Un uomo di colore completamente nudo cammina con il figlioletto su una spiaggia deserta.
Ad un tratto il figlio fa:
"Papà papà posso giocare col tuo pisello?"
"Sì figliolo ma non allontanarti troppo".
Non ho resistito alla tentazione di postarla
L'UCELLO FERITO
Era d'Agosto e un povero uccelletto, ferito dalla fionda di un maschietto, andò per riposare l'ala offesa, sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale il parroco intravide l'animale ma, pressato dal ministero urgente, rimase intento a confessar la gente.
Mentre in ginocchio alcuni altri a sedere dicevano, i fedeli, le preghiere, una donna, notato l’uccelletto, lo prese al caldo e se lo mise al petto.
Ad un tratto un cinguettio ruppe il silenzio e il prete a quel rumore il ruolo abbandonò di confessore e scuro in viso peggio della pece si arrampicò sul pulpito e poi fece:
"FRATELLI! Chi ha l'uccello per favore esca fuori dal tempio del Signore!"
I maschi un po' stupiti a tal parole lenti si accinsero ad alzar le suole, ma il prete a quell’errore madornale "Fermi" gridò "mi sono espresso male! Rientrate tutti e statemi a sentire, solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
A testa bassa e la corona in mano cento donne si alzarono pian piano.
Ma mentre se ne andavano ecco allora che il parroco strillò:
"SBAGLIATE ANCORA! Rientrate tutte quante figlie amate che io non volevo dir quel che pensate. Ecco, quello che ho detto torno a dire solo chi ha preso l’uccello deve uscire MA, mi rivolgo, non ci sia sorpresa, soltanto a chi l’uccello ha preso in chiesa”
Finì la frase e nello stesso istante le monache s’alzarono tutte quante e col volto pieno di rossore lasciarono la casa del Signore.
"O SANTA VERGINE" esclamò il buon prete ”fatemi la grazia se potete, poi senza fare rumore dico, piano piano, s’alzi soltanto chi ha l’uccello in mano”.
Una ragazza che col fidanzato si era messa in un angolo appartato sommessa mormorò col viso smorto:
"Che ti dicevo? Hai visto se n'è accorto!"
Ad un tratto il figlio fa:
"Papà papà posso giocare col tuo pisello?"
"Sì figliolo ma non allontanarti troppo".
Non ho resistito alla tentazione di postarla
L'UCELLO FERITO
Era d'Agosto e un povero uccelletto, ferito dalla fionda di un maschietto, andò per riposare l'ala offesa, sulla finestra aperta di una chiesa.
Dalle tendine del confessionale il parroco intravide l'animale ma, pressato dal ministero urgente, rimase intento a confessar la gente.
Mentre in ginocchio alcuni altri a sedere dicevano, i fedeli, le preghiere, una donna, notato l’uccelletto, lo prese al caldo e se lo mise al petto.
Ad un tratto un cinguettio ruppe il silenzio e il prete a quel rumore il ruolo abbandonò di confessore e scuro in viso peggio della pece si arrampicò sul pulpito e poi fece:
"FRATELLI! Chi ha l'uccello per favore esca fuori dal tempio del Signore!"
I maschi un po' stupiti a tal parole lenti si accinsero ad alzar le suole, ma il prete a quell’errore madornale "Fermi" gridò "mi sono espresso male! Rientrate tutti e statemi a sentire, solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
A testa bassa e la corona in mano cento donne si alzarono pian piano.
Ma mentre se ne andavano ecco allora che il parroco strillò:
"SBAGLIATE ANCORA! Rientrate tutte quante figlie amate che io non volevo dir quel che pensate. Ecco, quello che ho detto torno a dire solo chi ha preso l’uccello deve uscire MA, mi rivolgo, non ci sia sorpresa, soltanto a chi l’uccello ha preso in chiesa”
Finì la frase e nello stesso istante le monache s’alzarono tutte quante e col volto pieno di rossore lasciarono la casa del Signore.
"O SANTA VERGINE" esclamò il buon prete ”fatemi la grazia se potete, poi senza fare rumore dico, piano piano, s’alzi soltanto chi ha l’uccello in mano”.
Una ragazza che col fidanzato si era messa in un angolo appartato sommessa mormorò col viso smorto:
"Che ti dicevo? Hai visto se n'è accorto!"
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