L'ABBIAMO SEMPRE MESSA IN DISCUSSIONE IN ALTRI TREADH MEGLIO FARGLIENE UNO SUO
IL FATTORE B B come Battaglia. Ma sarebbe meglio dire guerra: nel cosiddetto segmento B, quello delle piccole, la lotta è dura e senza paura. Un segmento che si sta rinnovando radicalmente con una raffica di nuovi modelli lanciati nel 2005, un segmento importante per i volumi di vendita delle Case. Tutti attenti alle mosse dei concorrenti, attenti a non svelare nulla della politica commerciale e a mostrare il prodotto in anticipo rispetto al lancio. Come ha fatto Renault con la sua ultima Clio.
MILLIONAIRE Hanno fatto in fretta in Renault a sviluppare la nuova Clio, soltanto 28 mesi, ma non è bastato: in realtà, la miccia verrà accesa a ottobre, ma Renault ci tiene già da ora a far sapere quant’è carina la sua arma fino a ieri segreta, sperando di invitare qualche potenziale cliente a non farsi ammaliare dalle sirene della concorrenza. Un prodotto importante per Renault che negli ultimi quindici anni con la Clio ha totalizzato quasi 9 milioni di pezzi, di cui più di un milione in Italia.
MOSSA AZZECCATA La Clio III è davvero carina e, soprattutto, originale. Riprende lo stile di famiglia ma lo addolcisce con forme più morbide e meno estrose. Il frontale è parecchio aggressivo, con i fari tirati all’insù e all’indietro come nemmeno il più spregiudicato dei chirurghi plastici potrebbe fare. Due grandi occhi da aquila che sporgono sopra la linea del piccolo cofano e prese d’aria da sportiva, con quelle ai lati dello stemma di famiglia forse troppo nere e troppo plasticose. Un frontale perfino troppo aggressivo per un piccola, ammesso che si possa ancora chiamare piccola.
TAGLI E PIEGHE È’ lunga 399 centimetri, 17,4 in più rispetto alla Clio II. Non poco, considerando anche che il passo è aumentato di 10, l’altezza di 3 e la larghezza di 7: quanto una media compatta di qualche anno fa. Il nasone con occhi da insetto tutto sommato ci sta e dà il via a due belle fiancate che riprendono la bombatura della Clio II ma la rendono più moderna e sportiva con tagli e pieghe ben dosati.
IL FATTORE C La coda è meno drastica rispetto a quella delle Mégane, con il lunotto non troppo verticale e la parte bassa che riprende il motivo a spazzaneve ma in maniera meno accentuata. Una coda che cambia a seconda dell’angolazione da cui si guarda: più tagliata nel tre quarti anteriore, più morbida nel tre quarti posteriore, aggressiva con le carreggiate larghe e il corpicino che si stringe sopra le luci nella vista da dietro.
ARIA DALLE PALLE Anche gli interni sono arredati da grande. Plancia moderna e morbida, con le bocchette bordate in fint’alluminio che riprendono il motivo delle prese d’aria anteriori e sono regolabili nel flusso grazie a originali, divertenti e comodi cursori a palla. Ben disegnata la consolle centrale con comandi raggruppati in satelliti a bilanciere e di buona qualità i materiali utilizzati, spesso rubati al segmento superiore. Unico dettaglio povero sono gli strumenti, dalla grafica troppo semplice e con gli aghi che sembrano strappati a una Fiat 850 del ’65.
ALTI E BASSI L’abitacolo è spazioso e dietro possono sedere senza problemi anche un paio di adulti alti. Per i passeggeri più giovani, dai 6 ai 10 anni, Renault ha pensato di predisporre un sedile al centro, con seduta corta, attacchi delle cinture su misura e poggiatesta convertibile. Generoso anche lo spazio per i bagagli, con 208 litri a disposizione, 33 in più rispetto alla Clio II.
SENZA CHIAVE Da grande ha anche l’impostazione tecnica, come le sospensioni derivate da quelle della Mégane II e airbag fino a otto, oltre ad accorgimenti intelligenti come le luci supplementari per le curve, rilevatore della pressione degli pneumatici, fari allo xeno e card Easy Access per dimenticarsi della solita chiave.
TUTTI I NUMERI Sei i motori disponibili al lancio, tre a benzina (1.2 16V da 75 cv, 1.4 16V da 100cv e 1.6 16V da 110cv) e tre versioni del 1.5 dCi a gasolio, da 70, 85 e 105 cv, abbinati di serie al cambio manuale a 5 marce per i motori a benzina o a 6 marce per i diesel, oppure, in opzione, al cambio robotizzato con leve al volante per la 1.2 16V e la 1.5 dCi 85cv, o al cambio automatico a 4 marce Proactive per la 1.6 16V 110cv e alla 2.0 16V da 140 cavalli che arriverà dopo il lancio.
SEGRETI ESTIVI Renault si sbilancia, mostrando la Clio III in anteprima, ma non vuole far scoprire le sue strategie di marketing ai concorrenti: al momento è dato sapere che gli ambienti saranno cinque (Authentique, Expression, Dynamique, Privilège e Iniziale) con tre livelli di equipaggiamento (Pack, Confort e Luxe) che saranno integrati dalla versione Renault Sport più avanti. Ma, per conoscere i prezzi, è necessario lasciar passare l’estate.
PRESO DA MOTORBOX.COM
IL FATTORE B B come Battaglia. Ma sarebbe meglio dire guerra: nel cosiddetto segmento B, quello delle piccole, la lotta è dura e senza paura. Un segmento che si sta rinnovando radicalmente con una raffica di nuovi modelli lanciati nel 2005, un segmento importante per i volumi di vendita delle Case. Tutti attenti alle mosse dei concorrenti, attenti a non svelare nulla della politica commerciale e a mostrare il prodotto in anticipo rispetto al lancio. Come ha fatto Renault con la sua ultima Clio.
MILLIONAIRE Hanno fatto in fretta in Renault a sviluppare la nuova Clio, soltanto 28 mesi, ma non è bastato: in realtà, la miccia verrà accesa a ottobre, ma Renault ci tiene già da ora a far sapere quant’è carina la sua arma fino a ieri segreta, sperando di invitare qualche potenziale cliente a non farsi ammaliare dalle sirene della concorrenza. Un prodotto importante per Renault che negli ultimi quindici anni con la Clio ha totalizzato quasi 9 milioni di pezzi, di cui più di un milione in Italia.
MOSSA AZZECCATA La Clio III è davvero carina e, soprattutto, originale. Riprende lo stile di famiglia ma lo addolcisce con forme più morbide e meno estrose. Il frontale è parecchio aggressivo, con i fari tirati all’insù e all’indietro come nemmeno il più spregiudicato dei chirurghi plastici potrebbe fare. Due grandi occhi da aquila che sporgono sopra la linea del piccolo cofano e prese d’aria da sportiva, con quelle ai lati dello stemma di famiglia forse troppo nere e troppo plasticose. Un frontale perfino troppo aggressivo per un piccola, ammesso che si possa ancora chiamare piccola.
TAGLI E PIEGHE È’ lunga 399 centimetri, 17,4 in più rispetto alla Clio II. Non poco, considerando anche che il passo è aumentato di 10, l’altezza di 3 e la larghezza di 7: quanto una media compatta di qualche anno fa. Il nasone con occhi da insetto tutto sommato ci sta e dà il via a due belle fiancate che riprendono la bombatura della Clio II ma la rendono più moderna e sportiva con tagli e pieghe ben dosati.
IL FATTORE C La coda è meno drastica rispetto a quella delle Mégane, con il lunotto non troppo verticale e la parte bassa che riprende il motivo a spazzaneve ma in maniera meno accentuata. Una coda che cambia a seconda dell’angolazione da cui si guarda: più tagliata nel tre quarti anteriore, più morbida nel tre quarti posteriore, aggressiva con le carreggiate larghe e il corpicino che si stringe sopra le luci nella vista da dietro.
ARIA DALLE PALLE Anche gli interni sono arredati da grande. Plancia moderna e morbida, con le bocchette bordate in fint’alluminio che riprendono il motivo delle prese d’aria anteriori e sono regolabili nel flusso grazie a originali, divertenti e comodi cursori a palla. Ben disegnata la consolle centrale con comandi raggruppati in satelliti a bilanciere e di buona qualità i materiali utilizzati, spesso rubati al segmento superiore. Unico dettaglio povero sono gli strumenti, dalla grafica troppo semplice e con gli aghi che sembrano strappati a una Fiat 850 del ’65.
ALTI E BASSI L’abitacolo è spazioso e dietro possono sedere senza problemi anche un paio di adulti alti. Per i passeggeri più giovani, dai 6 ai 10 anni, Renault ha pensato di predisporre un sedile al centro, con seduta corta, attacchi delle cinture su misura e poggiatesta convertibile. Generoso anche lo spazio per i bagagli, con 208 litri a disposizione, 33 in più rispetto alla Clio II.
SENZA CHIAVE Da grande ha anche l’impostazione tecnica, come le sospensioni derivate da quelle della Mégane II e airbag fino a otto, oltre ad accorgimenti intelligenti come le luci supplementari per le curve, rilevatore della pressione degli pneumatici, fari allo xeno e card Easy Access per dimenticarsi della solita chiave.
TUTTI I NUMERI Sei i motori disponibili al lancio, tre a benzina (1.2 16V da 75 cv, 1.4 16V da 100cv e 1.6 16V da 110cv) e tre versioni del 1.5 dCi a gasolio, da 70, 85 e 105 cv, abbinati di serie al cambio manuale a 5 marce per i motori a benzina o a 6 marce per i diesel, oppure, in opzione, al cambio robotizzato con leve al volante per la 1.2 16V e la 1.5 dCi 85cv, o al cambio automatico a 4 marce Proactive per la 1.6 16V 110cv e alla 2.0 16V da 140 cavalli che arriverà dopo il lancio.
SEGRETI ESTIVI Renault si sbilancia, mostrando la Clio III in anteprima, ma non vuole far scoprire le sue strategie di marketing ai concorrenti: al momento è dato sapere che gli ambienti saranno cinque (Authentique, Expression, Dynamique, Privilège e Iniziale) con tre livelli di equipaggiamento (Pack, Confort e Luxe) che saranno integrati dalla versione Renault Sport più avanti. Ma, per conoscere i prezzi, è necessario lasciar passare l’estate.
PRESO DA MOTORBOX.COM
Commenta