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Harry Potter e il Calice di Fuoco...

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  • #16
    Originally posted by Madoka Ayukawa
    Visto ieri.... film molto bello..... da rivedere
    Basta scegliere il momento giusto
    Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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    • #17
      raga siccome io devo fare una recensione su questo film approfitto di voi per pareri, consigli o critiche su questo primo mio tentativo. E' da rimettere a posto soprattutto la grammatica e inoltre la frase conclusiva non so se compaia nel film (anzi penso di no)... io l'ho presa dall'ultima pagina del libro, cmq penso che andrò a riverere il film con più attenzione visto che quando l'ho visto la prima volta non immaginavo che avrei dovuto fare questo mio lavoro.

      ecco qua la recensione versione 1.0 (è la prima volta che faccio una recensione quindi prevedo molte critiche )

      Titolo: Harry Potter and the Goblet of Fire
      Regista: Mike Newell
      Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Ralph Fiennes
      Nazione: USA
      Anno: 2005
      Durata: 156


      E’ autunno, le scuole sono ormai aperte. Anche per il maghetto più famoso di Hollywood è giunto il momento di tornare ad Hogwarts. Il ritorno come al solito non sarà dei più felici. Infatti quest’anno si tiene un torneo storico che vede fronteggiarsi tre campioni delle tre più famose e antiche scuole di magia: Durmstrang, Beauxbatons e Hogwarts. Tra feroci draghi, spaventose sirene, balli eleganti e maledizioni fatali, si svolge il quarto episodio della saga cinematografica e letteraria che è divenuta un vero e proprio fenomeno commerciale.

      Mike Newell, terzo regista su quattro film dopo Chris Columbus e Alfonso Cuaron, si trova a dover mettere in scena l’episodio più importante, il cuore “dell’epopea potteriana”.
      Harry ormai è adolescente: l’infanzia è finita e una nuova maturità e consapevolezza lo attende. Il giovane mago vorrebbe essere un quattordicenne qualunque, sognare Cho Chang per la quale ha una cotta, scoprire cosa sta avvenendo all’interno della sua scuola… ma Harry non è normale, nemmeno nel bizzarro mondo della magia. Ed è proprio questa diversità che lo rende l’Eletto, ma che allo stesso tempo potrà essergli fatale.

      Il film si regge nella perenne lotta del Bene contro il Male: si comincia con un incubo per finire con la morte. Ma Harry Potter e il calice di fuoco è qualcosa di più. I protagonisti, come anche il pubblico, crescono e con loro crescono i dubbi. E’ qui che l’inglese Mike Newell dà il meglio di sé. Riconducendosi all’equilibrio tra dramma e commedia di Quattro matrimoni e un funerale riesce ad alleviare quell’atmosfera cupa che già dall’episodio precedente ristagna su Hogwarts. Il regista fa sua la scena del ballo del Ceppo che la Rowling gli offre, e la giostra al meglio tratteggiandoci un Harry “normale” che deve trovare una ragazza da invitare al ballo, che fatica a pronunciarsi di fronte alla orientaleggiante Cho Chang e che prova vergogna nel farsi un bagno di fronte alla ragazzina che, seppur fantasma, mostra interesse per lui.

      Harry però non è un adolescente qualsiasi, in lui convivono le assenze nel suo passato (i genitori rimasti uccisi) e l’incombenza del suo futuro che lo pressano. Il maghetto somiglia sempre di più al giovane Frodo Bagging del Signore degli Anelli che deve combattere contro il suo destino di prescelto e contro un avversario che deve recuperare il suo corpo e le forze perdute anni prima. Harry però, come il piccolo hobbit, ha dalla sua amici che non lo abbandonano mai e cercano di aiutarlo anche nei momenti più difficili. Tuttavia è da solo che deve affrontare i demoni nel passato che tormentano il suo presente. La tensione cui Harry è sottoposto perciò non è data dai draghi e le altre prove che lo attendono, quanto da una sofferenza interiore che non ha bisogno dell’ormai inevitabile incontro con Lord Voldemort (interpretato da un serpeggiante Ralph Fiennes) per essere svelata.

      Due ore e mezza in cui le scene fantasy quasi a carattere epico: dal feroce drago che si arrampica sul tetto di una torre, al duello quasi cavalleresco tra Harry e il signore oscuro che fa letteralmente resuscitare i morti, sono perfettamente mixate con battute comiche e stupende vedute panoramiche del castello e della natura che lo circonda. Tutto ciò facendo ricorso ad un uso quasi spropositato di effetti speciali (eclatante la comparsa del vascello degli stregoni di Durmstrang dalla superficie del lago) e perfettamente in sintonia con il libro nonostante i dovuti tagli.

      Con questo episodio la vita di Harry e dei suoi amici giunge ad un momento cruciale: dopo questo niente sarà più come prima. Come aveva detto Hagrid: “Quel che sarà sarà… e quando fosse stato il momento, l’avrebbe affrontato”.

      grazie in anticipo per commenti e/o consigli

      Ex-JoeSignoredelletutineanti-truzze[OFD][OinkForceDefender]

      MEMBER FANS CLUB GN
      Ex-JoetutoredellemiliziedeiTruzziKamikaze[ESoG][EliteSpammersofGamesnet]

      Diventaanchetuun

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