Originariamente inviato da ElMinster
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[TV]La pupa ed il secchione
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E' uno show osceno, semplicemente osceno, perchè sono stanco e non mi viene niente di peggio e perchè è assolutamente una c4zz4t4! io al loro posto mi sarei offeso solo al fatto di essere chiamato secchione .E mi sarei vergognato a morte a farmi vedere in diretta mentre faccio coppia con una persona e soprattutto far sapere ai telespettatori gli affari MIEI!
io lo dico sempre:
QUESTE COSE BISOGNA BOICOTTARLE
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Allora riguardo alle considerazioni di prima il discorso è il seguente, premetto che l'ho studiato un paio di anni fa e non ho una solida padronanza dell'argomento che era anche marginale nel mio corso di studi.
Molti di voi ricorderanno il "Drive in", uno degli show più divertenti che mi sia capitato di vedere, bene, il Drive in fu una vera rivoluzione nel mondo televisivo italiano, prima di allora le reti private italiane non avevano mai riscosso simili successi, in questi anni si dispongono le basi per l'impero mediatico di Berlusconi, anche se la cosa avrà poi risvolti politici che non tratterò, queste NON voglione essere considerazioni in quel senso, mi riferirò solo qui all'ex presidente del consiglio e solo nella sua veste di magnate della comunicazione italiana. Quindi immaginate lo scenario: il cinema italiano, sin dagli albori aveva prodotto capolavori e grandi registi, ma sul finire degli anni '70 prendeva piede la famosa Commedia all'italiana (oggi rivalutata dalla critica) dove doppi sensi e avvenenti fanciulle mostravano le loro grazie al pubblico. Durante questo periodo, invece, la TV italiana era sotto l'egida di un impegno culturale e se vogliamo serioso della televisione di stato che regnava incontrastata nell'etere. Il pubblico era ormai abituato a vedere un solo modo di fare televisione, tanto da ritenere che quello fosse l'unico modo di farlo. La felice intuizione di Berlusconi (e per felice intendo un'operazione che segnò una svolta epocale nel suo impero in ascesa) fu quella di importare dagli Stati Uniti alcuni format di successo al di la dell'oceano; certo il rischio c'era, il pubblico americano era più smaliziato di quello italiano, i network privati erano molti, già decisamente rodati e con un riscontro corposo di consensi. Nel Drive in all'irresistibile talento comico di alcuni dei suoi personaggi di punta, si univa l'ostentazione del corpo femminile, seni, gambe, fondoschiena di procaci soubrette facevano bella mostra di se accompagnando la trasmissione e indirizzandola verso risvolti che la forse bigotta TV di stato aveva accuratamente evitato proprio in quanto Tv di stato e dispensatrice di "cultura". Le reti del biscione mostrarono agli italiani una TV nuova, più giocosa e irriverente, arrivano le trasmissioni musicali dedicate ad un pubblico giovane e non più i mostri sacri della musica leggere italiana in prima serata in abito nero, insomma la TV privata si aliena dalla funzione "educatrice" di cui si era fatta alfiera quella di stato e punta direttamente alla produzione di spettacolo con la sola funzione di svago. Il boom è dietro l'angolo, la pomposità quasi pacchiana della moda del periodo favorisce lo svliuppo di nuove frontiere dell'intrattenimento, da queste poi ne trae addirittura giovamento in una sorta interscambio, arrivano le avvincenti soap opera a surclassare le vecchie telenovelas disponendo di budget più ampi, insomma la TV diviene spettacolo, la RAI, sebbene rimanga ancora molto ancorata al concetto di "TV educatrice" è costretta ad adeguarsi. Tutto questo è ovvio che comporti un abbassamento del livello dello spettatore medio e, pur non essendo un bene, porta con se scontati ed immensi vantaggi commerciali, per le TV private più pubblico equivale a più soldi che le aziende investono nella pubblicità. Mediaset cresce e per arrivare addirittura a contendere lo scettro di regina delle antenne sforna tutta una serie di telegiornali, rotocalchi e programmi di inchiesta, tutto questo senza dimenticare da cosa proviene la propria fortuna: la massa. Ed è la massa che ormai vede nella TV il mito della ricchezza e della fama, il primo a capire come sfruttare la situazione in modo nuovo fu Gianni Boncompagni, tira fuori dal cilindro Non è la RAI, mette una conduttrice di successo a guidare un centinaio di ragazzine carine prese tra la gente comune, è il panico, gli studi vengono presi d'assalto quotidianamente da aspiranti partecipanti, i ragazzi affollano i cancelli pur di vedere qualcuno che probabilmente avrebbero visto anche a scuola e proprio in un orario in cui gli studenti rincasano all'ora di pranzo le loro coetanee ballano, cantano, ammiccano in TV. Dopo alcuni mesi la conduttrice va via, tutta la gestione della scaletta viene affidata esclusivamente alle ragazze. Da qui al reality il sentiero è ormai segnato.
Proviamo a considerare lo sforzo economico di una trasmissione come Grande Fratello e mettiamolo a confronto con Quark appare evidente come il primo sia un investimento decisamente più consistente, ma è quello che la gente vuole. Allora la RAI lancia l'isola dei famosi, Maria de Filippi prende gente comune palestrata o con delle belle gambe e li fa amoreggiare in diretta, arriva Music Farm, la fattoria e tutte queste altre cose che mettono per la prima volta in armonia tutti gli utenti di GN. La TV non vuole che noi guardiamo i reality, siamo noi che vogliamo che la TV produca reality, sapete perchè? Perchè non ci mostra più Neil Armstrong che passeggia sulla Luna, ma perchè nei reality ci siamo noi, ci potremmo essere noi. il reality soddisfa le fantasie dell'uomo comune, fama e denaro senza la scocciatura di possedere talento, la TV non è più ad appannaggio esclusivo di grandi nomi e persone dell'ambiente, addirittura in un programma che vedeva coinvolti nomi noti del panorama italiano arriva a vincere uno sconosciuto eliminato poco tempo prima da un altro reality (un caso?) Trasmissioni come l'isola dei famosi devono il loro successo al fatto che pongono i divi o ex divi in situazioni che vanno al di la del loro status di attore, cantante, modello, li fa confrontare con la necessità di dover cucinare, gestire rapporti interpersonali addirittura perdere il controllo e litigare; non voglio entrare nel merito della questione tutto prestabilito o meno, ciò che conta è l'effetto. Tutti possono diventare famosi col Grande Fratello e il resto. Allora io posso apparire in TV, diventare ricco e addirittura essere ospite nelle trasmissioni di Costanzo, vengo trattato come una star senza che io debba dare mostra di particolari doti artistiche
In conclusione questo è perchè è la massa a volere il reality, i produttori non fanno altro che accontentarci ed incassare.
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La cosa triste è di quella trasmissione è:
- la presenza di Papi che pensava di essere un figo di fronte a quel gruppo di s****ti. Mi faceva più pena lui che gli altri.
- Ci stupiamo ancora nel sentire le parole di Sgarbi che sono identiche ai pensieri che hanno avuto l'80 % dei telespettatori ("una coglionata di programma", "papi non rompere le palle") putroppo però lui è stato super pagato noi invece superinfinocchiati come sempre.
- Platinete che fa l'avvocata dei poveri puntando il dito su quelle ragazze xchè davano troppa importanza all'immagine e all'apparire... quando lui è primo a nascondere la sua natura travestendosi da donna.
- Il definire geni quei gruppo di deficenti... quando se lo fossero davvero non si troverebbero lì
"E che tu possa avere sempre il vento in poppa,e che il sole ti risplenda sempre in viso, e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle "
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Originariamente inviato da DM ArnoldLa cosa triste è di quella trasmissione è:
- la presenza di Papi che pensava di essere un figo di fronte a quel gruppo di s****ti. Mi faceva più pena lui che gli altri.
- Ci stupiamo ancora nel sentire le parole di Sgarbi che sono identiche ai pensieri che hanno avuto l'80 % dei telespettatori ("una coglionata di programma", "papi non rompere le palle") putroppo però lui è stato super pagato noi invece superinfinocchiati come sempre.
- Platinete che fa l'avvocata dei poveri puntando il dito su quelle ragazze xchè davano troppa importanza all'immagine e all'apparire... quando lui è primo a nascondere la sua natura travestendosi da donna.
- Il definire geni quei gruppo di deficenti... quando se lo fossero davvero non si troverebbero lìWho is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.
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Originariamente inviato da Kaiser SouzeTi quoto tranne per l'ultima affermazione: anch'io ci sarei andato di corsa se avessi avuto l'occasione ma non per le pupe (oddio, non ci sputo sopra... a meno che non apprezzino ), nè tanto meno per l'immagine. Parliamo di una probabilità su sei di vincere una considerevole somma di denaro, dopotutto...
PS: Vorrei fare i complimenti a Ichi per la sua analisi sui Reality, tanto interessante quanto preoccupante se ci si riflette sopra.. Eppure, pare esser proprio questa la strada che stiamo percorrendo. E lo dimostrano anche i numerosi post di questa sezione (Una nuova droga legale e mediatica:?).
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Originariamente inviato da w00fzPer quanto mi riguarda, guadagnare soldi a questa maniera lo considero al livello della prostituzione e non credo riuscirei mai ad abbassarmi a tanto (in senso figurato )..
So che suona contradditorio (e forse un po'meschino e materialista) ma è così che la penso: quei soldi stanno comunque meglio nelle mie tasche che in mano a merd@set.Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.
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Originariamente inviato da Kaiser SouzeSarà che ho una morale più bassa (o più bisogno di soldi) ma poco mi frega di vendere la mia immagine: non è per quella che vengo apprezzato e non mi importa se la gente mi vede come un cog1ione o uno s****to. A me interessa piacere solo a quelle persone che non mi giudicano da come appaio, a quelle persone che un programma come questo non lo guardano per principio.
So che suona contradditorio (e forse un po'meschino e materialista) ma è così che la penso: quei soldi stanno comunque meglio nelle mie tasche che in mano a merd@set.
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ma scusate x me un vero sekkione non avrebbe avuto tempo di fare il programma xkè avrebbe troppo da studiare..
e poi uno dei sekkioni sembra un pusher...altro ke sekkione (quello rasato con gli okkiali ke sta con la riccia!)
neW -- icq # 575727946 --neW
Jovinko L'elfo Silvano
Vivaldi l'elfo Oscuro
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Originariamente inviato da w00fzSe non avessi concluso con l'ultima frase, probabilmente avrei tirato fuori la contraddizione, ma visto che l'hai fatto significa che ne sei consapevole, il che mi obbliga a rispettare la tua opinione, sebbene discorde dalla miaWho is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.
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Sta Quattrocchi quello di Brescia, che quando si e' visto all'inizio sembrava na femmina timida. MO adesso si mette a cantare la canzone del robot, non so quale sia vabbhe. Bha, mi sa di una grande farsa, ma sto programma sta avendo piu odience di cultura moderna. E poi io skianto dal ridere a vedere Quella nurand'' di quella bionda non mi viene nome, che sicuramente recita e non e' cosi nella vita di tutti i giorni. Bravissimo i capo boyscaut che non si e' fatto skiavizzare da quella sciaquetta.
Piu' appossionante del GF
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