annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

La prossima serie a

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Originariamente inviato da Blackgoogle Visualizza il messaggio
    no guarda, l'arbitro è sempre imparziale. La squadra forte però è più avvantaggiata dal fatto che giocando molto la palla ha più episodi a favore fischiati. E' statistica.
    la squadra forte vince anche quando capita l'episodio sfavorevole e quindi passa nel dimenticatoio,mentre le altre che si agrappano a quello per giustiifcare

    questo di solito...poi ci sono episodi come germania-argentina nel 90 in cui è palese che ci sia una decisione dall'alto o come all heysel dove il rigore è stato fischiato mentre si contavano i morti e ve lo hanno anche fatto vedere

    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
    3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

    Commenta


    • Vabbè state davvero parlando di una partita dove 11 sconosciuti giocavano per la prima volta insieme e provavano gli schemi conto il lucento.

      Commenta


      • Originariamente inviato da Dargor83 Visualizza il messaggio
        è bellissimo leggere wang quando cerca di negare l'evidenza.
        no, non nego l'evidenza. ma credo in ciò che dico. Spiegando anche quali sono le mie motivazioni riguardo tutto ciò che è successo in quella bellissima partita. perchè la gente si innamora e si avvicina al calcio proprio grazie alla speranza che una sfida dona. La speranza che possa accadere anche l'impossibile, se impossibile poi è la parola più adatta. Perchè come abbiamo potuto constatare non è stato impossibile per il Lucento battere la Juventus. Devo ammettere che la juventus non è affatto superiore al lucento, lo ha dimostrato il campo. una possibile rivincita? Forse l'anno prossimo con la consapevolezza che l'avversario va sempre rispettato e mai preso sotto gamba. E' una questione anche di rispetto proprio, di valore per chi viene a giocare, di rispetto per chi segue la squadra avversaria. E gli avversari ci hanno messo tutto l'impegno possibile. il Lucento, grazie anche all'ottima tattica di gioco ha vinto, ed ha vinto per 3 a 2 dopo una partita giocata dignitosamente bene e meglio della Juve. Già la rivincita, che il lucento si speri "concedi" alla Juventus, perchè è la squadra vincitrice che ha il lusso di decidere se rigiocare oppure no. Si tratta di stile e di classe, ma non di quella messa in campo, in campo si mena, si gioca, non si ha bisogno di signorine alla Baggio, ma si tratta di altro. Forse l'anno prossimo la Juve avrà questo onore, di rimpadronisrdi dello scettro di squadra più forte, ma fino ad allora che si abbassi la testa di fronte all'ottima organizzazione del Lucento. una partita simile verrà giocata stasera dal real madrid, che giocherà un'amichevole contro l'Inter. Anche il real madrid potrà perdere, chi lo sà, una partita è pur sempre una partita anche se giocata a Luglio.
        non darei niente per scontato, certo che sulla carta non c'è proprio partita, professionisti contro dilettanti, ma chi lo ha inventato questo detto? Queste categorie divise solo dai soldi e non dai talenti. Anche l'Inter può fare come il Lucento ed accarezzare il sogno di una vittoria proprio contro i campioni d'europa, e che io a dirla tutta, avrei tanto voluto che avessero giocato sia contro la juve che contro il real madrid di Mister ancelotti, ex juve, e grandissimo re di Coppa. Ma Torino e Madrid sono troppo distanti per poter organizzare un evento del genere. chissà come hanno festeggiato i giocatori del lucento. dove si sono organizzati per dare sfogo alla loro gioia. hanno brindato e mangiato alla paesana, perchè così sono abituati a fare. loro non hanno tutti i soldi che hanno i campioni che conosciamo, eppure, sono convinto che con loro ci saremmo divertiti. Comunque, il loro nome tutt'oggi echeggia forte su tutti i giornali, sono loro i grandissimi della stagione estiva, e sono loro che vanno seguiti ed applauditi. Da tutti noi, da tutto il calcio, da tutti i campioni dello sport. esempio per chi segue un grande sogno.

        Commenta


        • Originariamente inviato da thedeerhunter
          .

          It's the summer of 2006, we've just won the World Cup, and I'm thoroughly drunk on life. I go out and about on my bike in the quiet little streets of Forte dei Marmi and, as I pass by on the seafront, people stop and pat me on the back.

          They must have thought that beating France in the final had fried my brain, but there was something they didn't know. They were missing a vital piece of the story, namely that as things stood, I belonged to Real Madrid, not Milan. I was a Madrid player in my head, my heart and my soul. I had a five-year contract sitting waiting, and a salary that was out of this world.


          The Madrid coach Fabio Capello phoned. And then Franco Baldini, their director of football. Everyone wanted to speak to me. I had a word with my agent, Tullio Tinti, and asked him to find out what Milan were saying about it all.

          Shortly after, I was due back at Milanello. To make the Champions League proper, we had to get through a qualifier against Red Star Belgrade. At that point Tullio said to me: "Hold off on going back. Let me speak to Real. If you really want a change of scene from Forte dei Marmi, head back to your house in Brescia. And keep your mobile on – in a little while you'll get a call."

          No sooner had he said it than the phone started ringing. Nostradamus was a mere amateur compared to our Tullio.

          "Hello Andrea, it's Fabio Capello here." Only one of the most successful coaches in the history of the sport.

          "Hello, coach. How are you?"

          "I'm great, and I imagine you're even better. Come and join us. We've just signed Emerson from Juventus and you're the man to play beside him in midfield."

          "Okay then."

          He didn't need much time to convince me. Less than a minute, I reckon. Not least because I'd already seen the contract. My agent had studied it in great detail and then shot off to Madrid.

          "Andrea, we're on."

          "I'm really happy about that, Tullio."

          I pictured myself in that white jersey. Pristine, and at the same time aggressive; a mean streak running through its unusual purity. My thoughts often wandered to the Santiago Bernabeu, the Temple, a ground that struck terror into opponents. Bruised and battered slaves at the king's banquet.

          "What do we do now then, Tullio?"

          "Let's go for lunch in a few days."

          "Where? Meson Txistu in Plaza de Angel Carbajo?"

          "No, Andrea; not Madrid. Milanello."

          "What do you mean 'Milanello'? Are you stupid?"


          "Nope, you heard right: Milanello. We haven't got Galliani's approval yet."

          I was a Madrid player in my head, my heart and my soul. I had a five-year contract sitting waiting, and a salary that was out of this world"

          The menu was always the same: I knew it off by heart. Antipasto, starter, main course and then the legendary ice cream with crunchy bits on top.

          We met in the room used for team meals, halfway between the kitchens and the hall with the hearth where Berlusconi would pound away on the piano and tell various kinds of jokes.

          Tullio spoke first. "Andrea's going to sign for Real."

          Then me: "Yes…"

          Then it was Galliani, staring straight at me. "Andrea, my friend, you're not going anywhere."

          He pulled out a little case from under the table. That made me smile, thinking it had been just as well hidden as Monica Lewinsky under Bill Clinton's desk in the Oval Office.

          A contract then appeared from the case, with Mr Biro (Galliani) adding, "You're not leaving, because you're going to sign this. It's for five years, and we've left the salary details blank so you can write in whatever you like."

          Tullio just about ripped it out of my hands. "I'll keep hold of this."

          He took his time, brought it home, read it and read it again. I went off to the national team training camp at Coverciano and, for a few days, I didn't hear anything. I thought it was a done deal: I was thinking in Spanish, dreaming in Spanish. My imagination was in overdrive, flying off to Madrid and landing somewhere between Plaza Mayor and Puerta del Sol.

          And then my agent phoned me.

          "Sign for Milan. Right now, they'll not let you leave."

          "No…"

          "Yes."

          "Ok, fine."

          You're then forced to tell the media a lot of crap; provided, of course, that they manage to ask you the right question. If they enquire whether it's right you'd practically signed for Madrid, you're duty-bound to respond hiding behind well-worn clichés and half-truths. You read a dull, lifeless script written by press officers with no talent or creative spark.

          "No, that's not the case. I'm perfectly happy at Milan."

          F*** off!

          It's a pity it went the way it did. I'd have signed for Real in a heartbeat. They're a club with more glamour than Milan; more prospects, more appeal, more everything. They strike fear in their opponents, whoever they happen to be.

          All that said, at the end of the season I had the consolation of winning the Champions League. It could have gone a lot worse.



          Ci siamo lasciati senza rimorso. In mezz’ora, arrotondando per eccesso, ero fuori da lì. Quando si ama serve tempo, quando il sentimento muore può aiutare una scusa. “Andrea, il nostro allenatore Allegri pensa che se resti non potrai più giocare davanti alla difesa. Per te avrebbe pensato a un altro ruolo: sempre a centrocampo, ma sulla parte sinistra”. Piccolo particolare: davanti alla difesa pensavo di poter dare ancora il meglio di me. Un pesce quando il mare è profondo respira, se lo spostano sotto il pelo dell’acqua si arrangia, ma non è la stessa cosa. “Anche con te in panchina o in tribuna abbiamo vinto lo scudetto. E poi, Andrea, da quest’anno la politica della società è cambiata. A chi ha più di trent’anni, proponiamo il rinnovo contratto solo per dodici mesi” . Altro piccolo particolare: non mi è mai capitato di sentirmi vecchio, neppure in quel preciso momento. Solo a tratti ho avuto la sensazione che qualcuno volesse farmi passare per bollito, più che altro erano le premesse a lasciarmi perplesso. “Grazie, ma davvero non posso accettare. E poi la Juventus mi ha proposto un accordo triennale”. Ho declinato. Senza mai parlare di soldi, quel pomeriggio della primavera del 2011. Mai. Discorsi economici con Galliani, in quei trenta minuti, non ne sono stati affrontati. Volevo essere considerato importante, al centro del progetto, non un giocatore in lista per la rottamazione.

          Commenta


          • Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggio
            Ci siamo lasciati senza rimorso. In mezz’ora, arrotondando per eccesso, ero fuori da lì. Quando si ama serve tempo, quando il sentimento muore può aiutare una scusa. “Andrea, il nostro allenatore Allegri pensa che se resti non potrai più giocare davanti alla difesa. Per te avrebbe pensato a un altro ruolo: sempre a centrocampo, ma sulla parte sinistra”. Piccolo particolare: davanti alla difesa pensavo di poter dare ancora il meglio di me. Un pesce quando il mare è profondo respira, se lo spostano sotto il pelo dell’acqua si arrangia, ma non è la stessa cosa. “Anche con te in panchina o in tribuna abbiamo vinto lo scudetto. E poi, Andrea, da quest’anno la politica della società è cambiata. A chi ha più di trent’anni, proponiamo il rinnovo contratto solo per dodici mesi” . Altro piccolo particolare: non mi è mai capitato di sentirmi vecchio, neppure in quel preciso momento. Solo a tratti ho avuto la sensazione che qualcuno volesse farmi passare per bollito, più che altro erano le premesse a lasciarmi perplesso. “Grazie, ma davvero non posso accettare. E poi la Juventus mi ha proposto un accordo triennale”. Ho declinato. Senza mai parlare di soldi, quel pomeriggio della primavera del 2011. Mai. Discorsi economici con Galliani, in quei trenta minuti, non ne sono stati affrontati. Volevo essere considerato importante, al centro del progetto, non un giocatore in lista per la rottamazione.
            Eh come ho detto, Allegri ha le sue colpe, vedi la differenza con Conte che appena ha visto che non gli compravano i giocattoli che voleva se n'è andato, si vede che per Allegri non era così importante anche perché, avevano si cominciato a smantellare, ma la cosa si è completata in due-tre anni.
            [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

            Commenta


            • Vabbè la colpa di allegri è di avere le spalle cosí larghe da non andarsene nè quando gli smantellano la squadra e gli danno la colpa nè quando la società lo critica apertamente.

              io lo stimo. Non credo sarei in grado di restare calmo e lavorare se il mio "capo" mi insulta e mi toglie ció che mi serve per lavorare.

              Commenta


              • Nel frattempo la Fiorentina batte 1-0 l'Estudiantes, goal di Mario Gomez.
                Randy Warlord [M|A]
                Randy Warlord[AoT]

                Commenta


                • Originariamente inviato da Randywarlord Visualizza il messaggio
                  Nel frattempo la Fiorentina batte 1-0 l'Estudiantes, goal di Mario Gomez.

                  si!!!!! evva!!!! ma quindi sono 3 punti per il campionato?

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da thedeerhunter Visualizza il messaggio
                    Eh come ho detto, Allegri ha le sue colpe, vedi la differenza con Conte che appena ha visto che non gli compravano i giocattoli che voleva se n'è andato, si vede che per Allegri non era così importante anche perché, avevano si cominciato a smantellare, ma la cosa si è completata in due-tre anni.
                    Mica è proprio così. A Conte per quale motivo bisognava dare una squadra ancora più forte di quella che aveva? intanto gli acquisti stavano arrivando, quindi non c'era proprio motivo per andarsene. C'è qualcopsa sotto di diverso.

                    Commenta


                    • Ecco come sono andati i fatti del caos juve
                      https://www.youtube.com/watch?v=3NRsXuj3Kn4

                      Commenta


                      • Si, poi ne riparliamo quando allegri vince lo scudetto...

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da Blackgoogle Visualizza il messaggio
                          si!!!!! evva!!!! ma quindi sono 3 punti per il campionato?
                          No, ma non è neppure una figura di merdà in stile Juve 2 - 3 Lucento.
                          Randy Warlord [M|A]
                          Randy Warlord[AoT]

                          Commenta


                          • Ma chi ha detto che Conte è andato via perché non gli compravano i giocatori? A me sembra che abbia fatto il ratto durante il naufragio.

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da Randywarlord Visualizza il messaggio
                              No, ma non è neppure una figura di merdà in stile Juve 2 - 3 Lucento.

                              capirai, quanto può contare...solo voi potete seguire certe partite...

                              Commenta


                              • si ma il lucento non era in grado di mettere in crisi pure il real?

                                Commenta

                                Sto operando...
                                X