Mazinga Z © 1972 Toei Doga, 92 Episodi
Trama
Due importanti scienziati, il dottor Kabuto e il dottor Inferno, durante una spedizione archeologica presso l'isola di Rodi, ritrovano complessi e pericolosi manufatti meccanici appartenuti ad un'antica civiltà. Il Dottor Inferno decide di sfruttare la scoperta per subdoli fini personali, tesi alla conquista del mondo. Kabuto, compresa la malvagità del collega, costruisce un robot meccanico adatto ad affrontare gli automi dello scienziato criminale, utilizzando una lega di sua invenzione, il Japanium, dotata di una resistenza incredibile.
Inferno decide di eliminare l'unico ostacolo ai suoi piani di conquista e invia i suoi fedeli soldati, le maschere di ferro, ad assassinare Kabuto.
Lo scienziato non riesce a opporre resistenza ma, prima di morire, riesce ad affidare al nipote Ryo, accorso troppo tardi suo aiuto, il potente robot combattente, Mazinga Z. Il giovane, entra a far parte del personale dell'Istituto per la ricerca dell'energia fotoatomica, un laboratorio condotto dal professor Yumi, un collega ed allivo del nonno.
Comincia così la lunga guerra fra le forze del bene e i terribili mostri meccanici inviati dal perfido scienziato. Ryo, aiutato dalla bella Sayaka, la figlia del professore del laboratorio, e dal buffo Boss, imparerà a pilotare il robot e impiegarlo efficacemente per sconfiggere i nemici.
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Finale
Il finale di Mazinga Z non è mai stato trasmesso in Italia poichè la RAI all'epoca acquistò solo 51 dei 92 episodi lasciando a metà la serie. Non è difficile immaginare che Mazinga Z dopo aver combattuto numerose battaglie contro i mostri combattenti sconfiggerà il dottor Inferno, il quale troverà la morte alla fine della serie.
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Storia Originale: Go Nagai
Regia: Yugo Serigawa, Mineo Soda, Takashi Katsumada, Norishige Shirane, Nobuo Onuki, Bonjin Nagaki, Yasuo Yamayoshi, Akinori Ikuse
Sceneggiatura : Susumu Takahisa, Keisuke Fujikawa.
Character Design: Yoshiyuki Hane
Musiche: Michiaki Watanabe
Backgrounds: Tadano Tsuji
Produttore esecutivo: Shoji Eto
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Etimologia dei nomi
Mazinga
Il termine "Mazinger" deriva da "Majin", una parola giapponese composta da due kanji, di cui il primo, "Ma" significa "demone", e il secondo, "Jin", significa "dio". La parola "Majin" quindi può significare "dio-demonio" o anche "dio malvagio" ma spesso in giapponese, una parola composta da due kanji dal significato diametralmente opposto, può voler indicare la duplicità dei significati per il medesimo soggetto. Nel caso in esame si può dire che il termine "Majin" voglia dire "un dio E un demonio" oppure "un dio O un demonio" ed è proprio questa l'accezione più corretta per il nome del super robot di Nagai. Sia nelle varie versioni del manga che nella versione animata, il dottor Juzo Kabuto, nonno di Koji, quando consegna la sua invenzione al nipote, gli spiega che Mazinga Z può diventare un dio o un demonio, a seconda dell'uso che se ne farà. E' possibile quindi tradurre il termine Mazinger con l'espressione "robot che può trasformare il suo pilota in un dio o in un demonio".
Koji Kabuto
Kabuto significa "elmo" e infatti il pilota, per controllare Mazinga, deve utilizzare una navetta che si incastra nel capo del robot. Il nome Koji (o Kouji), scritto con gli ideogrammi usati per questo personaggio, significa "primo figlio" o più semplicemente "Primo" e quindi volendo fare una traduzione letterale dal giapponese all'italiano, il protagonista avrebbe dovuto chiamarsi Primo Elmo. Sempre a proposito degli ideogrammi utilizzati per il nome proprio si può puntualizzare che il kanji "kou" significa anche "corazza" mentre "ji" significa "figlio" o "bambino". Se analizziamo il nome del personaggio che, secondo la tradizione giapponese, viene sempre preceduto dal cognome (Kabuto Koji), potremmo tradurre il tutto come "il figlio/bambino (ricoperto da) elmo e armatura", decisamente appropriato per il ruolo del protagonista.
Ashura
Ashura è il nome portato da una divinità guerriera portatrice di morte e distruzione. Il termine "Ashura" viene usato in espressioni che espimono il signifiato di "demone infuriato" o "diavolo scatenato". Inoltre gli ultimi due ideogrammi che compongono il nome Ashura, ovvero "Shura", in giapponese significano "strage, carneficina".
Trama
Due importanti scienziati, il dottor Kabuto e il dottor Inferno, durante una spedizione archeologica presso l'isola di Rodi, ritrovano complessi e pericolosi manufatti meccanici appartenuti ad un'antica civiltà. Il Dottor Inferno decide di sfruttare la scoperta per subdoli fini personali, tesi alla conquista del mondo. Kabuto, compresa la malvagità del collega, costruisce un robot meccanico adatto ad affrontare gli automi dello scienziato criminale, utilizzando una lega di sua invenzione, il Japanium, dotata di una resistenza incredibile.
Inferno decide di eliminare l'unico ostacolo ai suoi piani di conquista e invia i suoi fedeli soldati, le maschere di ferro, ad assassinare Kabuto.
Lo scienziato non riesce a opporre resistenza ma, prima di morire, riesce ad affidare al nipote Ryo, accorso troppo tardi suo aiuto, il potente robot combattente, Mazinga Z. Il giovane, entra a far parte del personale dell'Istituto per la ricerca dell'energia fotoatomica, un laboratorio condotto dal professor Yumi, un collega ed allivo del nonno.
Comincia così la lunga guerra fra le forze del bene e i terribili mostri meccanici inviati dal perfido scienziato. Ryo, aiutato dalla bella Sayaka, la figlia del professore del laboratorio, e dal buffo Boss, imparerà a pilotare il robot e impiegarlo efficacemente per sconfiggere i nemici.
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Finale
Il finale di Mazinga Z non è mai stato trasmesso in Italia poichè la RAI all'epoca acquistò solo 51 dei 92 episodi lasciando a metà la serie. Non è difficile immaginare che Mazinga Z dopo aver combattuto numerose battaglie contro i mostri combattenti sconfiggerà il dottor Inferno, il quale troverà la morte alla fine della serie.
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Storia Originale: Go Nagai
Regia: Yugo Serigawa, Mineo Soda, Takashi Katsumada, Norishige Shirane, Nobuo Onuki, Bonjin Nagaki, Yasuo Yamayoshi, Akinori Ikuse
Sceneggiatura : Susumu Takahisa, Keisuke Fujikawa.
Character Design: Yoshiyuki Hane
Musiche: Michiaki Watanabe
Backgrounds: Tadano Tsuji
Produttore esecutivo: Shoji Eto
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Etimologia dei nomi
Mazinga
Il termine "Mazinger" deriva da "Majin", una parola giapponese composta da due kanji, di cui il primo, "Ma" significa "demone", e il secondo, "Jin", significa "dio". La parola "Majin" quindi può significare "dio-demonio" o anche "dio malvagio" ma spesso in giapponese, una parola composta da due kanji dal significato diametralmente opposto, può voler indicare la duplicità dei significati per il medesimo soggetto. Nel caso in esame si può dire che il termine "Majin" voglia dire "un dio E un demonio" oppure "un dio O un demonio" ed è proprio questa l'accezione più corretta per il nome del super robot di Nagai. Sia nelle varie versioni del manga che nella versione animata, il dottor Juzo Kabuto, nonno di Koji, quando consegna la sua invenzione al nipote, gli spiega che Mazinga Z può diventare un dio o un demonio, a seconda dell'uso che se ne farà. E' possibile quindi tradurre il termine Mazinger con l'espressione "robot che può trasformare il suo pilota in un dio o in un demonio".
Koji Kabuto
Kabuto significa "elmo" e infatti il pilota, per controllare Mazinga, deve utilizzare una navetta che si incastra nel capo del robot. Il nome Koji (o Kouji), scritto con gli ideogrammi usati per questo personaggio, significa "primo figlio" o più semplicemente "Primo" e quindi volendo fare una traduzione letterale dal giapponese all'italiano, il protagonista avrebbe dovuto chiamarsi Primo Elmo. Sempre a proposito degli ideogrammi utilizzati per il nome proprio si può puntualizzare che il kanji "kou" significa anche "corazza" mentre "ji" significa "figlio" o "bambino". Se analizziamo il nome del personaggio che, secondo la tradizione giapponese, viene sempre preceduto dal cognome (Kabuto Koji), potremmo tradurre il tutto come "il figlio/bambino (ricoperto da) elmo e armatura", decisamente appropriato per il ruolo del protagonista.
Ashura
Ashura è il nome portato da una divinità guerriera portatrice di morte e distruzione. Il termine "Ashura" viene usato in espressioni che espimono il signifiato di "demone infuriato" o "diavolo scatenato". Inoltre gli ultimi due ideogrammi che compongono il nome Ashura, ovvero "Shura", in giapponese significano "strage, carneficina".
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