Un tizio entra in un bar. Dietro al bancone trova un barista “particolare”: sulla sua spalla è seduto un buffo omino, un nanetto che non fa altro che ridere in maniera scomposta.
Imbarazzato, il tizio nota che nessun’altro nel locale fa caso al nanetto, quindi fingendo indifferenza si siede al bancone e ordina un caffè.
Il barista glielo porta, mentre il nanetto continua a ridere rumorosamente.
Sempre più imbarazzato, il tale si guarda in giro per trovare qualcosa che distragga la sua attenzione, e nota che sul bancone è poggiata una lampada ad olio.
“E’ vera questa? Funziona, col genio e tutto l’ambaradan?” chiede scherzosamente al barista.
“Certo, vuole provare? Faccia pure”. risponde quest’ultimo, sempre serissimo e col nanetto che ride sguaiatamente.
Il tizio incuriosito prende la lampada e la sfrega, ed effettivamente dopo che si è levato un grande polverone esce un genio dalla lampada che gli chiede di esprimere un desiderio.
Intanto il barista resta sempre serissimo, col nanetto sulla spalla che ride.
Il tale: “Oddio, così su due piedi... Boh, non lo so... tò, voglio un miliardo.”
Altro polverone enorme, e quando si dissolve sul pavimento si nota che è apparso un tavolo da biliardo.
“Ma come!” urla il tizio, “io ho chiesto un Miliardo e questo genio della malora mi ha fatto apparire un Biliardo!”
E il barista: “Perché, lei crede veramente che io al genio abbia chiesto un PAZZO di trenta centimetri?”
Imbarazzato, il tizio nota che nessun’altro nel locale fa caso al nanetto, quindi fingendo indifferenza si siede al bancone e ordina un caffè.
Il barista glielo porta, mentre il nanetto continua a ridere rumorosamente.
Sempre più imbarazzato, il tale si guarda in giro per trovare qualcosa che distragga la sua attenzione, e nota che sul bancone è poggiata una lampada ad olio.
“E’ vera questa? Funziona, col genio e tutto l’ambaradan?” chiede scherzosamente al barista.
“Certo, vuole provare? Faccia pure”. risponde quest’ultimo, sempre serissimo e col nanetto che ride sguaiatamente.
Il tizio incuriosito prende la lampada e la sfrega, ed effettivamente dopo che si è levato un grande polverone esce un genio dalla lampada che gli chiede di esprimere un desiderio.
Intanto il barista resta sempre serissimo, col nanetto sulla spalla che ride.
Il tale: “Oddio, così su due piedi... Boh, non lo so... tò, voglio un miliardo.”
Altro polverone enorme, e quando si dissolve sul pavimento si nota che è apparso un tavolo da biliardo.
“Ma come!” urla il tizio, “io ho chiesto un Miliardo e questo genio della malora mi ha fatto apparire un Biliardo!”
E il barista: “Perché, lei crede veramente che io al genio abbia chiesto un PAZZO di trenta centimetri?”
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