io sto viaggiando ad una media di due seghe al giorno e mi diverto tantissimo
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Il vento muto fra i gangli dei pensieri
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Ho ripreso a segarmi, va tutto meglio ora. Ho addirittura finto qualche gemito, mi sono sentito una troia.
La Supersecca del mio cuore mi invita ad uscire ma è irrispettosa, ho declinato. Non sarò mai un suo minion, potessi crepare. Ti dominerò, Supersecca del mio cuore; se così non sarà allora moriremo entrambi senza toccarci. Resto a casa pur di non dartela vinta, lurida troia magra. Spero ti gettino dell'acido in faccia così non ti amerei più e potrei continuare a fare quello che ho sempre fatto prima di conoscerti: stalkerare.
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Originariamente inviato da enzmarsi Visualizza il messaggio
A questo punto anche Scatman's World.
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Un'altra supersecca in vista, la chiamerò Supersecca delle nevi per via del suo cranio finnico. Mi ha chiesto l'amicizia, l'amore mio, da quella notte in cui la riaccompagnai a Re di Roma; le sue zampette agili e foderate di longilinei muscoli saltavano il bordo dell'abitacolo. Prezioso gioello del nord, se solo potessi infilare il mio naso nel tuo buco del culo ovviamente rosa. Ho aspettato molto a causa tua e alla fine, come accade sempre più spesso, la mia tattica è risultata vincente.
prima di aggiunterti però sarà meglio che tolga Michelangelo il fistatoreUltima modifica di enzmarsi; 20-08-2012, 14:49.
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Ecco come dovrebbero essere le nostre storie d'amore (gay, poi si scoprirà con l'avanguardia intellettuale del cinema).
Musica e jet inclusi:
A 1:06 ciò che faccio sempre e che farei con S. in questo momento. Giaccone patchato, col pellicciotto, incluso.
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Inoltre ricordo che da giovanissimo, ero con la mia fidanzatina stupida - L., attualmente credo sia una pornostar o poco ci manca - e parlavamo della bellezza delle star del cinema. Le citai Tom Cruise. Lei però non sapeva chi fosse, io, sgomento, glielo raccontavo. Dopo qualche minuto mi sono sentito talmente ricchiòne che mi vergogno ancora di quelle descrizioni tanto romantiche dell'uomo.
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La milanese deve essere tua sennò hai sbagliato tutto nella vita.
Lei la conobbi un giorno, credo fosse primavera, nella cucina del posto in cui faccio "attivismo". Mi ha insegnato a tagliare il formaggio, le zucchine, con un coltello addirittura. A fine turno s'era fatta ovviamente notte fonda e lei, il mio nuovo amore insolito, non poteva tornare senza mezzi pubblici. Non mi offrii subito, nemmeno platealmente, mantenni un certo fasullo disinteresse per le sue gambe. Poi mi feci avanti.
La riaccompagnai a casa, parlava molto e chiedeva molto. Io, guidando, non potevo succhiarle la fica con gli occhi quindi facevo quel che potevo con l'angolo più estremo della mia visuale. Le sue cosce erano mie per quei 10-15°. La scopavo di sbieco e fremevo. Arrivati in zona sua si fece lasciare distante dal portone, poichè mi avrebbe allungato di molto il giro in macchina e salutandola mi disse che sarebbe stato bello rivedersi lì. Io sorrisi, mostrandomi il meno coinvolto possibile, e la scopai da dietro quando si voltò per dirigersi leggiadra al suo giaciglio delle fiabe del nord. Non la contattai più direttamente, aspettavo di rincontrarla casualmente ma non è successo più. Neanche nei nostri progetti ecologici sono riuscito ad incrociarla. Su FB l'ho ignorata per lunghi mesi ma ora è venuto il momento che la amo.
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Macchè sbagliato, tornerà l'estate prossima e mi ospiterà a Milano quando vado. Lei poi ha letto delle cose che ho scritto al cellulare del mio amico Duncan in cui ne parlavo.
Se l'è presa perché ho scritto che delle tre è quella che mi eccitava di meno, allora la sera successiva ha voluto chiedermi il motivo con un piglio deciso a dimostrarmi in torto. Approccio e attrazione conclusi, next. In meno di mezz'ora.
Apro una parentesi: mi ha fatto piacere che delle tre lei mi ha semi-isolato, mentre la sua amica bionda era vagamente attratta, ma siccome piace al mio amico Duncan non l'ho scocciata troppo (gioco di squadra. Insomma, io gli faccio da spalla perché è un uomo triste, lui mi molla nel momento del bisogno), le ho solo afferrato la coscia quando mi ha detto che non è vero che ce le ha così sode come dico. L'altra partiva il 15 per Tenerife. Mi ha baciato e mi ha detto che non si dimenticherà di me.
Comunque la milanese dopo venti minuti mi ha fatto spostare di qualche metro dai tavolini, le ho messo la mano sinistra al collo. L'ho carezzata qualche secondo poi l'ho lasciata per salutare un po' di amici. Poi una cosa tira l'altra e l'ho persa di vista. Mi ha aggiunto sul social ma non ci ho chattato. Non ricordo quando partono però.
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