Titolo: COMANDANTE
Produzione: Media Produccion, 2003
Genere: documentario
Regia: Oliver Stone
Durata: 1h 39'
Nelle sale dal 22 aprile 2005
In tre giorni di riprese a Cuba, Oliver Stone ha montato più di 30 ore tra interviste e conversazioni, che formano un ritratto intimo e decisamente diverso di Fidel Castro, il leader politico sulla ribalta internazionale da più di cinquanta anni. Oliver Stone, co-protagonista del film in veste di intervistatore, divide con Castro la scena e crea un'intimità tale da ottenere dal comandante risposte uniche sulla condizione di Cuba, della attuale situazione politica internazionale e di alcuni dettagli degli eventi del XX secolo.
In generale, si tratta di un faccia a faccia davvero illuminante, che ci aiuta a capire meglio come un solo uomo, nemico della maggiore superpotenza del mondo, sia riuscito a sopravvivere per più di quarant'anni. Non solo: si scava anche nel profondo della persona, toccando temi forti e personali come gli amori di Castro, rispetto ai quali si dimostra un vero gentiluomo, i rapporti con la Russia, il continuo tentativo di convivere con l'impeto battagliero e forse un poco sventato di Ernesto Che Guevara.
Non mancano le contraddizioni: Castro nega la presenza di livelli di povertà indicibili e la crescita della prostituzione. Vive nel continuo timore di essere ucciso, ma non solo: vive ancora con lo spirito di chi la rivoluzione non solo l'ha vissuta, ma la sta tuttora facendo. Inutile dire che la figura di Castro si rivela estremamente affascinante,tanto quanto può esserlo uno degli ultimi idealisti dell'occidente, nel bene o nel male.
Voto: 9
Produzione: Media Produccion, 2003
Genere: documentario
Regia: Oliver Stone
Durata: 1h 39'
Nelle sale dal 22 aprile 2005
In tre giorni di riprese a Cuba, Oliver Stone ha montato più di 30 ore tra interviste e conversazioni, che formano un ritratto intimo e decisamente diverso di Fidel Castro, il leader politico sulla ribalta internazionale da più di cinquanta anni. Oliver Stone, co-protagonista del film in veste di intervistatore, divide con Castro la scena e crea un'intimità tale da ottenere dal comandante risposte uniche sulla condizione di Cuba, della attuale situazione politica internazionale e di alcuni dettagli degli eventi del XX secolo.
In generale, si tratta di un faccia a faccia davvero illuminante, che ci aiuta a capire meglio come un solo uomo, nemico della maggiore superpotenza del mondo, sia riuscito a sopravvivere per più di quarant'anni. Non solo: si scava anche nel profondo della persona, toccando temi forti e personali come gli amori di Castro, rispetto ai quali si dimostra un vero gentiluomo, i rapporti con la Russia, il continuo tentativo di convivere con l'impeto battagliero e forse un poco sventato di Ernesto Che Guevara.
Non mancano le contraddizioni: Castro nega la presenza di livelli di povertà indicibili e la crescita della prostituzione. Vive nel continuo timore di essere ucciso, ma non solo: vive ancora con lo spirito di chi la rivoluzione non solo l'ha vissuta, ma la sta tuttora facendo. Inutile dire che la figura di Castro si rivela estremamente affascinante,tanto quanto può esserlo uno degli ultimi idealisti dell'occidente, nel bene o nel male.
Voto: 9