Imbavagliare anche qui, come successe con Sensi prima di calciopoli (e tutti sappiamo se diceva la verità o se erano "lesive" le sue accuse contro Moggi e la Juve).
Dopo Il procuratore federale Stefano Palazzi, anche Stefano imbavaglia, chiudendo il thread sul forum, forse anche lui è sotto l’effetto del caldo bestiale di questi
giorni. Solo così, infatti, si può spiegare la sua decisione di deferire Francesco Totti e l’As Roma «per aver espresso giudizi e rilievi lesivi del prestigio, della reputazione
e della credibilità della classe arbitrale, delle istituzioni federali nel loro
complesso e di una società operante nell’ambito della Figc».
Forse però, questa è una spiegazione troppo benevola, la verità è che la procura
federale si mostra per l’ennesima volta allineata perfettamente ai poteri forti
del nostro calcio, contro i quali, e non da oggi, il Capitano si batte, lasciato sempre
solo dai soloni incipriati che stanno con la Roma solo se non devono correre rischi.
Gli interisti che accusavano Moggi, adesso sono complici, l'onestà valeva solo quando erano loro a essere truffati, adesso se ne infischiano altamente, anzi ora si sentono i furbi, come si sentiva furbo Moggi.
Gli onesti dove sono adesso? Dovrebbero stare al fianco del Capitano, per la semplice ragione che dice sempre la verità. L’ha detta contro l’arroganza leghista che insulta
Roma e l’Italia, l’ha detta a proposito del calcio. È quella stessa verità che gli costò
le ire dei signori della procura quando, insieme a Zdenek Zeman e a Franco
Sensi, denunciò Calciopoli prima che esplodesse lo scandalo. Ora, parole sante
del Capitano: sono cambiati solo i colori, la logica è sempre quella.
Negli ultimi due o tre campionati, non l’abbiamo pensato soltanto noi. Che
l’Inter abbia goduto di una quantità di aiutini arbitrali, l’hanno pensato anche
milioni di tifosi e non solo romanisti. Dopo Calciopoli l’asse del potere calcistico
è rimasto ben saldo al Nord, ma si è spostato sull’Inter. Una squadra cui, a
parte gli episodi di campo vergognosi in pieno stile Juve, è stata consentita una gestionem assai allegra dei propri bilanci, e cui è stata
perdonata un’irregolarità grossa come una casa. Un anno per deferire Moratti e Preziosi, giusto il tempo che il trasferimento andasse in "prescrizione" perchè ormai che ci puoi fare, e dieci minuti per deferire Totti, reo solo di aver detto il vero, di aver parlato di un dato di fatto.
Dopo Il procuratore federale Stefano Palazzi, anche Stefano imbavaglia, chiudendo il thread sul forum, forse anche lui è sotto l’effetto del caldo bestiale di questi
giorni. Solo così, infatti, si può spiegare la sua decisione di deferire Francesco Totti e l’As Roma «per aver espresso giudizi e rilievi lesivi del prestigio, della reputazione
e della credibilità della classe arbitrale, delle istituzioni federali nel loro
complesso e di una società operante nell’ambito della Figc».
Forse però, questa è una spiegazione troppo benevola, la verità è che la procura
federale si mostra per l’ennesima volta allineata perfettamente ai poteri forti
del nostro calcio, contro i quali, e non da oggi, il Capitano si batte, lasciato sempre
solo dai soloni incipriati che stanno con la Roma solo se non devono correre rischi.
Gli interisti che accusavano Moggi, adesso sono complici, l'onestà valeva solo quando erano loro a essere truffati, adesso se ne infischiano altamente, anzi ora si sentono i furbi, come si sentiva furbo Moggi.
Gli onesti dove sono adesso? Dovrebbero stare al fianco del Capitano, per la semplice ragione che dice sempre la verità. L’ha detta contro l’arroganza leghista che insulta
Roma e l’Italia, l’ha detta a proposito del calcio. È quella stessa verità che gli costò
le ire dei signori della procura quando, insieme a Zdenek Zeman e a Franco
Sensi, denunciò Calciopoli prima che esplodesse lo scandalo. Ora, parole sante
del Capitano: sono cambiati solo i colori, la logica è sempre quella.
Negli ultimi due o tre campionati, non l’abbiamo pensato soltanto noi. Che
l’Inter abbia goduto di una quantità di aiutini arbitrali, l’hanno pensato anche
milioni di tifosi e non solo romanisti. Dopo Calciopoli l’asse del potere calcistico
è rimasto ben saldo al Nord, ma si è spostato sull’Inter. Una squadra cui, a
parte gli episodi di campo vergognosi in pieno stile Juve, è stata consentita una gestionem assai allegra dei propri bilanci, e cui è stata
perdonata un’irregolarità grossa come una casa. Un anno per deferire Moratti e Preziosi, giusto il tempo che il trasferimento andasse in "prescrizione" perchè ormai che ci puoi fare, e dieci minuti per deferire Totti, reo solo di aver detto il vero, di aver parlato di un dato di fatto.
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