Ecco la berlina erede della "156", che nove anni fa risollevò la reputazione del marchio Alfa. In vendita entro l'estate (a prezzi di poco superiori a quelli odierni), si chiama "159", in omaggio alle monoposto da competizione degli Anni '50. Il salto nella numerazione, però, indica anche un salto di generazione. La nuova media Alfa è decisamente più grande della progenitrice, che fu giudicata bellissima e assai piacevole da guidare dalla stampa internazionale a livello unanime, ma anche troppo piccola e poco abitabile.
La "159" non corre più questo rischio: ben 22 centimetri più lunga della "156", è anche più larga di 9, mentre il passo ne guadagna 10 tondi tondi garantendo ampio spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. E pure il bagagliaio, di cui l'Alfa non ha comunicato le misure, beneficia di un incremento proporzionale all'ampliamento del corpo vettura.
Nuovi, e più potenti, anche i motori, tutti rispettosi della normativa antinquinamento Euro 4 e tutti a iniezione diretta, sia benzina sia diesel. Fra i primi, al top della gamma segnaliamo l'inedito V6 di 3.2 litri da 260 CV di origine General Motors che sostituisce il glorioso, ma tecnologicamente superato, V6 Alfa. Al di sotto, due 4 cilindri: "2.2 JTS" e "1.9 JTS", rispettivamente da 185 e 160 CV. La terna a gasolio è dominata dal cinque cilindri "Multijet" di 2.4 litri la cui potenza è stata aumentata sino a 200 CV (coppia, 400 Nm), cui seguono due versioni del 4 cilindri "1900": la più potente da 150 CV e la più tranquilla da 120.
I propulsori si combinano con un cambio manuale a sei marce, oppure con un automatico e con il noto robotizzato Selespeed. L'aspetto forse più interessante è la disponibilità, accanto alle versioni a trazione anteriore, della trazione integrale "Q4" (già oggi sulla "Sportwagon"), che – in condizioni non critiche del fondo stradale – privilegia il retrotreno nella distribuzione della coppia motrice, regalando al pilota sensazioni quasi da "trazione posteriore". E il piacere di guida, promettono all'Alfa, sarà ancora il biglietto da visita più convincente del nuovo modello, grazie alle sospensioni anteriori a quadrilatero e posteriori multilink.
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