi… poi non voglio rovinarvi la sorpresa, vi basti sapere che questa, con alcune accezioni. è la modalità con cui deve essere portata avanti una missione, eliminando metodicamente i propri avversari, portando a temine ogni obiettivo e stando il più possibile lontano da strade ed artiglieria pesante. Ovviamente ogni missione si presta a più strategie di gioco, che potranno migliorare o peggiorare l’esito della stessa a seconda della loro messa in atto. Vi basti sapere che non sarà mai possibile affrontare una qualsiasi mappa come se GRAW fosse un semplice sparatutto, infatti è sconsigliato andare in giro con il colpo in canna cercando di uccidere freddare tutti i terroristi senza l’ausilio del proprio gruppo. Il gioco risulta quindi molto riflessivo, con un ritmo di gioco altalenante in diversi punti. Il vero neo del gioco, come di tutta la serie, è l’eccessiva difficoltà del titolo per i meno avvezzi, che non riusciranno ad andare oltre il 5-6 livello. La difficoltà, nonostante tutto, non sfocia quasi mai nella frustrazione, rendendo il gioco longevo ed allo stesso tempo scorrevolissimo per chi ha una buona esperienza del genere.

                      Campo di battaglia
                      Le mappe e gli scenari, sia multiplayer che singleplayer, sono ricostruite con una meticolosa attenzione per i dettagli, che rendono il gioco realistico come non mai e che , insieme all’utilizzo delle tecniche grafiche di ultima generazione, come ad esempio HDR, rendono la grafica del gioco davvero next gen, bellissima perfino se paragonata ad un qualsiasi gioco per Xbox360. Gli effetti particellari e le esplosioni sono tra i migliori, superano persino quelli di Quake 4 e di Perfect Dark Zero. Inutile dire che questi effetti sono molto importanti in un gioco del genere, potremo infatti nasconderci tra i fumi di una granata oppure causare un'esplosione capace di far saltare il carro armato nemico di turno.
                      I modelli poligonali dei personaggi sono inoltre ricreati in modo eccelso, con delle animazioni fluidissime, e con l’utilizzo di un enorme numero di poligoni. Purtroppo non potremo mai mettere alla prova le potenzialità di una 360, nemmeno con GRAW, in quanto il numero di nemici su schermo rimane, per esigenze di copione, piuttosto esiguo, anche se le mappe renderizzate sono enormi e totalmente prive di caricamenti.
                      Ben realizzato è anche l’HUD, che rappresenta ciò che il nostro soldato vede tramite il suo elmetto, o meglio tramite il visore che vi è integrato. Vedremo evidenziati sullo schermo i nemici, i nostri alleati e gli ordini impartiti in un modo simile a quello utilizzato in Full Spectrum Warrior, con dei cursori che ci mostreranno la posizione in cui si stanno per spostare i membri della nostra squadra. Vedremo inoltre lo stato di salute dei membri della nostra squadra, in un riquadro potremo visionare ciò che è percepito dai nostri compagni e in un secondo riquadro le comunicazioni dalla base. Nonostante la complessità potremo gestire tutto con il semplice utilizzo del D-pad, sono stati infatti accontonati i comandi vocali in favore di un interfaccia più intuitiva. Ma passiamo ora alla parte più importante del gioco: l’online.

                      I nostri commilitoni
                      Gli sparatutto, che siano in soggettiva, in terza persona oppure ibridi come GRAW, si sono sempre prestati al multiplayer, in particolar modo gli strategici sono sempre stati tra i titoli più giocati online, se poi consideriamo un gioco di Tom Clancy, allora possiamo anche dire che l’online è l’anima del gioco. Ghost Recon Advanced Warfighter non fa eccezione, e presenta come tutti i titoli della serie una moltitudine di modalità online, che si differenziano rispetto a quelle dei precedenti episodi in un solo aspetto, ovvero quello di essere migliori, più ampie e più divertenti, e scusate se è poco.
                      La modalità online presenta fin dal primo impatto diverse note di colore, come ad esempio il totale supporto del system link e di Xbox Live, con la possibilità di giocare fino a sedici giocatori contemporaneamente e la presenza di un’infinità di modalità, alcune delle quali riprese dai capitoli precedenti della serie. Molto ispirate sono le modalità in cooperativa, in cui 16 giocatori possono combattere contro 16 bot in missioni simili a quelle della modalità per un giocatore, tentando in ogni scenario di portare a termine i diversi obiettivi assegnati e di contrastare i nemici controllati da un I.A. eccelsa e realistica. Ovviamente gran parte delle modalità classiche sono incluse anche in Advanced Warfighter, sarà quindi possibile giocare in diverse modalità fino a creare partite 8vs8 o 16vs16. Ovviamente le modalità puntano tutte sulla strategia, non vi ritroverete mai e poi mai a giocare partite deathmatch come in Halo o in Perfect Dark, Ghost recon Advanced Warfighter è un gioco che punta sul realismo più sfrenato anche nella sua incarnazione online; inoltre, al pari di Splinter Cell o Rainbow six, ogni proprio passo dovrà essere ben studiato per avere la meglio sui giocatori più esperti. Basta infatti un piccolo errore per essere cecchinati e regalare il punto della vittoria alla squadra avversaria. Questo voluto realismo rende il gioco online molto riflessivo e complesso, il che lo differenzia da qualsiasi altro titolo fin ora edito su Xbox360.
                      Molto interessante è la solidissima gestione delle lobby di gioco, mai e poi mai succederà che, per via della caduta di connessione di un giocatore, gli altri dovranno perdere i propri risultati oppure ripetere alcune partite, così anche i server adibiti al gioco risultano solidi e consentono ad una moltitudine di giocatori di giocare senza LAG né altri rallentamenti.
                      Le mappe multiplayer sono tra le più curate mai apparse in un videogioco, si ispirano ovviamente a quelle della modalità in singolo, modificandone l’ampiezza e la conformazione in modo da rendere più divertenti le sfide tra più giocatori. Inoltre le mappe sono talmente complesse che necessitano, e questo è un bene, di uno studio attento e meticoloso, in linea col concept del gioco, che vuole essere il gioco per il vero stratega militare ben più di Full Spectrum Warrior e di Brother In Arms.

                      Fear not the weapon,
                      but the man who weild it

                      Xboxlive gamertag:
                      StarALUCARD84

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                      • #12
                        Guida introduttiva a Guild Wars (nello specifico Nightfall)

                        Guida introduttiva a Guild Wars (nello specifico Nightfall)
                        "Multypost autorizzato da Daeran Angelfire"

                        Date le recenti richieste di persone che volevano provare il gioco e magari non sono state altrettanto fortunate nel trovare una trial key di 10 ore come il sottoscritto, volevo postare una prima analisi con foto del gioco in modo da dare a tutti un idea di ciò che troveranno.


                        1-2) Il personaggio viene creato prima scegliendo la CLASSE (in foto vediamo l'elementalista), poi abbinando i vari COLORI e INDUMENTI per realizzare il nostro alterego virtuale.
                        I dettagli grafici non mancano, e l'estetica è curata e leggera, senza cadere nei dettagli ruvidi e pixellosi tanto cari ad altri titoli.


                        3-6) La storia è un'avventura stile "singleplayer" vissuta online, e ogni evento è anticipato da un video che spiega gli avvenimenti e i luoghi che andremo a visitare. I video possono essere saltati dato che suppongo siano solo "estetici" ma non fondamentali per il gioco in se. Meglio comunque farsi un po di cultura sull'ambientazione nel quale andremo a giocare.

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                        • #13

                          7) Il gioco è gestito a "quest" e personaggi non giocanti ci assegnano missioni e talvolta ci seguono nelle stesse. L'esito dipende da come giocheremo noi ovviamente. Alla fine di ogni quest ci verrà dato un premio in punti esperienza, denaro o oggetti.


                          8) L'inventario è comodo e veloce, ogni finestra di gioco ha il suo comando rapido nella tastiera oppure in basso a sinistra c'è il menù a comparsa.


                          9-10) Quando si muore si resuscita dopo un tot di secondi all'ultimo "check point2 visitato che è raffigurato da un santuario (in questa edizione). La guida sottolinea che in alcune missioni non ci saranno santuari e in caso di sconfitta si tornerà all'inizio dell'avventura. inoltre la morte da penalità alle abilità e alle statistiche, la quale può essere rimossa solo sconfiggendo nemici o tornando in città.


                          11) nel caso non abbiate comprato il gioco e non l'abbiate quindi installato con il dvd, ogni volta che entrerete in una nuova area il server ve la scaricherà. (una sola volta)
                          Il mio consiglio è quello di comprare il gioco o di provarlo con l'installazione da dvd, dato che in una sola sera ho scaricato quasi 200mb.

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                          • #14

                            12-13) Possiamo creare un party SIA con GIOCATORI reali, aggiungendoli al nostro party, SIA con NPG (not player gaming), ossia personaggi digitali che possono essere reclutati. Fra quest'ultimo tipo di compagni ci sono i mercenari, semplici seguaci che ti parano il sederino, e gli eroi, personaggi avanzati dei quali noi possiamo gestire la crescita delle abilità, i loro equipaggiamento e le loro mosse e magie, semplicemente equipaggiandogliele. Sarà il server a muoverli e a farli giocare in modo indipendente alle nostre spalle. Nell'immagine 13 possiamo vedere l'interfaccia di comando del nostro eroe sotto alla mappa e l'elenco dei membri della squadra.


                            14-17) Qualche effetto magico ben curato della classe che ho scelto. L'ultima è una magia da necromante chiamata pozzo di sangue.

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                            • #15

                              18-20) Concludo parlando di 3 aspetti tecnici importanti da conoscere. Il primo è la chat. E' un sistema complicato all'inizio ma al quale ci si fa subito l'abitudine. Per parlare con qualcuno ci sono vari "canali" come chat di gilda, chat di party, chat mercato ecc, oppure una chat stile "msn" nel quale si scrive in basso a sinistra il nickname di una persona e gli si "sussurra" dei messaggi personali, anche se è dall'altra parte del mondo. La scomodità di dover sempre scrivere il nome (talvolta semi illeggibile) di qualcuno, è risolta dal fatto che i contacts possono essere aggiunti in un elenco di amici dove troveremo i loro nomi e clikkandoci potremo parlarci.
                              Il secondo aspetto è la telecamera. Essa è totalmente gestibile sia col mouse (tasto sinistro ci si sposta nella mappa, tasto destro si muove l'inquadratura) che con la rotellina per fare lo zoom. Si potrà quindi giocare sia in 1° persona che in 3° persona. Per i movimenti si possono usare le frecce e anche WASD, con i tasti laterali e AD che muoveranno l'inquadratura sul piano orizzontale. L'ultimo aspetto è la crescita del nostro personaggio. Essa è totalmente gestibile e rinnovabile tranne la classe primaria. Perciò se sbagliate a settare qualcosa, non vi preoccupate! pagando delle monete potrete levare e mettere dell'altro semplicemente dal pannello delle abilità selezionabile dal menù in basso a sinistra.

                              Conclusioni:
                              Grafica voto 9,5: un gioco di 2 anni fa, rinnovato con 2 espansioni, che tiene testa a tutti i suoi rivali, battendo sulla grafica w.o.w e annichilendo NWN.
                              Giocabilità voto 9: a parte qualche minuto di sforzo per capire come si gestisce la chat, il tutorial spiega tutto e l'efficacia delle macro consente di essere sempre pronti a tutti.
                              Longevità voto 9,5: credo che se inizi con passione può tranquillamente sostituire qualunque mmorpg esistente.
                              Voto finale 9,5: un gioco completo, che si rinnova, tranquillo, dove se vuoi fare pvp ci sono le aree dedicate, se fai pvm ci ono 3 mondi. Ha tutto per essere il miglior mmorpg degli ultimi 5 anni, già gioco dell'anno 2006.

                              Spero di esservi stato di aiuto con una breve recensione delle mie prime 3 ore di gioco su Guild Wars: Nightfall

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