Recensione
Le vicende del villaggio di campagna più folle di questo mondo!
A cosa pensate se vi dico “Akira Toriyama”? A “Dragon Ball”, ovviamente!
Eppure, cinque anni prima di dare il via alla realizzazione del suo “capolavoro” il maestro Toriyama era già famoso per questa sua altra opera, “Dr. Slump & Arale”, che risale al 1980 e ha avuto una sua trasposizione in anime nel 1983.
La storia si svolge in un mondo simile a quello descritto in “Dragon Ball”: animali parlanti, dinosauri e tecnologie avanzatissime, ma più precisamente in un piccolo villaggio di campagna, situato sull’isola di Gengoro, il Penguin Village.
Il nostro protagonista questa volta si chiama Senbee Norimaki, meglio conosciuto come Dottor Slump (Ossia “Dottor Disastro”). Ventisei anni, single, a detta sua la persona più affascinante del mondo… anche se in realtà è basso, grasso, con una faccia enorme, pasticcione e maniaco.
Non si è mai capito il perché, comunque, un bel giorno, il dottor Norimaki decide di costruirsi una bambina robot che gli faccia compagnia e così nasce Arale, una bambina dotata di una forza straordinaria, pari soltanto alla sua enorme stupidità. Infatti Arale si comporta in continuazione come una stupida, non ha alcuna percezione della realtà, fa sempre un casino allucinante, ma, soprattutto, ha un modo di parlare tutto suo, fatto di frasi senza senso come “Ciriciao!” e “Hoyoyo!”. Vi ricorda qualcuno? Già, Arale è proprio molto simile al primo Goku, infatti nel volume 7 di “Dragon Ball”, quando Toriyama realizza un bel crossover tra Goku e i personaggi di “Dr. Slump”, i due bambini pestiferi ne combinano di tutti i colori insieme!
Bene! Come se già Senbee e Arale non fossero abbastanza folli, Toriyama inserisce nelle storie di questo manga un numero pressoché infinito di personaggi strampalati, a cominciare da Gacchan, un bizzarro essere simile ad un angelo che viene da un uovo preistorico e che diventerà il compagno di giochi di Arale, per arrivare agli amichetti di Arale: la teppistella Akane Kimidori, il patito di baseball Taro Soramame e il suo fratellino Pisuke, piccolissimo per la sua età e trattato da tutti come un bambino. E la lista continua con Midori Yamabuki, l’insegnante di Arale che fa battere il cuore del nostro Dr. Slump; il buffissimo Suppaman, parodia del celebre supereroe americano, basso, grasso, vendicativo ed egocentrico, che si trasforma nel supereroe mangiando umeboshi e che normalmente vive sotto le mentite spoglie del giornalista Kuuraku Kenta (Che è la traslitterazione in caratteri giapponesi di Clark Kent, Superman); Ronzaman, l’uomo – mosca alieno che si nutre di cacca; Chibiru, un piccolo diavoletto pestifero; Nikochan, il re alieno dell’universo, che poi è a forma di sedere; Skop, parodia di Spock di “Star Trek”; Kinoko Sarada, una bambina fissata con la moda e tantissimi altri personaggi folli, tra i quali come non citare il perfido Dottor Mashirito, l’acerrimo rivale del Dr. Norimaki, il cui nome è l’anagramma di quello di Torishima, il redattore del maestro Toriyama.
Le storie sono tutte autoconclusive e diverse tra loro: alcune raccontano le birichinate di Arale, altre i tentativi folli ed infruttuosi del Dr. Slump di avvicinare la professoressa Midori, altre raccontano delle strampalate invenzioni del dottore, altre degli scontri tra i due dottori, altre di eventi speciali come tornei sportivi creati dall’autore per far competere tra loro i suoi personaggi, altre ci mostrano i personaggi che ben conosciamo impegnati in realtà alternative, nel passato, nel futuro, nello spazio, nella parodia di un film poliziesco, altre sono veri e propri “racconti illustrati” come quelli di un libro per i bambini… e chi più ne ha, più ne metta!
In ogni episodio, comunque, la risata è garantita! Soprattutto grazie a Toriyama e al suo gusto per i giochi di parole, per le citazioni e per le parodie di qualsiasi cosa. Vi troveremo infatti citazioni e parodie da Gundam, Godzilla, Superman, Gamera, Alien, Star Trek, Star Wars, Indiana Jones, ET e da moltissime altre cose che non mancheranno di farci ridere a crepapelle, addirittura diventa vittima delle follie del Penguin Village persino il celebre Masakazu Katsura.
L’autore, invece, merita un discorso a parte. In “Dr. Slump”, Akira Toriyama dà sfogo al suo egocentrismo alla massima potenza, perché lo vediamo trasformare il suo redattore, i suoi amici, i suoi assistenti e la sua famiglia in personaggi del fumetto, nonché anche lui stesso, che compare spessissimo nel manga in svariate forme, come uomo, come robottino, come uccello…
Inoltre, tra un episodio e l’altro, Toriyama si diverte a inserire giochi ed extra di ogni tipo, raccontandoci anche della sua vita privata, inserendo le sue fotografie, raccontandoci di come ha originato quel mondo e quei personaggi così folli, e dimostrandosi ancora più folle dei personaggi che crea.
Un manga veramente comicissimo e unico nel suo genere, in quanto in nessun altro manga trovate esempi di meta – fumetto come qui, e in nessun altro manga personaggi, autore e lettore vanno di pari passo! Se vi piacciono i manga dove l’autore vi racconta un po’ di se stesso tramite i “Free Talk”, allora “Dr. Slump & Arale” è il manga che fa per voi, perché qui Toriyama fa molto di più!
Peccato non abbia continuato la tradizione con “Dragon Ball”, a mio parere inferiore a questo manga…
Le vicende del villaggio di campagna più folle di questo mondo!
A cosa pensate se vi dico “Akira Toriyama”? A “Dragon Ball”, ovviamente!
Eppure, cinque anni prima di dare il via alla realizzazione del suo “capolavoro” il maestro Toriyama era già famoso per questa sua altra opera, “Dr. Slump & Arale”, che risale al 1980 e ha avuto una sua trasposizione in anime nel 1983.
La storia si svolge in un mondo simile a quello descritto in “Dragon Ball”: animali parlanti, dinosauri e tecnologie avanzatissime, ma più precisamente in un piccolo villaggio di campagna, situato sull’isola di Gengoro, il Penguin Village.
Il nostro protagonista questa volta si chiama Senbee Norimaki, meglio conosciuto come Dottor Slump (Ossia “Dottor Disastro”). Ventisei anni, single, a detta sua la persona più affascinante del mondo… anche se in realtà è basso, grasso, con una faccia enorme, pasticcione e maniaco.
Non si è mai capito il perché, comunque, un bel giorno, il dottor Norimaki decide di costruirsi una bambina robot che gli faccia compagnia e così nasce Arale, una bambina dotata di una forza straordinaria, pari soltanto alla sua enorme stupidità. Infatti Arale si comporta in continuazione come una stupida, non ha alcuna percezione della realtà, fa sempre un casino allucinante, ma, soprattutto, ha un modo di parlare tutto suo, fatto di frasi senza senso come “Ciriciao!” e “Hoyoyo!”. Vi ricorda qualcuno? Già, Arale è proprio molto simile al primo Goku, infatti nel volume 7 di “Dragon Ball”, quando Toriyama realizza un bel crossover tra Goku e i personaggi di “Dr. Slump”, i due bambini pestiferi ne combinano di tutti i colori insieme!
Bene! Come se già Senbee e Arale non fossero abbastanza folli, Toriyama inserisce nelle storie di questo manga un numero pressoché infinito di personaggi strampalati, a cominciare da Gacchan, un bizzarro essere simile ad un angelo che viene da un uovo preistorico e che diventerà il compagno di giochi di Arale, per arrivare agli amichetti di Arale: la teppistella Akane Kimidori, il patito di baseball Taro Soramame e il suo fratellino Pisuke, piccolissimo per la sua età e trattato da tutti come un bambino. E la lista continua con Midori Yamabuki, l’insegnante di Arale che fa battere il cuore del nostro Dr. Slump; il buffissimo Suppaman, parodia del celebre supereroe americano, basso, grasso, vendicativo ed egocentrico, che si trasforma nel supereroe mangiando umeboshi e che normalmente vive sotto le mentite spoglie del giornalista Kuuraku Kenta (Che è la traslitterazione in caratteri giapponesi di Clark Kent, Superman); Ronzaman, l’uomo – mosca alieno che si nutre di cacca; Chibiru, un piccolo diavoletto pestifero; Nikochan, il re alieno dell’universo, che poi è a forma di sedere; Skop, parodia di Spock di “Star Trek”; Kinoko Sarada, una bambina fissata con la moda e tantissimi altri personaggi folli, tra i quali come non citare il perfido Dottor Mashirito, l’acerrimo rivale del Dr. Norimaki, il cui nome è l’anagramma di quello di Torishima, il redattore del maestro Toriyama.
Le storie sono tutte autoconclusive e diverse tra loro: alcune raccontano le birichinate di Arale, altre i tentativi folli ed infruttuosi del Dr. Slump di avvicinare la professoressa Midori, altre raccontano delle strampalate invenzioni del dottore, altre degli scontri tra i due dottori, altre di eventi speciali come tornei sportivi creati dall’autore per far competere tra loro i suoi personaggi, altre ci mostrano i personaggi che ben conosciamo impegnati in realtà alternative, nel passato, nel futuro, nello spazio, nella parodia di un film poliziesco, altre sono veri e propri “racconti illustrati” come quelli di un libro per i bambini… e chi più ne ha, più ne metta!
In ogni episodio, comunque, la risata è garantita! Soprattutto grazie a Toriyama e al suo gusto per i giochi di parole, per le citazioni e per le parodie di qualsiasi cosa. Vi troveremo infatti citazioni e parodie da Gundam, Godzilla, Superman, Gamera, Alien, Star Trek, Star Wars, Indiana Jones, ET e da moltissime altre cose che non mancheranno di farci ridere a crepapelle, addirittura diventa vittima delle follie del Penguin Village persino il celebre Masakazu Katsura.
L’autore, invece, merita un discorso a parte. In “Dr. Slump”, Akira Toriyama dà sfogo al suo egocentrismo alla massima potenza, perché lo vediamo trasformare il suo redattore, i suoi amici, i suoi assistenti e la sua famiglia in personaggi del fumetto, nonché anche lui stesso, che compare spessissimo nel manga in svariate forme, come uomo, come robottino, come uccello…
Inoltre, tra un episodio e l’altro, Toriyama si diverte a inserire giochi ed extra di ogni tipo, raccontandoci anche della sua vita privata, inserendo le sue fotografie, raccontandoci di come ha originato quel mondo e quei personaggi così folli, e dimostrandosi ancora più folle dei personaggi che crea.
Un manga veramente comicissimo e unico nel suo genere, in quanto in nessun altro manga trovate esempi di meta – fumetto come qui, e in nessun altro manga personaggi, autore e lettore vanno di pari passo! Se vi piacciono i manga dove l’autore vi racconta un po’ di se stesso tramite i “Free Talk”, allora “Dr. Slump & Arale” è il manga che fa per voi, perché qui Toriyama fa molto di più!
Peccato non abbia continuato la tradizione con “Dragon Ball”, a mio parere inferiore a questo manga…
Commenta