L'idea è di quelle geniali ed encomiabili: giocare su un dualismo esistenziale (sensibile e ideale: un'affascinante diatriba) e simulare, con tutti i colpi di classe che ne conseguono, in un gioco offline un'esperienza interamente online quale è un MMORPG (acronimo per Massive Multiplayer Online Role Playing Game). E' infatti a livello concettuale che il parto Bandai (senza ma senza se, il suo più ambizioso progetto di sempre) sa emergere e dir la sua nel vasto panorama del genere. Con .hack//Infection i Cyber Connect 2 dimostrano ulteriormente quanto le idee possano ancora farla da padrone in una struttura da molti (e forse troppi) definita sovente stantia. Il racconto non è che al suo preludio e la tetralogia promette un'evoluzione ludica e delle svolte narrative. Nel corso dell'avventura faremo la conoscenza di personaggi indiscutibilmente carismatici e dall'ammirevole intelligenza artificiale (nonché dall'unicità psicologica), navigheremo in una sorta di forum anch'esso simulato (BBS) e gestiremo i nostri contatti epistolari leggendo e rispondendo tramite e-mail. Il tutto sarà impreziosito (donando maggior credibilità alla simulazione) da un fiume di neologismi tratti dal Net e dall'uso di emoticons tanto usate ed abusate nelle pagine web del giorno d'oggi.
Un titolo imperdibile per gli appassionati ed impreziosito dall'invidiabile e sontuosa presenza di un genio dell'animazione nipponica come Yoshiyuki Sadamoto (Neon Genesis Evangelion), responsabile del character design e del background artistico. Dulcis in fundo, il suo tratto sarà appoggiato da Kazunori Ito (Ghost in the Shell) e Koichi Mashimo (Noir) nel fantastico DvD Anime (In The Case of Mai Minase) annesso al videogioco.
Signore e signori, le porte di “The World” sono spalancate.
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