Una bella buffonata secondo me, da ambo le parti..
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Chi sarà il prossimo allenatore della Juve?
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tacchinardi ne sa?
https://twitter.com/taks75/status/489152642867019777
Alessio Tacchinardi @taks75
Mi hanno detto Allegri alla Juve ...... No comment .....
+ un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
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Nagatomo è sempre molto acuto.
Io peró andrei in una squadra ambiziosa e con il portafoglio ampio. Il monaco sarebbe la mia prima scelta. l'unico problema sarebbe il fair play finanziario, ma fino ad ora non ha limitato nessuno.
Oppure al psg, ma la vedo dura.
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Originariamente inviato da BlackHawkz Visualizza il messaggioSe Conte dovesse andare via capirei la scelta per la questione della carriera ma sinceramente mi farebbe un pò schifo perché sarebbe una delusione enorme. Se andasse via vorrebbe anche dire che la Juve a livello di società non ha interesse di provare a competere ad alti livelli in Europa; quindi una specie di ammissione di inferiorità e di resa totale, nonché un ridimensionamento a livelli mondiali.
Dei nomi che circolano:
Mancini: Può aver detto di essere stato ed essere Juventino quanto gli pare, non mi piace come persona e come allenatore è un pò una sega.
Spalletti: Ha l'esperienza, sarebbe subito pronto, buon calcio ma non lo vedo pronto a reggere la pressione della maglia Bianconera
Mihajilovic: Credo sia una cazzata sparata dai giornali, è odiato in tutto l'ambiente Bianconero.
Simeone: Mi attrae come idea ma credo che non verrà mai alla Juve per il passato che ha avuto da giocatore.
Montella: Dei nomi che circolano è quello che ci vedrei meglio.
Prandelli: Senza palle e senza carattere, si farebbe mettere i piedi in testa dai senatori dello spogliatoio nel giro di un mese e mezzo e finirebbe esonerato.
Capello: Non ce lo vorrei e non credo sia una cosa "reale" sotto nessun punto di vista
Zidane: Non saprei valutarlo, ma attualmente non lo vorrei.
Alla fine comunque per tutta una questione di motivi rimarrà Conte; Agnelli non ha intenzione di voler ammettere un ridimensionamento, Conte è Juventino nel sangue e così si dimostrerebbe un uomo di merda, delle squadre che circolano e dalle sue dichiarazioni di domenica riguardo una squadra da rifondare dopo un anno di fallimento e che ambisce a qualcosa potrebbe andare solo allo United o al Milan ma non credo ci sia qualcosa di fondato...
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Questo è quello che penso attualmente di tutta la questione:
Maggio 2011, dopo il secondo settimo posto di fila ed allenatori incompetenti (Ferrara, Zaccheroni, Delneri) viene finalmente chiamato a furor di popolo Antonio Conte, ex capitano bianconero per tredici anni da giocatore e soprattutto tifoso da una vita. Dopo due promozioni in serie A con Bari e Siena trova finalmente una panchina nella massima serie, dopo che lui stesso appena tre anni prima annunciò in un pomeriggio ad Arezzo che se nel giro di tre anni non sarebbe andato alla Juve si sarebbe ritirato.
Nel calcio che conta vince subito, addirittura da imbattuto, e fa tre scudetti su tre in campionato, facendo tornare la Juventus la squadra antipatica che è sempre stata dal 1897 per cui uno Juventino vero ne va fiero e ridando, ai tifosi che l'avevano perduta, quella consapevolezza di superiorità e strafottenza che appartiene per DNA a tutti noi zebrati. Porta anche bel calcio, trofei, plasma e trasforma i giocatori, prestazioni importanti e memorabili, record su record e quant'altro. Nel secondo anno tutto il mondo bianconero gli è stato vicino e lo ha difeso a spada tratta per la questione calcioscommesse e "Pippo" Carobbio e l'ha sostenuto per tutta la durata della squalifica. Il tifoso Juventino vuole vincere, SEMPRE, e Conte lo sa bene, ma sa bene anche che a lui gli viene perdonata qualsiasi cosa per il suo passato in campo e perché è un condottiero indomabile ed irrefrenabile; grazie a lui è passato in secondo piano l'addio doloroso di Alessandro Del Piero trattato a pesci in faccia dalla società, gli è stata perdonata qualche scelta di mercato, gli sono state perdonate scelte discutibili nelle partite di Champions al secondo anno, gli sono state perdonate le tre uscite dalla Coppa Italia per far giocare le seconde linee (di cui la finale al primo anno era addirittura l'ultima partita in assoluto per Del Piero ed ha dovuto giocarla circondato da riserve), gli sono stati perdonati i pareggi in Champions con Galatasaray e Copenaghen, gli è stata perdonata l'uscita dall'Europa League ad un passo dalla finale da giocare in casa nostra. Gli verrebbe perdonata qualsiasi cosa, l'importante è che continui a sputare sangue e passione per quei colori.
Fin qui tutto bello e tutto piacevole, quasi da romanzo, un vero leader che ha risollevato la Juventus dal 2006 con Farsopoli fino alla scellerata scelta di Delneri intramezzata dal trio Secco-Blanc-Cobolli Gigli.
Dall'altra parte della medaglia invece c'è da ricordare e sottolineare che la Juve stessa ha resto Conte quello che è oggi; senza parlare dei suoi trascorsi da giocatore che conoscono tutti (andato a pescare nel Lecce e portato sul tetto del mondo con la fascia di Capitano) è stato fin da subito un rapporto di dare-avere in cui l'uno ha fatto grande l'altro. Gli è stata data la possibilità di allenare un top club dopo che aveva allenato solamente in serie B, gli è stata data voce assoluta in sala stampa, gli è stato dato il permesso di parlare quotidianamente di mercato con la società promuovendo e bocciando giocatori, la Juve gli ha messo a disposizione gli avvocati durante il processo del calcioscommesse, l'ha sempre difeso e fatto lavorare con serenità dopo qualsiasi attacco mediatico, gli ha dato vetrine europee, l'ha messo in una posizione in cui è stato in grado di vincere premi personali, è rimasta in silenzio dopo l'attacco frontale di luglio 2012 quando era su tutte le furie in conferenza stampa dopo che la società aveva venduto Matri e Giaccherini ed è stata a tacere soprattutto dopo le uscite dalle coppe europee immeritate sulle carta proponendogli, a maggio 2014, un rinnovo del contratto con completa sintonia sul calciomercato nonostante la finale di Europa League in casa nemmeno disputata.
Contratto non firmato ma rimandato a fine mercato perché ora il Mister si sente il messia e deve fare il prezioso, scadenza a maggio 2015 e si va avanti per vedere se rinnovare o meno.
14 luglio 2014, inizia il ritiro precampionato, inizia ufficialmente la stagione con le visite mediche, tutti rientrano dalle vacanze ed iniziano gli allenamenti. Nemmeno ventiquattro ore dopo ed il 15 luglio 2014 rimarrà nella storia bianconera (con molta più importanza dei 102 punti e di tutti i record inutili buoni solo per chi va dietro a queste cazzate delle statistiche) con le dimissioni presentate da Antonio Conte. Dei "SE" e dei "MA" non ne parlo perché penso veramente che abbia poco senso, non ho da vendere nessun giornale e non ci sto a perdere tempo con le cazzate di mercato sui vari giocatori.
Parliamo dei fatti reali: i fatti reali dicono che Conte (tifoso Juventino vero, capitano, bandiera, condottiero, eccetera) dopo un giorno che è iniziato il ritiro precampionato abbandona tutti e ci saluta. Prende baracca e burattini e se ne va con un misero video di tre minuti freddo, distaccato ed in cui non dice niente; quello che rimane è una squadra che ha iniziato il ritiro e lo continuerà senza il proprio allenatore, un calciomercato improntato su di un determinato modulo e delle determinate caratteristiche, trattative già avviate, giocatori che con lui hanno resto tanto e bene e che magari con altri schemi ed altri allenatori sarebbero riserve (Bonucci su tutti), un nuovo allenatore da cercare e da valutare. Conte lascia, questo è quello che rimane, del perché e del percome non frega niente a nessuno; vendono Vidal, vendono Pogba, non comprano Sanchez, non comprano Cuadrado... CHI SE NE FREGA. Conte sa benissimo che il campionato prossimo l'avrebbe vinto lo stesso perché chiunque schiererebbe rimane nettamente superiore alle altre squadre con lui in panchina, Conte sa benissimo e lo sapeva anche a maggio che la Juve attualmente non può permettersi il calciomercato di altre squadre che hanno soldi infiniti, Conte sa benissimo che anche se non arriva a giocarsi la finale di Champions come il Borussia Dortmund o come l'Atletico Madrid sarebbe sempre stato amato ogni giorno di più dai tifosi bianconeri; quindi del perché non frega niente a nessuno, magari non avrebbe vinto la luna, ma avrebbe comunque vinto; sarebbe stato comunque e sempre un vincente perché ce l'ha nel DNA.
Da tifoso, da ex capitano, da bandiera, da condottiero dare delle dimissioni del genere è INACCETTABILE, non avrà bisogno di 50€ in più a fine mese se deciderà di andare a guadagnare di più in altre squadre, non avrà bisogno di nuovi stimoli perché alla Juve vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta, non avrà bisogno di squadre di alto livello perché la Juve è per storia una squadra di alto livello che punta a vincere qualsiasi competizione in cui prenda parte, non va via perché cederanno Tizio o Caio o chiunque altro perché lui stesso ha avuto al suo fianco calciatori come Baggio, come Zidane, Nedved, Del Piero, eccetera ed uno dopo l'altro sono andati via o hanno smesso ma la Juve ha sempre continuato a vincere perché è la cosa che gli riesce meglio.
Conte è andato via a stagione iniziata, con il contratto lungo ancora un anno; poteva aspettare la fine del contratto a maggio 2015 e vincere il quarto scudetto consecutivo e provando a fare qualcosa in Europa, ma ha preferito andarsene da traditore a stagione iniziata; un condottiero non si comporta così...
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La prima parte del post di Black andrebbe esposta nel museo del ridicolo proprio in mezzo alle sentenze di calciopoli e del doping. Termini come strafottenza mal si accompagnano a vittorie che la giustizia sportiva, ordinaria e del popolo ritiene solo reati e imbrogli. A meno che non ci si voglia accomunare ai vari Totò Riina ovvero il tipo di strafottenza del malvivente fiero di esserlo.
Del resto quale altro modo hanno di vincere? Le hanno provate sempre tutte, tranne forse giocar bene a pallone.
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http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-...51689761.shtml
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA HAHAHAHAHAHAHAHA
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per non dimenticare:
http://www.gamesnet.it/f107/allenato...7/#post7185449
Originariamente inviato da Ernemuse Visualizza il messaggioAllegri:
Le squadre le fanno gli allenatori, e le rovinano gli allenatori. Perchè cosa succede, che un allenatore, arriva, chiede i giocatori, li porta in squadra e crea in base ai giocatori presi il suo modulo per giocare. E' importantissimo che un allenatore capisca davvero di calcio, di giovani, che segua la vita dei giocatori stessi.
Partiamo quindi da Allegri, che arrivato al Milan ne ha accellerato il già declinio della fine berlusconiana. fa fuori Pirlo, uno dei giocatori più forti del mondo. Allegri lo mette in vendita, con Berlusconi che proprio non riesce a capire. Poi si inventa strani moduli, dove rimane con giocatori scarsi e con giovani sopravvalkutati come Pato ed El Sharawi. Rovina pian piano anche Boateng, che sembrava un giocatore di classe. Fa vendere tutti i senatori, facendo scoprire il suo vero carattere, cioè quello che a lui davano fastidio invece che di aiuto. Allegri in quasi 3 anni ha distrutto una squadra, lasciandola anche senza un futuro.
Una squadra che una volta lottava ai vertici d'europa, oggi, come un qualsiasi Nottingham Forest, lotta per non retrocedere, finendo in serie B tra quest'anno o prossimamente. A niente serve la speranza in qualche sceicco, il settore economo è spietato, ed una squadra di calcio, una volta perso il prestigio cade e vale sempre meno. Un Milan attuale, con i risultati che ha, vale si e no 50 milioni di euro. Allegri oltre a non capire niente di calcio, è inutile anche in fase valorizzazione della rosa e della società.
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