1) Nell' antichità per assicurarsi che una persona fosse effettivamente deceduta, l'usanza voleva che la persona incaricata di questa verifica, il "beccamorto" appunto, mordesse violentemente una delle dita dei piedi del presunto cadavere, se alcuna reazione si registrava, la valutazione era definitiva e la sepoltura inevitabile.
Questa funzione di beccamorto che di fatto era un vero e proprio incarico, si trasmetteva di padre in figlio fin dalla notte dei tempi.
A un certo punto accadde una prima catastrofe : l'ultimo beccamorto benché avesse avuto molte figlie, non ebbe alcun maschio. Sua figlia maggiore prese dunque il suo incarico, previa riunione e parere del Consiglio dei saggi preposti a questo tipo di materia.
Seconda catastrofe: il primo soggetto che ella si trovò ad esaminare aveva contratto una grave malattia che l'aveva condotto ad essere amputato ad entrambi i piedi.
Peggio ancora, la cancrena l'aveva in parte divorato, al punto che era stato necessario tagliargli le gambe fino all'altezza delle cosce.
La ragazza valutò la situazione e morse dunque con precauzione la prima" estremità" inferiore che potè trovare.
Fu in quest' epoca e in tali circostanze che si passò dall' espressione " beccamorto " a "pompe funebri".
2) Due pipistrelli a testa in giù.
Uno chiede all'altro: "Qual è stato il giorno peggiore della tua vita?"
E l'altro: "Quando mi è venuta la diarrea"
e ora una poesiola per allietare il vostro vivere
3) La tua ragazza è aliena dal *******
e chiude il culo a guisa di fortino?
Non disperar, ma come disse Agrippa
" memento audere o tirati una pippa!"
Se stai passando dei momenti bui
perchè tua moglie prende cazzi altrui
non ti crucciar ma come scrisse Orazio
" infila il ***** dove trovi spazio!"
E' tutto relativo in questa vita
e come si suol dir non è una gita.
Ma come afferma il grande Tito Livio
" scegli la fica se ti trovi a un bivio!"
Questa funzione di beccamorto che di fatto era un vero e proprio incarico, si trasmetteva di padre in figlio fin dalla notte dei tempi.
A un certo punto accadde una prima catastrofe : l'ultimo beccamorto benché avesse avuto molte figlie, non ebbe alcun maschio. Sua figlia maggiore prese dunque il suo incarico, previa riunione e parere del Consiglio dei saggi preposti a questo tipo di materia.
Seconda catastrofe: il primo soggetto che ella si trovò ad esaminare aveva contratto una grave malattia che l'aveva condotto ad essere amputato ad entrambi i piedi.
Peggio ancora, la cancrena l'aveva in parte divorato, al punto che era stato necessario tagliargli le gambe fino all'altezza delle cosce.
La ragazza valutò la situazione e morse dunque con precauzione la prima" estremità" inferiore che potè trovare.
Fu in quest' epoca e in tali circostanze che si passò dall' espressione " beccamorto " a "pompe funebri".
2) Due pipistrelli a testa in giù.
Uno chiede all'altro: "Qual è stato il giorno peggiore della tua vita?"
E l'altro: "Quando mi è venuta la diarrea"
e ora una poesiola per allietare il vostro vivere
3) La tua ragazza è aliena dal *******
e chiude il culo a guisa di fortino?
Non disperar, ma come disse Agrippa
" memento audere o tirati una pippa!"
Se stai passando dei momenti bui
perchè tua moglie prende cazzi altrui
non ti crucciar ma come scrisse Orazio
" infila il ***** dove trovi spazio!"
E' tutto relativo in questa vita
e come si suol dir non è una gita.
Ma come afferma il grande Tito Livio
" scegli la fica se ti trovi a un bivio!"
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