Visto che sto scrivendo un articolo sul nuovo anno scolastico e non mi viene niente faccio una pausa e vi sottopongo un argomento da CAV-advanced.
Emozioni.
Si sa, gli esseri umani vivono sottoposti ogni ora a un notevole numero di emozioni che talvolta hanno ripercussioni persino fisiche.
Ma se ci addentriamo un po' più sullo specifico, si dice che il genere maschile sia meno esposto alle emozioni e applichi in modo più coerente, come schema di pensiero, le basi del ragionamento logico.
Le donne invece sono spesso investite da una tempesta di emozioni alla quale difficilmente riescono a resistere. Con questo non sto dicendo che siano banderuole o come quei segnalatori di intensità del vento che si vedono agli aeroporti e di cui Hirilol saprà spiegarci meglio.
Il mio parere è che tra quello che dichiara una donna, e quello che poi mette in pratica, soprattutto a livello sentimentale, ci sia una marea di emozioni e considerazioni immediate (e quindi illogiche - se per logica intendiamo l'applicare il ragionamento deduttivo classico).
Ci sono tante emozioni che determinano l'agire umano, sia in senso teleologico sia in senso causale.
Le prime che vengono in mente sono solitamente positive:
Felicità
Tranquillità
Amore
Benessere
Euforia
Ma ce ne sono in realtà molte altre, spesso negative, che in un certo senso evitiamo di indurre per non fare del male, o per non sembrare idioti/strònzi/malvagi:
Paura
Dolore
Tristezza
Perdita/lutto (in senso lato)
Eccetera.
Il senso di perdita, anche se non lo suscitiamo troppo volontariamente, è uno dei leganti più forti di un rapporto interpersonale. Lui che minaccia di andarsene. Lei che minaccia di andarsene. Il definitivo è convincente, insomma.
Ora, secondo voi, dando per plausibile questa premessa, suscitare volontariamente emozioni negative in un rapporto, quali effetti credete che possa produrre? Che esperienze pratiche avete IT?
Siete in un mondo tutto fiori e cioccolatini e giacche sulla pozzanghera?
Emozioni.
Si sa, gli esseri umani vivono sottoposti ogni ora a un notevole numero di emozioni che talvolta hanno ripercussioni persino fisiche.
Ma se ci addentriamo un po' più sullo specifico, si dice che il genere maschile sia meno esposto alle emozioni e applichi in modo più coerente, come schema di pensiero, le basi del ragionamento logico.
Le donne invece sono spesso investite da una tempesta di emozioni alla quale difficilmente riescono a resistere. Con questo non sto dicendo che siano banderuole o come quei segnalatori di intensità del vento che si vedono agli aeroporti e di cui Hirilol saprà spiegarci meglio.
Il mio parere è che tra quello che dichiara una donna, e quello che poi mette in pratica, soprattutto a livello sentimentale, ci sia una marea di emozioni e considerazioni immediate (e quindi illogiche - se per logica intendiamo l'applicare il ragionamento deduttivo classico).
Ci sono tante emozioni che determinano l'agire umano, sia in senso teleologico sia in senso causale.
Le prime che vengono in mente sono solitamente positive:
Felicità
Tranquillità
Amore
Benessere
Euforia
Ma ce ne sono in realtà molte altre, spesso negative, che in un certo senso evitiamo di indurre per non fare del male, o per non sembrare idioti/strònzi/malvagi:
Paura
Dolore
Tristezza
Perdita/lutto (in senso lato)
Eccetera.
Il senso di perdita, anche se non lo suscitiamo troppo volontariamente, è uno dei leganti più forti di un rapporto interpersonale. Lui che minaccia di andarsene. Lei che minaccia di andarsene. Il definitivo è convincente, insomma.
Ora, secondo voi, dando per plausibile questa premessa, suscitare volontariamente emozioni negative in un rapporto, quali effetti credete che possa produrre? Che esperienze pratiche avete IT?
Siete in un mondo tutto fiori e cioccolatini e giacche sulla pozzanghera?
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