Ormai tutti attaccano Moratti. Tutti i colleghi ormai lo guardano con diffidenza per i fatti di calciopoli.
Ora è Della Valle che attacca pesantemente il presidente dell'inter, dicendo di voler fare anche una conferenza stampa.
Il patron viola: «Massimo, perché ti nascondi dietro una prescrizione ambigua?».. Marotta: «Vogliamo rispetto dappertutto»
TORINO, 20 agosto - Il tavolo della pacificazione è salta*to, saranno duelli all’Ok Corral in tribunale: lo scudetto 2006, grazie al geniale intervento*non- intervento della Figc di Abete resta una ferita apertissima nel cuore del calcio italiano. E così gli ex amici Moratti e Della Valle (per il patron nerazzurro, ormai, solo il «signor Del*la Valle») non li vedremo al tavolo della pacifi*cazione che lo stesso Abete avrebbe costruito con le sue mani.
PRESCRITTO E’ BELLO - La via dei tribuna*li è sempre più tracciata: accende la miccia il comunicato di Moratti che si attiene alle sen*tenze emesse e di futura emissione a carico degli altri per le omissioni d’indagine, senza far riferimento alle prescrizioni godute e a quanto decisive per la sorte dell’Inter siano state le telefonate giudicate “non interessanti” dai responsabili dell’indagine di Calciopoli o le distrazioni federali sui casi Telecom e non solo, of course; Moratti resta barricato dietro le decisioni a lui favorevoli per i motivi che ora tutto il mondo ben conosce (prescrizione e im*procedibilità per la morte di Facchetti), dopo la lettura della relazione di Palazzi, e non accet*ta confronti da bar per rispetto delle istituzio*ni chiamate a decidere (in suo favore) in que*sti anni. Bene: sceglie, tutto sommato a ragio*ne, la via delle norme e dei cavilli, dei tribuna*li e dei consigli federali in-capaci di agire.
Ora è Della Valle che attacca pesantemente il presidente dell'inter, dicendo di voler fare anche una conferenza stampa.
Il patron viola: «Massimo, perché ti nascondi dietro una prescrizione ambigua?».. Marotta: «Vogliamo rispetto dappertutto»
TORINO, 20 agosto - Il tavolo della pacificazione è salta*to, saranno duelli all’Ok Corral in tribunale: lo scudetto 2006, grazie al geniale intervento*non- intervento della Figc di Abete resta una ferita apertissima nel cuore del calcio italiano. E così gli ex amici Moratti e Della Valle (per il patron nerazzurro, ormai, solo il «signor Del*la Valle») non li vedremo al tavolo della pacifi*cazione che lo stesso Abete avrebbe costruito con le sue mani.
PRESCRITTO E’ BELLO - La via dei tribuna*li è sempre più tracciata: accende la miccia il comunicato di Moratti che si attiene alle sen*tenze emesse e di futura emissione a carico degli altri per le omissioni d’indagine, senza far riferimento alle prescrizioni godute e a quanto decisive per la sorte dell’Inter siano state le telefonate giudicate “non interessanti” dai responsabili dell’indagine di Calciopoli o le distrazioni federali sui casi Telecom e non solo, of course; Moratti resta barricato dietro le decisioni a lui favorevoli per i motivi che ora tutto il mondo ben conosce (prescrizione e im*procedibilità per la morte di Facchetti), dopo la lettura della relazione di Palazzi, e non accet*ta confronti da bar per rispetto delle istituzio*ni chiamate a decidere (in suo favore) in que*sti anni. Bene: sceglie, tutto sommato a ragio*ne, la via delle norme e dei cavilli, dei tribuna*li e dei consigli federali in-capaci di agire.