Ok, allora tieniti forte perché questa è un'esperienza unica, roba da viaggio ai confini della realtà.
Premessa: la storia è IT, visto che la tipa l'ho conosciuta tramite internet.
Come dicevo, convinto di passare un pomeriggio romantico e dolce con sta tipa, mi son beccato a dover uscire con lei accompagnata da paparino e fratellino.
Colto alla sprovvista ed impossibilitato a trovare una scusa degli ultimi cinque secondi, decido di salvare il salvabile ed accetto di salire in macchina.
Intanto noto con piacere che il fratellino (che secondo me la sapeva lunga) s'era preso il posto a fianco del guidatore in modo da lasciarmi dietro con sua sorella... la quale però ben pensa di dire "dai Christian, lascia il posto ad Enrico!".
A nulla son serviti i miei "ma no, tranquilli... sto benissimo anche dietro", dato che suo padre ha colto la palla al balzo e PRETESO che il figlio facesse a cambio con me; così mi son ritrovato per tutto il viaggio (un'ora e ciapa) a dover chiacchierare con sto terrone i cui unici interessi nella vita erano le telenovelas, l'eucarestia domenicale, i Pooh (colonna sonora dell'intero viaggio) e le pizzette.
E lì già porconavo mentalmente, ma mi ripetevo di star calmo, che tanto ci sarebbe stato sicuramente il momento di vivere il sogno romantico che mi ero prefissato, con me e lei pattinando mano nella mano con sguardi d'intesa e parole dolci. Chissà, magari in un momento di distrazione dei due ospiti indesiderati sarei anche riuscito a metterle un po'di lingua in bocca.
A questo punto, però, mi rendo conto di non aver considerato un certo particolare: io non avevo mai pattinato sul ghiaccio, e anche sulle rotelle ci ero andato solo tre volte (l'ultima delle quali mi aveva causato una frattura). Il fatto di non aver trovato pattini della mia misura, se non un paio mezzi rotti, non contribuì a migliorare il mio già precario equilibrio, e se sommate a questo il fatto che ho una gamba più corta di due centimetri, capite bene che ho passato la maggior parte del tempo col culo per terra.
Ma anche questo scenario non sarebbe stato male: una situazione alla shounen-romance dove il protagonista goffo cade ripetutamente e la ragazza divertita va a dargli una mano, insegnandogli a pattinare, per poi finire entrambi per terra con conseguente palpeggiamento gratuito. Nah, lei ha continuato a pattinare per i caz.zi suoi come nulla fosse, ignorandomi totalmente, se non per qualche "dai su, non è difficile dopo che ci prendi la mano". Stron.za.
La invito a fare una pausa al bar, quasi controvoglia, e rifiuta dicendomi di andare pure a prendere qualcosa mentre lei continua a girare intorno alla pista senza un vero scopo.
Arriviamo a fine giornata. Io ho le gambe a pezzi e il culo viola, lei non mi caga di striscio, il fratellino che ride come un coglione e il padre che si sta gustando la sua terza pizzetta comprata al bar del palaghiaccio. "Allora, vi siete divertiti?" mi fa... lei risponde di sì, tutta sorridente, io sdrammatizzo con un "esperienza interessante... ma non fa per me".
Saliamo in macchina, dove sotto le note di Uomini Soli decido di tirare le somme di questa giornata. La tipa è carina da un punto di vista prettamente estetico... ma al di là di questo è completamente priva di sex appeal, antipatica, cultura zero (non è in grado di parlare di nulla a parte del nuoto), esperienza sentimentale al di sotto della mia (quindi molto poca) e col padre rompicoglioni. Non aveva neppure amiche fighe da presentarmi (non aveva amiche).
Alla luce di ciò, ho fatto l'unica cosa che potevo fare, tagliando completamente i ponti con lei senza la benché minima spiegazione o preavviso, smettendo di cercarla e di rispondere ai suoi SMS. Mitico il suo ultimo messaggio: "Che fine hai fatto? Perché non mi chiami più?", al quale naturalmente non è pervenuta risposta alcuna.
Premessa: la storia è IT, visto che la tipa l'ho conosciuta tramite internet.
Come dicevo, convinto di passare un pomeriggio romantico e dolce con sta tipa, mi son beccato a dover uscire con lei accompagnata da paparino e fratellino.
Colto alla sprovvista ed impossibilitato a trovare una scusa degli ultimi cinque secondi, decido di salvare il salvabile ed accetto di salire in macchina.
Intanto noto con piacere che il fratellino (che secondo me la sapeva lunga) s'era preso il posto a fianco del guidatore in modo da lasciarmi dietro con sua sorella... la quale però ben pensa di dire "dai Christian, lascia il posto ad Enrico!".
A nulla son serviti i miei "ma no, tranquilli... sto benissimo anche dietro", dato che suo padre ha colto la palla al balzo e PRETESO che il figlio facesse a cambio con me; così mi son ritrovato per tutto il viaggio (un'ora e ciapa) a dover chiacchierare con sto terrone i cui unici interessi nella vita erano le telenovelas, l'eucarestia domenicale, i Pooh (colonna sonora dell'intero viaggio) e le pizzette.
E lì già porconavo mentalmente, ma mi ripetevo di star calmo, che tanto ci sarebbe stato sicuramente il momento di vivere il sogno romantico che mi ero prefissato, con me e lei pattinando mano nella mano con sguardi d'intesa e parole dolci. Chissà, magari in un momento di distrazione dei due ospiti indesiderati sarei anche riuscito a metterle un po'di lingua in bocca.
A questo punto, però, mi rendo conto di non aver considerato un certo particolare: io non avevo mai pattinato sul ghiaccio, e anche sulle rotelle ci ero andato solo tre volte (l'ultima delle quali mi aveva causato una frattura). Il fatto di non aver trovato pattini della mia misura, se non un paio mezzi rotti, non contribuì a migliorare il mio già precario equilibrio, e se sommate a questo il fatto che ho una gamba più corta di due centimetri, capite bene che ho passato la maggior parte del tempo col culo per terra.
Ma anche questo scenario non sarebbe stato male: una situazione alla shounen-romance dove il protagonista goffo cade ripetutamente e la ragazza divertita va a dargli una mano, insegnandogli a pattinare, per poi finire entrambi per terra con conseguente palpeggiamento gratuito. Nah, lei ha continuato a pattinare per i caz.zi suoi come nulla fosse, ignorandomi totalmente, se non per qualche "dai su, non è difficile dopo che ci prendi la mano". Stron.za.
La invito a fare una pausa al bar, quasi controvoglia, e rifiuta dicendomi di andare pure a prendere qualcosa mentre lei continua a girare intorno alla pista senza un vero scopo.
Arriviamo a fine giornata. Io ho le gambe a pezzi e il culo viola, lei non mi caga di striscio, il fratellino che ride come un coglione e il padre che si sta gustando la sua terza pizzetta comprata al bar del palaghiaccio. "Allora, vi siete divertiti?" mi fa... lei risponde di sì, tutta sorridente, io sdrammatizzo con un "esperienza interessante... ma non fa per me".
Saliamo in macchina, dove sotto le note di Uomini Soli decido di tirare le somme di questa giornata. La tipa è carina da un punto di vista prettamente estetico... ma al di là di questo è completamente priva di sex appeal, antipatica, cultura zero (non è in grado di parlare di nulla a parte del nuoto), esperienza sentimentale al di sotto della mia (quindi molto poca) e col padre rompicoglioni. Non aveva neppure amiche fighe da presentarmi (non aveva amiche).
Alla luce di ciò, ho fatto l'unica cosa che potevo fare, tagliando completamente i ponti con lei senza la benché minima spiegazione o preavviso, smettendo di cercarla e di rispondere ai suoi SMS. Mitico il suo ultimo messaggio: "Che fine hai fatto? Perché non mi chiami più?", al quale naturalmente non è pervenuta risposta alcuna.
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