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[ITALIA] Pane e simili

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  • [ITALIA] Pane e simili

    Qui inseriremo ogni giorno una nuova ricetta

    Comincio io con la piadina ROMAGNOLA

    Piadina Romagnola

    Ingredienti:
    Ingredienti per 8 piadine. Per l'impasto: 500 g farina bianca, 1 cucchiaino colmo di sale, 1 bustina dì Lievito PIZZAIOLO, 40 g di strutto o burro a temperatura ambiente e 250 ml di acqua. Per la farcitura: 500 g formaggio tipo stracchino magro, 1 mazzetto di rucola e il pepe.

    Preparazione:
    Setacciare la farina in una terrina larga, aggiungervi il sale ed il lievito setacciato, mescolare bene, quindi unire lo strutto e un pò per volta l'acqua, amalgamando il tutto con l'aiuto di una forchetta. Lavorare velocemente con le mani, fino ad ottenere un impasto ben amalgamato. Dividere l'impasto in 8 parti uguali e con un matterello stendere ogni parte in un disco sottile del diametro di 26 cm circa. In una padella di uguale diametro, ben calda, cuocere le piadine su ciascun lato a fuoco medio per 1-2 minuti. Togliere le piadine dalla padella e farcirle con formaggio, rucola ed un pò di pepe, ripiegandole a mezzaluna. Servire le piadine ben calde.


    Tempo di cottura: 2'



    Buon Appetito

  • #2
    Le tigelle sono dischi di pasta cotti all'interno di dischi di pietra refrattaria, detti appunto "tigelli", all'interno dei quali un tempo si mettevano anche foglie di castagno. Di norma vengono farcite con pesto di carne, parmigiano e rucola. Secondo la tradizione, le tigelle hanno natali modenesi, ma si preparano anche in moltissime località della provincia di Bologna.
    Le crescentine, invece, vanno fritte e si gonfiano (a Modena le chiamano anche gnocco fritto). La crescentina tipica viene farcita con prosciutto crudo e stracchino, oppure con la mostarda bolognese, che è una marmellata di mele cotogne dal sapore particolarissimo.

    Le ricette:

    TIGELLE



    (dose per circa 25 tigelle)
    1 kg farina
    1 bicchiere di latte
    1 bicchiere di acqua minerale frizzante
    3 cucchiai olio di oliva
    un pizzico di bicarbonato
    50 g lievito di birra
    sale

    Formate con una fontana con la farina e versatevi il lievito sciolto in acqua e latte, insieme all'acqua, all'olio, al bicarbonato e al sale. Impastate per alcuni minuti e lasciate riposare la pasta sotto un canovaccio per una o due ore. Con la pasta formate dei cilindri dello spessore di circa 2-3 cm e strappateli a tocchetti di 2 cm circa (le nonne si sono sempre raccomandate di non usare il coltello perchè "porta male"). Con i pezzetti di pasta fate delle palline, ruotando la mano con una leggera pressione e raccogliendo intorno le dita, in modo che ciascuna abbia un piccolo buco al di sotto. Lasciate riposare per mezz'ora, poi appiattite leggermente le palline, in modo che abbiano circa 10 cm di diametro e mezzo cm di altezza. Cuocetele negli appositi stampi, già scaladati, e mangiatele calde, tagliandole a metà e farcendole.

    CRESCENTINE


    500g farina
    25 g lievito di birra
    30 g strutto (se non ve la sentite, sostituitelo con burro)
    3 dl latte misto ad acqua minerale frizzante
    mezzo cucchiaio di zucchero
    sale
    1kg di strutto freschissimo e di prima qualità per friggere (o 1 lt olio di semi di arachidi)

    Formate una fontana con la farina, intiepidite un po' di latte e scioglietevi il lievito di birra con un po' di zucchero, versate nel cratere insieme al latte misto ad acqua, allo strutto e salando nella parte esterna. Impastate in modo che il composto sia liscio e omogeneo e lasciate lievitare per circa 2 ore in un luogo tiepido e asciutto. tirate con il mattarello delle sfoglie piuttosto sottili (3 o 4 mm) e tagliatele a rombetti (di solito di 5/7 cm di lato). In una grande padella per fritti, possibilmente di ferro, fate sciogliere lo strutto e portatelo a una temperatura molto elevata, friggete le crescentine poco per volta, girandole delicatamente una sola volta e poi fatele asciugare su carta assorbente. Servitele ben calde.

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    • #3
      Torta al testo
      il testo è un piano circolare di schegge di marmo e creta o di ghisa alto più o meno un centimetro che si pone sul fuoco (gas o piano della stufa) e su cui va cotta la torta. Un tempo si usavano "schiacce" di pietra refrattaria posti sopra la fiamma del camino

      La ricetta è molto varia ogni famiglia ha la sua, quella tradizionale perugina prevedeva solo acqua, farina, olio e bicarbonato, poi si sono aggiunti altri ingredienti.
      La ricetta che posto è quella che faccio io.
      Ingrdienti:
      500 g di farina
      4 cucchiai di olio
      2 cucchiai di latte
      poco pecorino, o parmigiano (sui 60 gr, ma anche meno)
      sale
      2 uova
      1 cartina di lievito
      acqua q.b.

      si pone la farina a fontana sulla spianatoia, si aggiungono tutti gli ingredienti e si impasta finio ad un ottenere un impasto della consistenza del pane e che va spianto in un disco alto un paio di cm
      alcuni non mettono le uova altri non mettono il pecorino altri ancora usano il bicarbonato al posto del lievito in polvere, potete provare i diversi modi e poi scegliere quella che più vi aggrada

      il disco di pasta va poi messo sul testo gia caldo e la parte "esposta" va buchettata con una forchetta, quando il lato a contatto del testo è cotto va girata e fatta cuocere sull'altro lato, quello precedentemente buchettato (il lato gia cotto non va forato)


      Una volta cotta la torta va tagliata a spicchi, i quali possono essere usati al posto del pane oppure spaccati e farciti con erba e salsiccie, o solo salsicce, o con il prosciutto o rucola e stracchino, oppure se volete un dolce potete farcirla con la nutella, in questo caso però è meglio usare la ricetta con il lievito in polvere e poco o niente formaggio, per evitare che la torta risulti troppo salata

      P.s: molto probabilmente non troverete dei testi umbri se non in negozzi della regione, in questi casi potete usare il testo romagnolo/crepiera, che ormai si trova in commercio ovunque, il risultato non è proprio identico, ma è comunque buono.
      Ultima modifica di Dracon; 02-02-2006, 15:17.
      La Storia di Gabriel La Storia di Mavors
      Il ritorno Trattato di Anatomia
      L'Addio Topi!


      Ed ecco verso noi venir per nave
      un vecchio, bianco per antico pelo,
      gridando: «Guai a voi, anime prave!
      Non isperate mai veder lo cielo:
      i' vegno per menarvi a l'altra riva
      ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.


      Divina Commedia. Inferno,Canto III

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