Primo fra i modelli BMW che hanno fatto discutere, per il "particolare" design voluto dall'americano Chris Bangle, la "serie 7" si rinnova: la nuova generazione è attesa sui mercati dalla primavera del 2005.
È soprattutto nella coda, dove s'era concentrata la maggioranza delle critiche, che è evidente il tentativo (a mio parere riuscito) di "alleggerire" l'immagine della vettura: ferma restando la bombatura del bagagliaio, i gruppi ottici più sottili e filanti aiutano a dare una maggiore sensazione di movimento. Meno evidenti, nel frontale, i cambiamenti che hanno interessato i proiettori, allo xeno su tutte le versioni.
Tante novità nella gamma motori, tutti Euro 4 e abbinati al cambio automatico-sequenziale a sei rapporti. L'unico propulsore immutato è il V12 di 6.0 litri che sta in vetta alla gamma, ancora capace di 445 CV. Fra gli altri "benzina", il "3000" a sei cilindri che equipaggia la versione d'ingresso è quello da 258 CV, con basamento di alluminio-magnesio, che ha debuttato sulla "serie 6"; le nuove "740i" e "750i" (che sostituiscono "735i" e "745i") usano i V8 di 4.0 e 4.8 litri, da 306 e 367 CV.
Inediti anche i turbodiesel common rail: il "3000" a sei cilindri della "730d" eroga 231 CV e 520 Nm di coppia massima a 2000 giri al minuto; il V8 di 4.4 litri della "745d" sviluppa 300 CV e 700 Nm a 1750 giri, risultando più prestante dei motori di pari architettura montati su Audi "A8" e Mercedes "classe S", ma meno del V10 di 5.0 litri della Volkswagen "Phaeton".
Come prima, tutte le varianti a benzina della "serie 7" si possono avere anche a passo lungo: 3,13 metri, anziché 2,99.
...é veramente stupenda, degna del miglior uomo d'affari del mondo!
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