Secondo alcune voci di corridoio la campionessa del DRM non verrà sfornata da Microsoft, ma da Sony: PlayStation 3 potrebbe rifiutarsi di far girare giochi prestati, usati o noleggiati. Almeno... sulla carta
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È ben noto l'impegno del colosso dell'elettronica giapponese nel proteggere il diritto d'autore dei suoi prodotti cinematografici, musicali e videoludici. Ma emerge un nuovo elemento: Sony detiene il brevetto su una tecnologia che permetterebbe di associare irrevocabilmente un supporto con l'hardware che lo ha letto per la prima volta, spegnendo ogni altro dispositivo che tentasse di utilizzarlo. Questo meccanismo, se implementato sulla PlayStation 3, renderebbe di fatto impossibile l'uso di giochi noleggiati, usati o anche semplicemente prestati.
Il brevetto, registrato presso l'ufficio statunitense con il numero 6.816.972, porta il nome di Ken Kutaragi, presidente di Sony Computer Entertainment, e parla di "un dispositivo e un metodo per la protezione del software legittimo dal software usato o contraffatto". Il testo del brevetto sottolinea che "dato che soltanto i titoli legittimamente acquistati e originariamente registrati nella memoria della macchina possono essere usati, l'utilizzo del software usato viene reso praticamente impossibile".
Dunque Sony ha la possibilità, almeno teorica, di realizzare un metodo di controllo della circolazione di software al di fuori dei canali "ufficiali". Questo però non significa che sarà presente nella PlayStation 3. Ufficialmente l'azienda dichiara... di non aver dichiarato niente di ufficiale sulla codifica dei giochi per la sua ventura console. Insomma: non smentisce, non conferma.
Per ulteriori info: www.highscore.it
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È ben noto l'impegno del colosso dell'elettronica giapponese nel proteggere il diritto d'autore dei suoi prodotti cinematografici, musicali e videoludici. Ma emerge un nuovo elemento: Sony detiene il brevetto su una tecnologia che permetterebbe di associare irrevocabilmente un supporto con l'hardware che lo ha letto per la prima volta, spegnendo ogni altro dispositivo che tentasse di utilizzarlo. Questo meccanismo, se implementato sulla PlayStation 3, renderebbe di fatto impossibile l'uso di giochi noleggiati, usati o anche semplicemente prestati.
Il brevetto, registrato presso l'ufficio statunitense con il numero 6.816.972, porta il nome di Ken Kutaragi, presidente di Sony Computer Entertainment, e parla di "un dispositivo e un metodo per la protezione del software legittimo dal software usato o contraffatto". Il testo del brevetto sottolinea che "dato che soltanto i titoli legittimamente acquistati e originariamente registrati nella memoria della macchina possono essere usati, l'utilizzo del software usato viene reso praticamente impossibile".
Dunque Sony ha la possibilità, almeno teorica, di realizzare un metodo di controllo della circolazione di software al di fuori dei canali "ufficiali". Questo però non significa che sarà presente nella PlayStation 3. Ufficialmente l'azienda dichiara... di non aver dichiarato niente di ufficiale sulla codifica dei giochi per la sua ventura console. Insomma: non smentisce, non conferma.
Per ulteriori info: www.highscore.it
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