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Norwegian Wood

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  • Norwegian Wood

    Tokyo, 1969. Watanabe, un tranquillo e serio studente universitario, incerto su come gestire i rapporti con le persone accanto a sé, prova una profonda devozione nei confronti di Naoko, una bella e introversa giovane donna che conosce dai tempi del liceo. Ma la loro passione reciproca è segnata dalla tragica morte del loro migliore amico Kizuki, avvenuta anni prima. Watanabe percepisce un senso di morte ovunque si trovi, mentre Naoko sente che una parte essenziale di sé è andata perduta per sempre. La sera del ventesimo compleanno di Naoko, i due giovani fanno finalmente l'amore. Tuttavia, poco dopo, Naoko decide di lasciare l'università e Watanabe non ha più modo di vederla. È in quel momento che Midori, una ragazza che è l'esatto opposto di Naoko – estroversa, vivace, sicura di sé – irrompe nella vita di Watanabe...


    http://cinema-tv.corriere.it/film/no...06_20_69.shtml



    Mmmmmmhhhhh !!!!
    Che ne pensi Ichi?
    All hail Paul the glorious octopus !

  • #2
    Il libro di Haruki Murakami: Noruwei no mori (Norwegian Wood) è, secondo me, uno dei più bei romanzi di sempre, anche se mi piacerebbe dire che è forse il più bel romanzo di sempre.
    Il film non so, ma ne so così poco su chi ha curato lo screenplay e tutto il resto che non ho avanzo nessun commento.
    Comunque, in ogni caso, andrò a vederlo e comprerò il blue ray. Lo aspettavo da prima di nascere.


    Clan Spammer Severi ma giusti.

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    • #3
      Essendo anche per me il libro di Murakami uno dei romanzi più belli, sono curioso di vedere se anche il regista ha interpretato il romanzo come lo ho interpretato io, nella descrizione dei luoghi, nella caratterizzazione dei personaggi e nelle emozioni che certe parti mi ha suscitato.
      Lo vedrò sicuramente appena ne avrò l'occasione.
      All hail Paul the glorious octopus !

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      • #4
        Ultima modifica di blasowski; 02-09-2010, 16:57.

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        • #5
          Un'unica info: è bellissimo.


          Clan Spammer Severi ma giusti.

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          • #6
            Confermo, stupendo.

            Ma non credo potrei reggere il film.
            Tanto, troppo intenso, da risultare del tutto indigesto... però dubito resisterò alla tentazine di vederlo
            With Ponies
            and Rainbows
            and Apples
            and Ponies

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            • #7
              Norwegian Wood (Concorso) di Tran Anh Hung

              1967; Watanabe, Naoko e Kizuki sono diventati ormai amici per la pelle. Un giorno Kizuki si suicida, e Watanabe va via dalla città. Anni dopo il ragazzo ritrova la sua amica e i due cominciano nuovamente a frequentarsi. S’innamorano e fanno l’amore. Ma Naoko dalla morte di Kizuki è definitivamente cambiata, e Watanabe fa amicizia con Midori, una ex-compagna di scuola che è l’esatto opposto di Naoko.

              Sbarca finalmente in concorso uno dei film più attesi da molti accreditati, l’attesa e temuta trasposizione cinematografica del romanzo omonimo cult di Haruki Muratami. A portare le pagine su pellicola è stato chiamato il vietnamita Tran Anh Hung, già Leone d’Oro nel 1995 con Cyclo.

              Lo stile di Tran è ormai noto soprattutto agli appassionati di cinema orientale. Eleganza e delicatezza sono due aggettivi che potrebbero essere validi per incominciare a spiegare a chi non conosce il regista il suo stile, e sono due aggettivi che ritornano con forza in Norwegian Wood. Il problema è che l’eleganza si trasforma, almeno da una certa parte in poi della pellicola, in calligrafismo: ovvero una raffinatezza (nella costruzione dell’inquadratura e del pro-filmico, nella costruzione dei tempi, nell’alternanza dei silenzi) che prende il sopravvento e congela le emozioni.


              E’ un peccato, perché nonostante la prima parte soffra della presenza di una voce off del protagonista che tende a spiegare troppo quel che Tran non ha il coraggio di lasciare alle immagini, questa stessa parte offre alcuni dei momenti più belli di tutta la pellicola. Si pensi soltanto alla prima notte d’amore tra Watanabe e Naoko: descritta sì con delicatezza, ma quella giusta e dosata, adatta ad un momento bello, nervoso e complesso.

              Per il resto c’è tutto quello che ci si può aspettare dal film: protagonisti fisicamente bellissimi e angelici (i protagonisti sono Kenichi Matsuyama e Rinko Kikuchi), paesaggi mozzafiato, una fotografia pulitissima e un’accuratezza dei colori che riempe lo sguardo. Ma Norwegian Wood sta tutto qui: non ci sono altri guizzi, emozioni e momenti di rilievo per cui dover promuovere con felicità uno degli adattamenti più attesi degli ultimi anni.



              www.cineblog.it
              All hail Paul the glorious octopus !

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              • #8
                Se è davvero così, secondo me va benissimo. Praticamente un regista cazzuto ha trasformato il romanzo in immagini, perdendo tutte le emozioni, comunque difficilmente ricreabili. Ciò non potrà che rendermi un'ennesima rilettura del libro ancora più piacevole, associando finalmente alle parole scritte immagini nitide.
                Non mi aspettavo certo un qualcosa di paragonabile ad Haruki, dopotutto a trasporre in cinema un romanzo ha fallito anche uno come Sergio Leone.


                Clan Spammer Severi ma giusti.

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