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spettacolo: ma che ambiente è?

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  • #16
    Originariamente inviato da Kohala Visualizza il messaggio
    Gwineth, io ai bambini dai 12 a 14 anni l'ambiente televisivo non glie lo farei proprio conoscere, come si dice... educarli sin da piccoli.
    ok, ma qui stai parlando di utopia: il problema non nasce a 12 anni, ma molto prima. I casting dei bambini (e tralascio i neonati) iniziano a 3 anni ed è indubbiamente una cosa tristissima, alla quale non sottoporrei mai mia figlia o mio figlio, quando ne avrò uno (così come eviterò che ne faccia almeno fino ai 20 anni... poi sarà troppo grande per imporgli cose di questo genere, si spera abbia una coscienza sua).

    sono assolutamente contraria a portare i bambini in televisione, sul set, sotto i riflettori e dentro le riprese, tant'è che non lo faccio. visto che, comunque, i bambini e i ragazzi nel sociale sono esposti all'argomento televisivo, allora preferisco partecipare ad un progetto in cui i contenuti li fanno i bambini/ragazzi stessi e sono poi vagliati da una redazione che butta quelli inadatti (tipo bimbe che fanno le veline) e tiene quelli carini e adatti alla fascia d'età (che ne so, il ragazzino che fa la telecronaca della partita di calcetto degli amici, o la bimba che racconta la storia del suo cane)

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    • #17
      In "Cattiva maestra televisione" di Popper si parla anche dell'effetto dannoso sui bambini, e il rimedio potrebbe essere quello di insegnargli a scuola il "come approcciarsi alla televisione".
      é un piccolo saggio che consiglio a tutti è molto breve e interessante (Mezzi di comunicazione - Wikipedia)

      Grazie a Sergio di Rio per la firma
      >>Sgnarf the Ripper<<

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      • #18
        Non ho capito: quindi sostieni programmi televisivi come questo che cercano di indirizzare l'attività "mediatica" dei bambini?

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        • #19
          il fatto di potersi esprimere in modo sano, divertendosi con i propri amici, all'interno di un contesto in cui ti viene spiegato passo passo come si realizzano piccoli video e in cui ti vengono affidate videomissioni divertenti ma anche educative (come la realizzazione di un eco-cortometraggio, o di un'inchiesta su quello che non va nella tua città, o di un documentario sulla natura), indubbiamente sposta l'attenzione dei ragazzi dall'esempio negativo medio della tv (che, nella mia ottica, va dale veline ad Amici, passando per i reality) e ti propone, invece, di partecipare sì alla tv, ma con contenuti, il chè mi pare educativo

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          • #20
            Originariamente inviato da gwineth Visualizza il messaggio
            il fatto di potersi esprimere in modo sano, divertendosi con i propri amici, all'interno di un contesto in cui ti viene spiegato passo passo come si realizzano piccoli video e in cui ti vengono affidate videomissioni divertenti ma anche educative (come la realizzazione di un eco-cortometraggio, o di un'inchiesta su quello che non va nella tua città, o di un documentario sulla natura), indubbiamente sposta l'attenzione dei ragazzi dall'esempio negativo medio della tv (che, nella mia ottica, va dale veline ad Amici, passando per i reality) e ti propone, invece, di partecipare sì alla tv, ma con contenuti, il chè mi pare educativo
            Perdona la mia malizia, ma io so (e smentiscimi se non è così, effettivamente non ho idea di come funzioni nel privato) che una rete vive di share prevalentemente. Sapendo cosa, purtroppo, effettivamente acchiappa oggi lo share, la mia domanda è perchè Sky dovrebbe investire dei soldi in qualcosa che, seppur da come l'hai descritta tu è qualcosa di interessante per i ragazzini (a me fa pensare ad una sorta di "estate ragazzi" in TV) e persin educativo, alla fine dei conti potrebbe rischiare anche di fargli rimettere dei soldi?
            O è la mia visione distorta per quanto riguarda Sky (a me ne han sempre parlato bene tutti di Sky, pure chi è molto più violento di me verso la TV). Ripeto, io non ho idea di come funzioni "dietro le quinte" nel privato.

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            • #21
              guarda... Sky ha un sistema di rilevamento dello share separato da quello dei canali istituzionali, per ovvi motivi: Audisat
              Audisat rileva quali programmi vengono guardati e quanto in base al collegamento diretto tra satellite e parabole ricevitrici (quella che hai a casa, per dire).

              Ogni rete non direttamente Sky (da Discovery a Fox e così via), fa un contratto con Sky ogni 3 anni. Con quel contratto, paga la banda di trasmissione per X canali e si obbliga a fornire, oggi anno, un numero minimo di ore di nuova produzione (di norma, 300 all'anno, circa), con contenuti inerenti la sezione tematica in cui è inserito il canale stesso (documentari per mondo e cultura, programmi per ragazzi per ragazzi e musica, e così via).

              Quando su Sky hai uno share ALTO, hai una media di 50.000 persone che ti guardano. questo sia perchè sono canali a pagamento, che perchè il numero dei canali su sky è ben più ampio di quelli istituzionali. Come vedi, le cifre sono notevolmente diverse...

              DeAgostini, che è la proprietaria di Deakids, canale che aprirà a settembre su Sky ragazzi, come genere editoriale non può permettersi di fare tv spazzatura, ma ha scelto un indirizzo più vicino a National Geographic o Discovery Channel, teso però al target 6-15. IdentiKids, che nel gergo è definito "programma di servizio", ossia con contenuti educativi, si inserisce in questo contesto di messa in onda, è commissionato direttamente da DeA e i contenuti e i testi sono supervisionati da DeA stessa.

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              • #22
                Originariamente inviato da gwineth Visualizza il messaggio
                guarda... Sky ha un sistema di rilevamento dello share separato da quello dei canali istituzionali, per ovvi motivi: Audisat
                Audisat rileva quali programmi vengono guardati e quanto in base al collegamento diretto tra satellite e parabole ricevitrici (quella che hai a casa, per dire).

                Ogni rete non direttamente Sky (da Discovery a Fox e così via), fa un contratto con Sky ogni 3 anni. Con quel contratto, paga la banda di trasmissione per X canali e si obbliga a fornire, oggi anno, un numero minimo di ore di nuova produzione (di norma, 300 all'anno, circa), con contenuti inerenti la sezione tematica in cui è inserito il canale stesso (documentari per mondo e cultura, programmi per ragazzi per ragazzi e musica, e così via).

                Quando su Sky hai uno share ALTO, hai una media di 50.000 persone che ti guardano. questo sia perchè sono canali a pagamento, che perchè il numero dei canali su sky è ben più ampio di quelli istituzionali. Come vedi, le cifre sono notevolmente diverse...

                DeAgostini, che è la proprietaria di Deakids, canale che aprirà a settembre su Sky ragazzi, come genere editoriale non può permettersi di fare tv spazzatura, ma ha scelto un indirizzo più vicino a National Geographic o Discovery Channel, teso però al target 6-15. IdentiKids, che nel gergo è definito "programma di servizio", ossia con contenuti educativi, si inserisce in questo contesto di messa in onda, è commissionato direttamente da DeA e i contenuti e i testi sono supervisionati da DeA stessa.
                Chiaro, quindi l'investimento e l'investitore ci sono, poi sta a chi ha sganciato i quattrini preoccuparsi di far andare bene le cose (buttata lì terra terra). Quindi, correggimi se sbaglio, un canale non viene chiuso perchè non fa share ma si autochiude/viene chiuso, nel momento in cui smette di finanziarsi o di essere finanziato? E un'altra cosa che non mi è chiara, che cos'è che decide il tornaconto di un canale? Immagino sia sempre lo share anche lì?

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                • #23
                  esatto alla prima domanda, con una precisazione
                  ci sono canali che stanno nelle zone tematiche di sky e canali che stanno dentro ad "altri canali"
                  le zone tematiche, non essendo in chiaro, costano più di quelle "altri canali", che invece sono in chiaro
                  paradossale, se vuoi, ma il fatto che meno gente possa vederti, ma in maniera più conscia del volerti vedere, alza i prezzi

                  un canale che sta in zona tematica può non farcela economicamente e passare in zona non tematica, oppure spostarsi altrove (spesso accade che si spostino su digitale terreste, almeno ultimamente), oppure, come ultima ratio, chiudere

                  il tornaconto di un canale è deciso indubbiamente dallo share, perchè lo share determina, di fatto, l'interesse da parte delle agenzie pubblicitarie a piazzare lo spot in mezzo ai tuoi programmi e la remunerazione del passaggio degli spot stessi
                  se hai un programma a basso share, l'agenzia ti piazza uno spot che paga poco o di rilevanza minore, se il programma ha uno share alto, ti piazza uno spot ad alto costo e con marchi più in vista
                  lo spot c'è sempre e comunque: ogni TOT minutaggio, sky ha un suo mini-minutaggio di pubblicità. Questo TOT cambia da area tematica ad area tematica. Per esempio: Mondo e cultura divide una puntata media da 30 minuti in:
                  16 minuti puntata
                  3 minuti spot
                  8 minuti puntata
                  3 minuti spot
                  non mi chiedere perchè prima 16 e poi 8... è un vero arcano... fino a 1 anno fa era 12 e 12

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