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Titolo: Spanglish
Produzione: Sony Pictures, 2005
Genere: commedia
Durata: 2h 10'
Regia: James L. Brooks
Nelle sale dal 15 aprile 2005
La giovane messicana Flor (Paz Vega) resta sola dopo un matrimonio sfortunato. I mezzi finanziari sono scarsi, tanto da farla migrare negli USA insieme alla figlioletta Cristina, per cercare un lavoro. Lo trova a casa dei Clasky: un marito chef emotivo e pacifico (Adam Sandler) e una moglie in carriera nevrotica e iperattiva (Tea Leoni), alle prese con due figli e una nonna alcolista. La vita di ogni giorno dei due, tra alti e bassi, scorrerà sotto gli occhi della domestica in tutti i suoi dettagli, fino a coinvolgerla, suo malgrado.
"Spanglish" è il termine che definisce la lingua mista di spagnolo e inglese parlata da circa 40 milioni di "Latinos" che vivono negli Stati Uniti. Proprio di questo mix culturale vuol dare un'immagine Brooks, evidenziando in maniera maniacalmente precisa anche i più piccoli dettagli che separano i due mondi. Le abitudini religiose, il diverso modo di percepire il rispetto e la privacy, la fierezza con cui Flor non rinuncia alla sua lingua e alle sue tradizioni, da un lato. La volatilità di rapporti di Deborah, le sue ansie di apparire, di trovare ogni giorno qualcosa di nuovo e chic, l'incapacità di comprendere il flusso delle piccole cose. Spanglish può sulle prime apparire una commedia leggera, ma di fatto non lo è: si tratta invece di uno spaccato profondo su due culture altamente differenti e forzatamente integrate.
Per questo il regista ha scelto Paz Vega per il ruolo di Flor: una spagnola che non parla inglese, e quindi sentiva sulla sua pelle la distanza dagli attori americani, con radici culturali europee e cristiane, quindi differenti. Di fatto, anche una bellissima attrice, che la telecamera riesce a riprodurre in tutto il suo splendore, nonostante i costumi e le acconciature siano semplici e poco appariscenti. Accanto a lei, la sorprendente Tea Leoni, calatasi senza sbavature nel ruolo della manager in carriera, biondissima e affascinante anche quando piange. Adam Sandler non ha necessità di commenti: si inserisce in un personaggio che è da sempre nelle sue corde e che quindi gli riesce a perfezione.
Romantico ma non troppo, Spanglish piacerà alle coppie e alle famiglie. Non aspettatevi di uscire dal cinema ridendo, perchè il messaggio è forte.
Voto: 8
Produzione: Sony Pictures, 2005
Genere: commedia
Durata: 2h 10'
Regia: James L. Brooks
Nelle sale dal 15 aprile 2005
La giovane messicana Flor (Paz Vega) resta sola dopo un matrimonio sfortunato. I mezzi finanziari sono scarsi, tanto da farla migrare negli USA insieme alla figlioletta Cristina, per cercare un lavoro. Lo trova a casa dei Clasky: un marito chef emotivo e pacifico (Adam Sandler) e una moglie in carriera nevrotica e iperattiva (Tea Leoni), alle prese con due figli e una nonna alcolista. La vita di ogni giorno dei due, tra alti e bassi, scorrerà sotto gli occhi della domestica in tutti i suoi dettagli, fino a coinvolgerla, suo malgrado.
"Spanglish" è il termine che definisce la lingua mista di spagnolo e inglese parlata da circa 40 milioni di "Latinos" che vivono negli Stati Uniti. Proprio di questo mix culturale vuol dare un'immagine Brooks, evidenziando in maniera maniacalmente precisa anche i più piccoli dettagli che separano i due mondi. Le abitudini religiose, il diverso modo di percepire il rispetto e la privacy, la fierezza con cui Flor non rinuncia alla sua lingua e alle sue tradizioni, da un lato. La volatilità di rapporti di Deborah, le sue ansie di apparire, di trovare ogni giorno qualcosa di nuovo e chic, l'incapacità di comprendere il flusso delle piccole cose. Spanglish può sulle prime apparire una commedia leggera, ma di fatto non lo è: si tratta invece di uno spaccato profondo su due culture altamente differenti e forzatamente integrate.
Per questo il regista ha scelto Paz Vega per il ruolo di Flor: una spagnola che non parla inglese, e quindi sentiva sulla sua pelle la distanza dagli attori americani, con radici culturali europee e cristiane, quindi differenti. Di fatto, anche una bellissima attrice, che la telecamera riesce a riprodurre in tutto il suo splendore, nonostante i costumi e le acconciature siano semplici e poco appariscenti. Accanto a lei, la sorprendente Tea Leoni, calatasi senza sbavature nel ruolo della manager in carriera, biondissima e affascinante anche quando piange. Adam Sandler non ha necessità di commenti: si inserisce in un personaggio che è da sempre nelle sue corde e che quindi gli riesce a perfezione.
Romantico ma non troppo, Spanglish piacerà alle coppie e alle famiglie. Non aspettatevi di uscire dal cinema ridendo, perchè il messaggio è forte.
Voto: 8
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