Pare che il western sia diventato di moda nel Sol Levante: dopo lo straordinario Cowboy Beebop non pochi manga ed anime hanno preso spunto dalla mitica frontiera, dai duelli al tramonto, dagli immancabili saloon. In questo revival del west si inserisce anche questo Etcetera, nuova uscita Playpress e nuovo frutto della collaborazione con To Nakazaki, autore del folle IN23H, edito da questa casa pochi mesi fa e del delirante Changing Foo, edito tempo fa da Star Comics su Kappa Magazine.
L'atmosfera western in questo caso, pur essendo completamente a-storica e fantasiosa, è decisamente marcata, con saloon, donnine, bari e razziatori a farla da padrone durante il viaggio di Ming Chao e del reverendo(?) Baskerville.
La storia: Ming Chao ha un'unico sogno nella vita:diventare una diva di Hollywood, peccato che il suo Q.I. sia pari a zero e che sia in tutto e per tutto un concentrato di difetti, non fosse per la Etogun...come avete detto? Cos'è una Etogun? Semplicemente la più potente pistola del west! Costruita dal defunto nonno di Ming Chao, questa pistola spara colpi invincibili, purchè entri a contatto con sostanze animali, animali che devono appartenere allo zodiaco cinese (ma per essere un mangaka bisogna per forza essere degli psicopatici?). E'proprio quest'arma a spingere il reverendo(ma sarà proprio un prete?) Baskerville a seguire la svampita ragazzina nel suo viaggio verso la fama, anche se pare nascondere più di un segreto.
Come abbiamo già detto To Nakazaki è autore del già edito IN23H e di Changing Foo, ed il suo tratto presenta i pregi e difetti già visti in questi due manga: personaggi assurdi quasi sempre in super defomed ben definiti e tratteggiati, discrete retinature, ma sfondi a volte poveri ed un'eccessiva confusione nelle deliranti scene d'azione; niente che pregiudichi comunque uno stile nel complesso simpatico ed appropriato al tono del fumetto. La storia, va da sè, pur non brillando per originalità, presenta delle buone idee e lascia ben sperare per il futuro(in fondo siamo solo al primo volume!), mentre l'edizione Playpress si fa notare per la fedeltà ai volumi originali, per la buona rilegatura, per un'adattamento nel complesso corretto, ma anche, purtroppo, per non poche magagne nel lettering e per la bassa qualità della carta. Concludendo, un manga discreto con delle buone potenzialità che credo meriti una visione attenta.
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