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Quella poca roba che è la Juve

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  • Quella poca roba che è la Juve

    Fuori.
    Fuori da tutte le coppe che hanno giocato.
    Gli è rimasta la EL, ma solo perché devono ancora giocare.
    In campionato, poi, un aiutino qui e uno lì e magicamente da -5 si arriva a +8.
    Magie a cui ci ha abituato Capitan Conte, uno che per vincere le ha provate tutte, dal doping agli arbitri chiusi a chiave negli spogliatoi.
    Poi viene a Roma, il genio, e lo sa che la vittoria di Torino è un caso, che contro questa squadra non ci vinci due volte e meno che mai ci vai a vincere a casa sua. Allora che fa, il genio, mette dentro alcune "seconde linee", dice lui, turnover dice lui, e poi di nuovo, come in campionato, catenaccio e speriamo che questi non segnano.
    Ma mica è sempre festa.
    A parte che le "seconde linee" il più scarso è passato in nazionale, ma vabbè, appare chiaro che la formazione non sia una scelta tecnica, ma un alibi.
    Poverello.
    Le provate tutte in carriera. Dalle telefonate, insomma, dalle griglie, insomma, e quelli prima di lui uguale, da Turone insomma.
    Perché Roma-Juventus di ieri sera è un’altra cosa: è una rivincita. Ma non sul campionato, sullo 0-3, su Bonucci o cose simili, Roma-Juventus è sempre una rivincita.
    È la rivincita della nostra anima, è la rivincita di chi lotta contro il potere e lo fa sempre, ogni giorno nel suo piccolo, nella vita se la vuol fare grande. È la rivincita contro chi ti dice e cerca di convincerti che nella vita contano sempre e solo le stesse cose, il profitto, il successo, l’utile, le buone relazioni, i rapporti che contano. È la rivincita di chi invece una volta, chissà quando e chissà perché, s’è detto che conta di più un abbraccio, un sussulto, mantenere un cuore pulito, che ti fa male, ma che ti fa amare, che vive in un colpo solo, magari quello di kung fu di un ivoriano sotto una curva di Roma e non in una carriera di scudetti e coppe di cartone. Roma-Juventus è sempre una rivincita e quando vinci non sai quasi cosa fare, non trovi le parole. Ma stamattina puoi andare da tuo figlio, tua moglie, la tua fidanzata, o tuo fratellino e dirgli "sì, li abbiamo battuti". Ogni tanto amore mio vincono i buoni, e pure se non succede quasi mai tu credici sempre. Credici sempre e basta.


    Clan Spammer Severi ma giusti.

  • #2
    *_*

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    • #3
      Ieri Conte ha dimostrato il suo più grande limite: Credere che sfide difficilissime possano essere abbordabili senza problemi o compromessi.

      Questo atteggiamento fino ad ora gli è costato la CL ai gironi, la Coppa Italia, e un'arata senza precedenti a Firenze. Inizia ad essere un pò troppo, considerando che gli scudettini italiani adesso contano meno di una Mitropa Cup, per tanto, con solo quello per il 3° anno di seguito, il titolo di "top club" a livello europeo continua ad essere lontanissimo.

      Ieri sera Conte si è presentato a Roma, in casa di una squadra in cerca di vendetta, con una formazione composta da alcuni giocatori che non sarebbero titolari nel Leeds United. Il solito giochetto: partiamo piano, gli facciamo sfogare, e poi gliene facciamo 4 o 5 nella ripresa. Come a Torino. Ma a Torino in campo c'erano Tevez e Pogba, non Peluso e Giovinco. E a Torino la Roma non era cosi furiosa. E poi eri a Torino.

      Non era preferibile schierare la formazione titolare ieri sera, e poi fare un pò di turn-over con la Lazio? Tanto più che lo scudetto è già vinto, e con la lazio va bene anche un pareggio del cazzò.
      Randy Warlord [M|A]
      Randy Warlord[AoT]

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      • #4
        La vittoria di Torino non è stata semplicemente un caso ma una partita preparata tecnicamente molto bene, in modo intelligente.
        le scelte tecniche di Conte riguardo alla partita di ieri sera sono state molto discutibili ma sicuramente ragionate.
        Personalmente per una partita di calcio non andrei mai da ognuna della persone che hai citato, ci sono cose molto più importanti che delle partite di calcio dove la sola cosa che posso concedere sono i classici sfottò.
        Si dovrebbe dividere il mondo sportivo da quello in cui viviamo ogni giorno, senza fare paragoni e magari dovremmo fermarci e pensare che se noi mettessimo lo stesso impegno nelle vicende del nostro Paese politiche e non, magari, le cose cambierebbero in meglio.

        Buona giornata a tutti

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        • #5
          Perché nella sua ottica, avendo ricevuto scudetti con Iuliano e Montero in campo, vincere non dipende dalla partita.

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          • #6
            Originariamente inviato da Devilteo Visualizza il messaggio
            Personalmente per una partita di calcio non andrei mai da ognuna della persone che hai citato, ci sono cose molto più importanti che delle partite di calcio dove la sola cosa che posso concedere sono i classici sfottò.
            Si dovrebbe dividere il mondo sportivo da quello in cui viviamo ogni giorno, senza fare paragoni e magari dovremmo fermarci e pensare che se noi mettessimo lo stesso impegno nelle vicende del nostro Paese politiche e non, magari, le cose cambierebbero in meglio.

            Io credo, invece, che per cambiare questo paese bisogna avere coerenza, e che dividere et impera, come insegnarono i romani, è il modo migliore per tenere a bada la popolazione.
            Personalmente ritengo quelli che ragionano come te assolutamente complici e corresponsabili del decadimento del paese. Il calcio, la grattachecca, la lotteria, chi se ne frega. Laddove accada l'inciucio, il magheggio e via dicendo, lì c'è da condannare con forza, sempre e comunque. Se lasciamo passare una volta, qualunque sia il campo, ci siamo arresi, abituati.
            Agli italiani, in questi anni, non è stata portata via la speranza, ma qualcosa di decisamente più prezioso: la capacità di indignarsi e il tuo post ne è l'esempio. Il calcio è importante perché è la passione del nostro paese, non solo una grande ruota dell'economia e se lasciamo che facciano a pezzi le nostre passioni, cosa gli permetteremo di fare col resto?
            Ragionaci.


            Clan Spammer Severi ma giusti.

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            • #7
              La giuve

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              • #8
                Non capisco cosa ci sia da lamentarsi se la squadra messa in campo aveva 4-5 giocatori da serie B. Ieri ho guardato la partita con molta calma, e infatti la sconfitta brucia veramente poco. Conte ha fatto un gioco stupido a mio parere, e gli è andata anche bene. Ha voluto aspettare con diverse pippe in campo.. Per 15 minuti... 30... 45... 60... 75. La Roma poteva essere in vantaggio già da un pó. Doveva semplicemente onorare l'impegno, al massimo (e non l'avrei condiviso lo stesso) tergiversare un tempo. I trofei si vincono con i campioni, e Garcia ha ben capito come si fa. Ieri ha messo la squadra in campo per vincere, e il cambio di Pjanic è stata la mossa giusta. Brava e bella Roma.
                Sul discorso aiuti-arbitri-campionato non mi dilungo, i due scontri diretti mi sono sembrati equilibrati da quel punto di vista. Voglio solo dire che qualche decisione è stata nettamente a nostro favore, ma non riesco a vedere malafede (e ho sempre guardato con diffidenza la squadra dopo lo schifo del 2006). E soprattutto, alla Juve manca qualcosa che non puó essere colmato con qualche punto di vantaggio.

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                • #9
                  Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                  Io credo, invece, che per cambiare questo paese bisogna avere coerenza, e che dividere et impera, come insegnarono i romani, è il modo migliore per tenere a bada la popolazione.
                  Personalmente ritengo quelli che ragionano come te assolutamente complici e corresponsabili del decadimento del paese. Il calcio, la grattachecca, la lotteria, chi se ne frega. Laddove accada l'inciucio, il magheggio e via dicendo, lì c'è da condannare con forza, sempre e comunque. Se lasciamo passare una volta, qualunque sia il campo, ci siamo arresi, abituati.
                  Agli italiani, in questi anni, non è stata portata via la speranza, ma qualcosa di decisamente più prezioso: la capacità di indignarsi e il tuo post ne è l'esempio. Il calcio è importante perché è la passione del nostro paese, non solo una grande ruota dell'economia e se lasciamo che facciano a pezzi le nostre passioni, cosa gli permetteremo di fare col resto?
                  Ragionaci.
                  Guarda, quello che intendevo dire è che la similitudine calcio-Paese non dovrebbe nemmeno esistere.
                  Per quanto riguarda il calcio so solo che delle squadre hanno sbagliato, chi di dovere ha pagato o pagherà.
                  Di cosa dovrei essere indignato?

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                  • #10

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                    • #11
                      Lo capisco dai, per una volta che vincono lasciagliela godere.
                      Ieri sera ha vinto la squadra che aveva più motivazioni, meritatamente.

                      Devilteo ricorda, il calcio è imprtante...quando si vince. Quando si perde invece ci si deve indignare con l'arbitro, sennò sto paese va a rotoli aoo
                      Maelstrom

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                      • #12
                        Ah dimenticavo, se non vuoi che il paese vada rotili, dai anche qualche coltellata ai tifosi della juve appena fuori lo stadio
                        Maelstrom

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                        • #13
                          Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                          Fuori.
                          Fuori da tutte le coppe che hanno giocato.
                          Gli è rimasta la EL, ma solo perché devono ancora giocare.
                          In campionato, poi, un aiutino qui e uno lì e magicamente da -5 si arriva a +8.
                          Magie a cui ci ha abituato Capitan Conte, uno che per vincere le ha provate tutte, dal doping agli arbitri chiusi a chiave negli spogliatoi.
                          Poi viene a Roma, il genio, e lo sa che la vittoria di Torino è un caso, che contro questa squadra non ci vinci due volte e meno che mai ci vai a vincere a casa sua. Allora che fa, il genio, mette dentro alcune "seconde linee", dice lui, turnover dice lui, e poi di nuovo, come in campionato, catenaccio e speriamo che questi non segnano.
                          Ma mica è sempre festa.
                          A parte che le "seconde linee" il più scarso è passato in nazionale, ma vabbè, appare chiaro che la formazione non sia una scelta tecnica, ma un alibi.
                          Poverello.
                          Le provate tutte in carriera. Dalle telefonate, insomma, dalle griglie, insomma, e quelli prima di lui uguale, da Turone insomma.
                          Perché Roma-Juventus di ieri sera è un’altra cosa: è una rivincita. Ma non sul campionato, sullo 0-3, su Bonucci o cose simili, Roma-Juventus è sempre una rivincita.
                          È la rivincita della nostra anima, è la rivincita di chi lotta contro il potere e lo fa sempre, ogni giorno nel suo piccolo, nella vita se la vuol fare grande. È la rivincita contro chi ti dice e cerca di convincerti che nella vita contano sempre e solo le stesse cose, il profitto, il successo, l’utile, le buone relazioni, i rapporti che contano. È la rivincita di chi invece una volta, chissà quando e chissà perché, s’è detto che conta di più un abbraccio, un sussulto, mantenere un cuore pulito, che ti fa male, ma che ti fa amare, che vive in un colpo solo, magari quello di kung fu di un ivoriano sotto una curva di Roma e non in una carriera di scudetti e coppe di cartone. Roma-Juventus è sempre una rivincita e quando vinci non sai quasi cosa fare, non trovi le parole. Ma stamattina puoi andare da tuo figlio, tua moglie, la tua fidanzata, o tuo fratellino e dirgli "sì, li abbiamo battuti". Ogni tanto amore mio vincono i buoni, e pure se non succede quasi mai tu credici sempre. Credici sempre e basta.

                          Peccato che alla Juve 3 il gol lo hanno annullato, ed era regolare...

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                          • #14
                            Originariamente inviato da Introvabile Visualizza il messaggio
                            Ah dimenticavo, se non vuoi che il paese vada rotili, dai anche qualche coltellata ai tifosi della juve appena fuori lo stadio

                            22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni

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                            • #15
                              Mi viene da ridere guardando i romanisti festeggiare. Dopo aver perso la partita più importante per 3-0, credono che poi rubarne in coppetta italia sia la giusta vendetta. La coppetta è tutta vostra, chissenefrega, non a caso in campo c'era la juve3. Che avrebbe vinto lo stesso se non avessero annullato un gol regolare. La Roma sta a -8 innanzi tutto perchè ha perso 3-0 contro la Juve. E non ci sono càzzi.

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