ero indeciso se mettere questa notizia su Ufo,Misteri & Paranormale
Oltre 250 orgasmi al giorno
La storia vera di Ellie Allen
Sembra incredibile eppure quanto stiamo per raccontarvi è una storia vera verificata scientificamente. Una ragazza londinese che risponde al nome di Ellie Allen ha raccontato al settimanale News of the World di soffrire della Sindrome di eccitamento sessuale permanente (Psas). In pratica la giovane, un’avvenente brunetta di 28 anni, ha qualcosa come 250 orgasmi al giorno, uno ogni 6 minuti circa. Quello che per tanti sarebbe un problema sembra però non pesare alla ragazza che si lamenta soltanto di non trovare un uomo abbastanza resistente: "Il difficile – ha commentato – è trovare un uomo che riesca a stare al mio passo".
Lei vorrebbe poter risolvere questo problema una volta per tutte, e avere così una vita normale, ma per la Psas non esiste una cura. Gli orgasmi alcune volte arrivano senza preavviso e la costringono a strillare, anche pubblicamente. "La gente pensa che avere orgasmi tutto il tempo sia piacevole – ha detto al giornale - ma mi guardano come se fossi pazza perché trattengo sempre i miei gemiti oppure mi allontano via per i miei momenti privati".
Avere un orgasmo ogni 6 minuti significa non poter fare quasi niente. "Se vado a fare shopping – ha spiegato - lo strusciamento con le altre persone mi causa attacchi. Per non parlare di scale mobili e ascensori, quelli sono insopportabili. E anche il lavoro d'ufficio mi è impossibile: le suonerie dei telefoni o anche la sola fotocopiatrice mi fanno impazzire". Una volta, ha raccontato la giovane, ne ha avuto addirittura uno davanti ad un poliziotto che, inconsapevole, l'aveva fermata a un semaforo.
Secondo quanto spiegato dal dottor David Goldmeier del St Mary's Hospital di Londra la vita di Allen, come quella di tutte le persone affette da questa sindrome, non è certo piacevolissima. Questa malattia, diagnosticata per la prima volta nel 2001, crea forte disagio e stress. Generalmente scaturisce dopo aver smesso di prendere particolari antidepressivi. Non esistendo una cura vera e propria l’unica cosa che i malati possono fare è usare gel anestetici capaci di intorpidire le sensazioni.
Per la ragazza una sola soddisfazione: “Non trovo mai un uomo che segua il mio ritmo ma almeno li faccio tutti contenti: mi fanno raggiungere l'apice nei primi minuti e ne guadagna la loro autostima".
giornaletecnologico.it (23 Maggio 2006)
Oltre 250 orgasmi al giorno
La storia vera di Ellie Allen
Sembra incredibile eppure quanto stiamo per raccontarvi è una storia vera verificata scientificamente. Una ragazza londinese che risponde al nome di Ellie Allen ha raccontato al settimanale News of the World di soffrire della Sindrome di eccitamento sessuale permanente (Psas). In pratica la giovane, un’avvenente brunetta di 28 anni, ha qualcosa come 250 orgasmi al giorno, uno ogni 6 minuti circa. Quello che per tanti sarebbe un problema sembra però non pesare alla ragazza che si lamenta soltanto di non trovare un uomo abbastanza resistente: "Il difficile – ha commentato – è trovare un uomo che riesca a stare al mio passo".
Lei vorrebbe poter risolvere questo problema una volta per tutte, e avere così una vita normale, ma per la Psas non esiste una cura. Gli orgasmi alcune volte arrivano senza preavviso e la costringono a strillare, anche pubblicamente. "La gente pensa che avere orgasmi tutto il tempo sia piacevole – ha detto al giornale - ma mi guardano come se fossi pazza perché trattengo sempre i miei gemiti oppure mi allontano via per i miei momenti privati".
Avere un orgasmo ogni 6 minuti significa non poter fare quasi niente. "Se vado a fare shopping – ha spiegato - lo strusciamento con le altre persone mi causa attacchi. Per non parlare di scale mobili e ascensori, quelli sono insopportabili. E anche il lavoro d'ufficio mi è impossibile: le suonerie dei telefoni o anche la sola fotocopiatrice mi fanno impazzire". Una volta, ha raccontato la giovane, ne ha avuto addirittura uno davanti ad un poliziotto che, inconsapevole, l'aveva fermata a un semaforo.
Secondo quanto spiegato dal dottor David Goldmeier del St Mary's Hospital di Londra la vita di Allen, come quella di tutte le persone affette da questa sindrome, non è certo piacevolissima. Questa malattia, diagnosticata per la prima volta nel 2001, crea forte disagio e stress. Generalmente scaturisce dopo aver smesso di prendere particolari antidepressivi. Non esistendo una cura vera e propria l’unica cosa che i malati possono fare è usare gel anestetici capaci di intorpidire le sensazioni.
Per la ragazza una sola soddisfazione: “Non trovo mai un uomo che segua il mio ritmo ma almeno li faccio tutti contenti: mi fanno raggiungere l'apice nei primi minuti e ne guadagna la loro autostima".
giornaletecnologico.it (23 Maggio 2006)
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