Movimento consumatori diffida Inter e Milan per la Tessera del Tifoso
In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, il Movimento Consumatori ha avviato un'indagine sulla Tessera del Tifoso emessa dai club di calcio di serie A, dalla quale emerge che molte societa' calcistiche impongono ai tifosi che vogliono acquistare l'abbonamento, anche a nome dei propri figli minori d'eta', la sottoscrizione di un contratto per il rilascio di una carta di credito ricaricabile. L'indagine dell'associazione riguarda, inoltre, le modalita' di raccolta dei dati personali del tifoso, visto che gli stessi possono essere ceduti a societa' partner della societa' calcistica, anche per fini commerciali e di marketing. "Pur condividendo tutte le iniziative volte a combattere il fenomeno della violenza negli stadi e a promuovere la cultura di un sano spirito sportivo - spiega il presidente dell'associazione Lorenzo Miozzi -, il Movimento Consumatori contesta l'applicazione scorretta, ad opera di molte societa' di calcio, del programma Tessera del Tifoso, attuato con modalita' poco trasparenti e irrispettose dei diritti dei propri supporters, laddove si inducono gli stessi a stipulare contratti non voluti e a cedere i propri dati personali per fini commerciali, facendo leva sulla passione sportiva e sullo spirito di appartenenza degli stessi". "Riteniamo che i comportamenti esaminati rappresentino pratiche commerciali scorrette e, quindi, vietate dal Codice del Consumo - precisa Monica Multari dell'Ufficio legale nazionale del Movimento Consumatori - e abbiamo pertanto diffidato, intanto, Inter e Milan a cessare l'utilizzo di moduli di richiesta della tessera del tifoso, che comportano automaticamente anche l'emissione di una carta di credito ricaricabile. In questo caso, secondo il programma ufficiale approvato dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, dovevano essere previste la compilazione e la sottoscrizione di moduli separati, nel rispetto del Codice per la protezione dei dati personali".
Oltretutto, c'è qualcuno che ha davvero capito l'importanza commerciale della tessera del tifoso e il patrimonio che si può accumulare rivendendo banche dati?
In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, il Movimento Consumatori ha avviato un'indagine sulla Tessera del Tifoso emessa dai club di calcio di serie A, dalla quale emerge che molte societa' calcistiche impongono ai tifosi che vogliono acquistare l'abbonamento, anche a nome dei propri figli minori d'eta', la sottoscrizione di un contratto per il rilascio di una carta di credito ricaricabile. L'indagine dell'associazione riguarda, inoltre, le modalita' di raccolta dei dati personali del tifoso, visto che gli stessi possono essere ceduti a societa' partner della societa' calcistica, anche per fini commerciali e di marketing. "Pur condividendo tutte le iniziative volte a combattere il fenomeno della violenza negli stadi e a promuovere la cultura di un sano spirito sportivo - spiega il presidente dell'associazione Lorenzo Miozzi -, il Movimento Consumatori contesta l'applicazione scorretta, ad opera di molte societa' di calcio, del programma Tessera del Tifoso, attuato con modalita' poco trasparenti e irrispettose dei diritti dei propri supporters, laddove si inducono gli stessi a stipulare contratti non voluti e a cedere i propri dati personali per fini commerciali, facendo leva sulla passione sportiva e sullo spirito di appartenenza degli stessi". "Riteniamo che i comportamenti esaminati rappresentino pratiche commerciali scorrette e, quindi, vietate dal Codice del Consumo - precisa Monica Multari dell'Ufficio legale nazionale del Movimento Consumatori - e abbiamo pertanto diffidato, intanto, Inter e Milan a cessare l'utilizzo di moduli di richiesta della tessera del tifoso, che comportano automaticamente anche l'emissione di una carta di credito ricaricabile. In questo caso, secondo il programma ufficiale approvato dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, dovevano essere previste la compilazione e la sottoscrizione di moduli separati, nel rispetto del Codice per la protezione dei dati personali".
Oltretutto, c'è qualcuno che ha davvero capito l'importanza commerciale della tessera del tifoso e il patrimonio che si può accumulare rivendendo banche dati?
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