di Ansa 1 ottobre 2014 | 18.59 |
Maligni e detrattori lo hanno sempre accusato di essere decisivo solo a Roma, in quell’area circoscritta dal Grande Raccordo Anulare. Con la rete realizzata all’Etihad Stadium Francesco Totti ha invece dimostrato ancora una volta di essere un giocatore dalla classe sconfinata, nel vero senso della parola visto che all’indomani del pari in casa del Manchester City tutta la stampa inglese lo celebra come l’ «eternal footballer».
La patria del calcio rende così onore al più anziano marcatore della storia della Champions League (38 anni e tre giorni), che per il Times «forse non ha più le gambe per correre dove vorrebbe, ma possiede ancora una visione di gioco che gli consente di trovare spazi semplicemente invisibili agli altri». Spazi con cui da una vita Totti continua a divertirsi, sfornando assist o trovando reti. Con quella rifilata al portiere dei Citizens ha toccato quota 300 in carriera (291 gol in giallorosso e 9 con la maglia dell’Italia), numeri che ben si sposano con la definizione di «the greytest» coniata dal Mirror sul gioco di parole tra il più grigio (in termini di età) e il più grande.
I tabloid britannici, sempre avari nell’incensare giocatori italiani, stavolta non possono fare a meno di raccontare ai propri lettori di «un veterano dotato di una classe senza tempo», un «Italian Maestro» che per una sera, come scrive il Telegraph, ha giocato come se portasse sul capo una corona d’alloro: «Era dai tempi di Giulio Cesare che un antico romano non marciava con tanta sicurezza sul suolo britannico».
Maligni e detrattori lo hanno sempre accusato di essere decisivo solo a Roma, in quell’area circoscritta dal Grande Raccordo Anulare. Con la rete realizzata all’Etihad Stadium Francesco Totti ha invece dimostrato ancora una volta di essere un giocatore dalla classe sconfinata, nel vero senso della parola visto che all’indomani del pari in casa del Manchester City tutta la stampa inglese lo celebra come l’ «eternal footballer».
La patria del calcio rende così onore al più anziano marcatore della storia della Champions League (38 anni e tre giorni), che per il Times «forse non ha più le gambe per correre dove vorrebbe, ma possiede ancora una visione di gioco che gli consente di trovare spazi semplicemente invisibili agli altri». Spazi con cui da una vita Totti continua a divertirsi, sfornando assist o trovando reti. Con quella rifilata al portiere dei Citizens ha toccato quota 300 in carriera (291 gol in giallorosso e 9 con la maglia dell’Italia), numeri che ben si sposano con la definizione di «the greytest» coniata dal Mirror sul gioco di parole tra il più grigio (in termini di età) e il più grande.
I tabloid britannici, sempre avari nell’incensare giocatori italiani, stavolta non possono fare a meno di raccontare ai propri lettori di «un veterano dotato di una classe senza tempo», un «Italian Maestro» che per una sera, come scrive il Telegraph, ha giocato come se portasse sul capo una corona d’alloro: «Era dai tempi di Giulio Cesare che un antico romano non marciava con tanta sicurezza sul suolo britannico».
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